Inarcassa guarda al futuro Sei neo-laureati inseriti nella squadra dell’Associazione

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I giovani verranno guidati dai colleghi con più esperienza per garantire formazione e continuità del lavoro

Quello previdenziale è uno dei settori che più risentono delle dinamiche e degli scenari di lungo e lunghissimo termine che comporteranno per Inarcassa continui e profondi adattamenti. La popolazione aziendale sta invecchiando. L’età media dei dipendenti è oggi di 52 anni. Per questo, con il Consiglio di Amministrazione abbiamo valutato l’opportunità di attivare interventi mirati sul capitale umano per valorizzare e sviluppare il know how istituzionale e inserire giovani leve. Abbiamo bisogno che il “sapere” dell’Ente, consolidato dalle nostre risorse nelle differenti aree di core business dell’Associazione, non venga disperso, bensì diffuso e sviluppato in vista dei futuri cambiamenti, oltre che gestito in modo integrato in vista dell’unica missione istituzionale. Serviranno competenze tecniche fondate sulla conoscenza dei processi, sulla consapevolezza delle relazioni esistenti, e come ognuno di essi concorra al perseguimento della missione e degli obiettivi strategici della Associazione. Abbiamo anche chiaro come negli scenari futuri saranno altresì rilevanti attitudini e competenze professionali. Ai valori classici che sono propri del lavoro, il World Economic Forum ha individuato 10 competenze rilevanti per affrontare al meglio i cambiamenti futuri. In primo luogo il problem solving: a fronte della complessità crescente risulta sempre più importante “risolvere”, riuscendo a individuare le soluzioni più appropriate. In secondo luogo il pensiero critico, da non confondere con l’idea di essere “contro” a priori. La capacità di osservare, fare tesoro dell’esperienza, il ragionamento e la comunicazione per promuovere un pensiero orientato al discernimento, alla analisi, alla oggettività di valutazione. Seguono la creatività, la gestione delle persone, la capacità di coordinarsi con gli altri lavorando in team, l’intelligenza emotiva, la capacità di giudizio, il service orientation (l’essere collaborativo), la negoziazione e, infine, la flessibilità cognitiva (capacità di adattamento). Anche nella nostra Associazione queste competenze saranno sempre più rilevanti. Per questo abbiamo recentemente avviato una ricerca per la selezione di giovani laureti da impiegare nel core business istituzionale di Inarcassa. Alla nostra call hanno risposto oltre 250 candidati. Partendo dall’analisi dei curriculum vitae, abbiamo effettuato interviste e test psico-attitudinali, identificando sei giovani neo laureati che sono appena entrati nella squadra dell’Associazione. Vogliamo investire su di loro, non ignorando tutti coloro che già lavorano con professionalità, perseguendo l’indirizzo di rafforzamento delle nostre competenze istituzionali. Per questo scopo dobbiamo diffondere e valorizzare le competenze interne presenti in ogni unità organizzativa e “travalicare” i confini esistenti tra le singole unità, la cui separazione è dettata da mere esigenze organizzative. Per costruire una competenza istituzionale profonda, abbiamo previsto di attivare un percorso di sviluppo “interfunzionale”, fondato su un impiego predefinito a rotazione delle risorse interessate in tutti i processi istituzionali di Inarcassa. Vogliamo che questo percorso di sviluppo, che sarà avviato per i giovani laureati per un periodo di tre anni dall’inserimento, sia occasione di stimolo per la valorizzazione delle risorse esistenti. A questo fine, si procederà a una definizione aggiornata delle competenze chiave in ambito istituzionale. Creeremo per questo percorsi di sviluppo per la valorizzazione orizzontale degli “esperienziati”. Alcuni colleghi saranno chiamati ad assumere il ruolo di “tutor” e “mentor” con l’obiettivo di fungere da supporto professionale e “faro” per perseguire un proficuo inserimento delle risorse “neo assunte”.

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