Getta il sasso nello stagno!

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Sopra foto di Matteo de Mayda.

Il titolo della 18esima edizione è alquanto emblematico per comprendere l’intento che ha guidato la Biennale di Venezia nell’organizzazione della Mostra Internazionale di Architettura 2023. Presentata come Il laboratorio del futuro, l’apertura della manifestazione poggia sulla solida base della certificazione di neutralità carbonica, ottenuta dalla Biennale nel 2022 per tutte le proprie manifestazioni svolte durante l’anno, grazie alle misure adottate per la riduzione delle emissioni di CO2. La componente più rilevante dell’impronta di carbonio complessiva per le manifestazioni, infatti, è legata alla mobilità dei visitatori, verso i quali La Biennale è impegnata anche nel 2023 in una campagna di sensibilizzazione per raggiungere la neutralità carbonica.

L’impegno dispiegato nella comunicazione a tutti i livelli nel contrasto ai cambiamenti climatici tocca ormai ogni attività, sia per sensibilità spontanea sia per imposizione normativa; componente essenziale è la consapevolezza, che in massima parte si ritiene ormai raggiunta ma, purtroppo, come spesso accade nelle scelte epocali, è seguita dalla lentezza nella decisione di agire.

Forse, il ripetersi di eventi climatici estremi e, soprattutto, dei conseguenti effetti disastrosi, ha reso inaccettabili comportamenti troppo orientati all’attendismo inconcludente e appare sempre più evidente la necessità di adottare con urgenza idonei provvedimenti. Così come, d’altra parte, è altrettanto noto, quanto sia indispensabile l’esempio accreditato dall’efficacia di nuove conoscenze scientifiche. E, di certo, i mezzi disponibili per la loro divulgazione non mancano, compreso il coinvolgimento del pubblico, anche attraverso una Mostra di Architettura come la Biennale, che la curatrice Lesley Lokko ha definito “un agente di cambiamento”.

Lasciamo a Voi gli approfondimenti sul tema e affidiamo alle immagini la forza della suggestione.

