L’utilità armoniosa
Le Grandi Opere rappresentano da sempre la sfida dell’uomo nel superamento di barriere, limiti, ostacoli che si presentano nella ricerca di nuove prospettive di sviluppo, per il progresso della società nel suo complesso e i materiali da costruzione, in questo ambito, hanno raggiunto nel tempo traguardi, all’apparenza insuperabili, sempre più ambiziosi.
Nella estrema varietà degli impieghi in cui è stato utilizzato intorno alla metà dell’800, grazie alle qualità fisiche delle leghe di cui è costituito, l’acciaio si è imposto come nuova tecnologia nel concepire le strutture. Lo si può riconoscere come uno degli elementi chiave dell’ingegneria, spesso in un connubio ideale con le forme più espressive dell’architettura contemporanea, per le sue caratteristiche e le proprietà uniche possedute, in particolare, la resistenza, la duttilità e la resilienza, oltre a vantare una ineguagliabile durata nel tempo.
Sono numerose le parti del mondo costruito ricche di grandi strutture, che esemplificano gli impieghi possibili di questo notevole materiale da costruzione nel valorizzare le grandi opere. Altrettanti sono i contributi ottenibili nella soluzione di problematiche di ordine statico, di presidio antisismico, per la sicurezza nei cantieri, per le infrastrutture, i mezzi di trasporto, della navigazione e la mobilità.
Ne riportiamo ad esempio alcune tra le più emblematiche e ardite applicazioni, che in quasi due secoli di storia costituiscono una testimonianza tangibile della sua versatilità, con cui unisce in un’armonia sinergica l’aspetto estetico e monumentale delle realizzazioni edilizie alla complessità tecnica della funzione strutturale. ■
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