Né vincitori né vinti, la vera sfida va oltre le elezioni

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In copertina: iStock_Cecile_Arcurs

Cinque miliardi di patrimonio in più in soli cinque anni. A fine 2020 il patrimonio ammontava, infatti, a 11 miliardi, nel gennaio 2025, ha toccato i 16. Un risultato, frutto di una crescita costante e di una gestione attenta, fondata su molteplici pilastri: previdenza, assistenza, welfare strategico e, soprattutto, un capitale umano di valore, che ogni giorno lavora per il futuro dei nostri associati.

In questi anni abbiamo affrontato una delle sfide più importanti: essere sempre più vicini agli iscritti, offrendo un sistema di garanzie e tutele per accompagnarli nelle diverse fasi della vita.

Abbiamo voluto fare anche di più: non solo protezione, ma anche presenza, accorciando le distanze attraverso nuovi strumenti di comunicazione per diffondere e rafforzare la cultura previdenziale. L’attenzione alla persona è stata al centro di ogni nostra scelta. Abbiamo potenziato la copertura sociosanitaria, con un focus particolare su giovani, donne e genitorialità, offrendo nuovi servizi finanziari, accesso agevolato al credito, sussidi e strumenti di sostegno. A questo si è affiancata la creazione di un nuovo sito, progettato per mettere l’utente al centro, con una navigazione semplice e intuitiva, e lo sviluppo di canali di comunicazione sempre più efficaci, con un unico obiettivo: essere sempre al fianco dei nostri iscritti.

Purtroppo, alla fine di un mandato – e ancor più alla vigilia di una tornata elettorale – i risultati e i traguardi sembrano perdere di valore. Quando si attiva la macchina del discredito nulla conta più. Conta solo essere più forti, vincitori. Quando questo numero della rivista andrà in stampa, la sfida elettorale sarà già iniziata e a breve consegnerà alla nostra Cassa di previdenza un nuovo Consiglio di amministrazione. Un passaggio cruciale, perché in quelle mani verrà affidato non solo un patrimonio economico, ma un patrimonio di valori, di impegno e di visione.

Da quel momento, non ci saranno più vincitori né vinti. Ci saranno undici consiglieri chiamati a un compito fondamentale: tutelare la nostra Cassa, difenderne l’autonomia – il pilastro che l’ha resa forte – e soprattutto garantire un futuro previdenziale di 175.000 professionisti.

Essere amministratori di Inarcassa significa assumersi una responsabilità enorme: guidare l’Ente con lungimiranza, costruire una visione strategica per le generazioni future e consolidare un modello di gestione che ha saputo evolversi senza mai tradire la sua missione principale; garantire sicurezza, sostegno e opportunità ai professionisti che da oltre 65 anni rappresentiamo.

Le divergenze non mancheranno, è naturale in ogni confronto aperto. Ma la vera sfida sarà trasformarle in un punto di forza, perché solo così potremo costruire una Cassa ancora più solida, autonoma e proiettata nel futuro.

Il vero obiettivo non è vincere un’elezione. Il vero obiettivo è garantire una previdenza sicura e sostenibile per tutti i professionisti che rappresentiamo.

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