Padiglione del libro.18. Mostra Internazionale di Architettura - La Biennale di Venezia, The laboratory of the Future. Foto di Matteo de Mayda 
Editoriale
Welfare, una sfida e un’opportunità
Viviamo un’epoca di grandi cambiamenti, legati ai fattori più diversi, come le dinamiche demografiche, l’evoluzione dei modelli familiari, le disuguaglianze di genere e territoriali nel mondo del lavoro e i mutamenti negli stili di vita delle nuove generazioni. Fattori che richiedono un ripensamento delle politiche di welfare per soddisfare una vasta gamma di esigenze che si stanno frammentando. In questo contesto, ancora una volta, nessuno sembra voler ricordare che i liberi professionisti, anch’essi cittadini italiani, soffrono in misura uguale le difficoltà del Paese, per di più privi di tutele di base e che, quindi, in caso di bisogno, si attendono il diretto sostegno dello Stato al pari degli altri. Da sempre cerchiamo di essere attenti alle nuove esigenze dei nostri iscritti. Una platea composta da giovani che stanno iniziando la loro carriera, professionisti con anni di esperienza alle spalle e pensionati. Si tratta dunque di un impegno costante, votato a sostenerli nei momenti difficili e ad offrire servizi innovativi per arricchire le opportunità professionali, mantenendo al tempo stesso il nostro primo dovere: garantire pensioni adeguate al termine dell’attività lavorativa. L’attenzione agli aspetti economici e alla nostra sostenibilità finanziaria, tuttavia, non ci ha mai distolto dal valore morale dell’impegno assistenziale, che non significa ‘assistenzialismo’, bensì welfare. La tutela del futuro, infatti, passa anche attraverso il benessere degli architetti e ingegneri liberi professionisti e il nostro operato sarà valutato non solo attraverso i numeri, ma anche per come riusciremo a migliorare la qualità della vita dei colleghi. Il nuovo Regolamento Generale Assistenza di Inarcassa, approvato di recente dai ministeri vigilanti e che sarà in vigore all’inizio del 2024, rappresenta una pietra miliare in questo senso: unifica in una disciplina comune i requisiti e le procedure che interessano i servizi assistenziali della Cassa, ne individua la fonte di finanziamento, con uno stanziamento annuo fino ad un massimo dell’8% del gettito dei contributi integrativi e prevede l’introduzione di un sussidio per la non autosufficienza. Inarcassa è stata chiamata sin dalla sua fondazione a colmare le lacune nelle tutele della libera professione, ma non è lo Stato,  potrà mai sostituirlo. Rappresenta i suoi 176.000 iscritti, che con i loro versamenti ottemperano a quanto i vari governi che si sono succeduti non sono riusciti sinora a fare. Negli ultimi anni, si è preferito effettuare tagli nei settori della sanità, dei servizi sociali e persino delle pensioni, colpendo soprattutto i più vulnerabili. Invece, un paese che mira a essere più equo dovrebbe fornire tutele affidabili, coordinando gli sforzi di una varietà di attori, anche privati. Penso ad una vera collaborazione tra l’amministrazione pubblica a livello centrale e locale, i fondi, le associazioni di categoria e, naturalmente, le Casse previdenziali come la nostra. Questa collaborazione dovrebbe essere mirata a ottimizzare l’utilizzo delle risorse e a ridurre le disuguaglianze nella protezione sociale, che purtroppo persistono tra dipendenti, autonomi e liberi professionisti, al fine di promuovere un welfare più giusto e solidale. Ma questo forse è il mondo dei sogni. Ci auguriamo che il legislatore, consapevole del ruolo decisivo della nostra autonomia, voglia continuare a sostenere il nostro percorso di evoluzione. Un percorso che ci ha resi efficaci strumenti di welfare e che ha consentito di affrontare le complesse mutazioni del tessuto sociale dal dopoguerra in avanti. Queste trasformazioni costituiscono oggi la storia della Cassa, una storia che si estende per oltre mezzo secolo. Sessantacinque anni, sempre vissuti nel solco della lealtà, dell’onestà e della determinazione. Valori fondanti che non abbiamo mai smesso di perseguire in quest’epoca ambigua, senza mai dimenticare la nostra identità.   Twenty Nine Studio / Sammy Baloji, Aequare: the Future that Never Was. 18. Mostra Internazionale di Architettura - La Biennale di Venezia,The laboratory of the Future. Foto di Andrea Avezzù  figcaption { font-size: 12px; } 
In questo numero
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…raccogliamo quanto di significativo è trascorso e ci riguarda più da vicino, dopo che ai segnali di ripresa della nostra crescita economica, modesta ma superiore a quelli di altri Paesi vicini, fatta registrare nel primo trimestre di quest’anno, sono seguite nel contesto a cui ci riferiamo misure di contrasto al caro energia e di aiuto a famiglie, imprese e al sistema sanitario, che hanno favorito il miglioramento di questa tendenza. Un clima propizio nel quale, al tempo stesso, è ragionevole fare affidamento su iniziative promettenti, come previsto nel Documento di Economia e Finanza, da portare avanti con gli investimenti pubblici per contrastare i cambiamenti climatici e promuovere la transizione digitale. L’auspicio è che prevalga la volontà di alzare lo sguardo quanto è necessario, per avere una visione ampia e chiara di ciò che ci sta intorno, per comprendere quanto sia indispensabile intervenire; una consapevolezza che ci fa percepire come l’attuazione di questi ambiziosi intenti richieda decisione e fermezza da parte delle istituzioni ma, soprattutto, la condivisione e la partecipazione del comune sentire. Ci aiuta il FIL ROUGE fotografico, con le sorprendenti installazioni a cui ci ha abituati la Biennale di Architettura di Venezia, in un’edizione orientata alla decarbonizzazione. E, in PRIMO PIANO, Le tematiche ESG declinate nell’ambito immobiliare, evidenziano l’attenzione ambientale per un asset significativo nel processo degli investimenti di Inarcassa, in un’accurata analisi del Dott. Alfredo Granata, Responsabile della Direzione Patrimonio. Ma anche Il Bilancio Consuntivo 2022 di Inarcassa, che apre la Rubrica PREVIDENZA, con la puntuale ed esaustiva panoramica della Dott.ssa Catia Pascucci, Responsabile della Funzione Amministrazione e Controllo, fa rilevare una significativa performance, sostenuta anche dalle scelte di investimento improntate alla sostenibilità ambientale. La rubrica previdenziale chiude con l’approfondimento sulla Tassazione della pensione erogata da Inarcassa, a cura della Dott.ssa Stefania Giannone dell’Ufficio Fiscale della suddetta Funzione. Due gli argomenti in ambito ASSISTENZA, a cura della Direzione Attività Istituzionali: l’accordo per l’erogazione dei Fondi di garanzia PMI ai liberi professionisti iscritti a Inarcassa e il Nuovo Pacchetto Prevenzione, attraverso la polizza sanitaria Grandi Interventi e Gravi Eventi Morbosi stipulata da Inarcassa con Reale Mutua. Attraverso lo Spotlight curato dall’Arch. Marco Alcaro, nella rubrica GOVERNANCE si passa in rassegna la documentazione che raccoglie le delibere di Consiglio di Amministrazione, Giunta Esecutiva e Comitato Nazionale dei Delegati, relative ai provvedimenti amministrativi e gestionali del nostro Ente. L’inserto centrale propone un FOCUS realizzato dalla Direzione Attività Istituzionali sull’aggiornamento delle procedure da seguire per la compilazione della consueta DICH on line annuale, contenente i dati relativi a Volume d’Affari e Redditi prodotti dagli iscritti, da trasmettere a Inarcassa entro il 31 ottobre di ogni anno. La seconda parte del numero, che affronta le tematiche riguardanti in prevalenza l’attività degli Associati, apre con la rubrica SPAZIO APERTO, che raccoglie le richieste di ordine procedurale e di chiarimento presentate dagli associati a Inarcassa, a cura dell’Arch. Irene Fiorentino, un contributo informativo di comune interesse, utile per assolvere agli adempimenti richiesti da Inarcassa. Lo spazio riservato alla FONDAZIONE Inarcassa è dedicato a un excursus sulle attività svolte nei 12 anni fin qui percorsi, curato dall’Arch. Vittorio Cecchini, che mette in risalto l’impegno portato avanti, a tutela dei liberi professionisti iscritti a Inarcassa, dai colleghi del Consiglio Direttivo che si sono succeduti fino al giugno scorso, ai quali è rivolto il nostro ringraziamento. Impegno a sostegno della PROFESSIONE che, per quanto possibile, viene sostenuto anche da questo periodico, con illustrazione, approfondimento e diffusione di tematiche ad ampio spettro e argomenti che possono incontrare l’interesse e le esigenze dei colleghi. In queste pagine ricordiamo il centenario di istituzione dell’Ordine degli Architetti e degli Ingegneri con un’ampia rassegna delle celebrazioni per l’anniversario ricordato il 24 giugno scorso e proponiamo un primo accenno al tema dei Criteri Ambientali Minimi nelle attività di progettazione per la salvaguardia ambientale. Nella rubrica ASSOCIAZIONI troviamo, puntuale, l’efficace contributo di ALA a cura dell’Arch. Bruno Gabbiani; in TERZA PAGINA una rassegna dei principali Grandi Studi di Architettura e Ingegneria curata magistralmente dall’Arch. Vittorio Camerini e, in chiusura, il guizzo artistico dell’Arch. De Luca, nella VIGNETTA DI EVASIO.■ 

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