Nuove opportunità con il Fondo rotativo per la progettualità
Si apre un nuovo capitolo sul tema dei fondi di rotazione. La Fondazione Inarcassa è pronta infatti ad avviare un nuovo percorso che favorisce gli investimenti sui territori. Lo strumento individuato è il Fondo rotativo per la progettualità gestito da Cassa depositi e prestiti, riferimento storico degli enti pubblici per il finanziamento degli investimenti. Forte dell’esperienza maturata nell’ambito del progetto “Fondazionescuola” (il fondo rotativo per il finanziamento della progettazione degli interventi destinati all’edilizia scolastica avviato a novembre 2017) la Fondazione Inarcassa promuove la conoscenza sul territorio delle potenzialità del Fondo e ne incentiva l’utilizzo. Il Fondo, che consente l’anticipo delle spese necessarie per la redazione dei diversi livelli di progettazione previsti dalla normativa vigente, costituisce per gli enti locali un’opportunità per il rilancio degli investimenti pubblici. Nel corso dell’ultimo anno, il progetto “Fondazionescuola” ha consentito di entrare in stretto contatto con le esigenze di molti comuni italiani. Sono centinaia le amministrazioni locali che hanno risposto alla call della Fondazione Inarcassa per la manutenzione degli edifici scolastici. La Fondazione Inarcassa, attraverso una apposita convenzione stipulata con la Banca Popolare di Sondrio, ha attivato un programma di finanziamento per l’affidamento delle fasi progettuali necessarie all’avvio dei programmi di opere pubbliche relative alla nuova costruzione, all’ampliamento o alla ristrutturazione edilizia e impiantistica, alla verifica di stabilità statica, all’efficientamento energetico e alla messa in sicurezza e a norma di fabbricati destinati all’edilizia scolastica pubblica. Già alla vigilia della presentazione alla stampa del progetto “Fondazionescuola”, alla presenza dell’allora ministra dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Valeria Fedeli, era fortemente avvertita l’esigenza da parte soprattutto dei piccoli comuni, continuamente alle prese con gli equilibri di bilancio, di ricevere un sostegno per mettere in sicurezza gli edifici scolastici. Il progetto “Fondazionescuola” ha avuto la straordinaria capacità di saper dare ascolto alle difficoltà sempre crescenti che le amministrazioni locali incontrano nel dare avvio ai progetti di manutenzione dell’edilizia ad uso scolastico. In questo senso, le richieste pervenute di finanziamento dei lavori, circa 140 milioni di euro, hanno rappresentato il segnale forte di una comunità fatta da centinaia di amministratori locali che intende avviare un percorso di ammodernamento del patrimonio immobiliare; un punto di partenza, e non certo di arrivo, dal quale guardare con maggiore attenzione alle esigenze dei nostri territori.
Dai risultati ottenuti e dalla volontà di dare una risposta ai bisogni dei territori veicolati attraverso la rete dei delegati di Inarcassa, di cui la Fondazione è promanazione, è scaturita la decisione di proseguire ancora su questa strada. Questa volta, però, agganciando il treno dei fondi rotativi per la progettualità messi a disposizione da Cassa depositi e prestiti. Il Fondo rotativo per la progettualità è stato istituito dalla legge del 28 dicembre 1995 n. 549 (art. 1 commi 54 – 58), ed è regolamentato dalla Circolare della Cassa depositi e prestiti n. 1250/2003. I soggetti beneficiari del finanziamento sono gli enti locali, intesi nella loro complessità, cioè, comuni, province, città metropolitane, comunità montane, isolane e di arcipelago, unioni di comuni, regioni e province autonome, amministrazioni dello Stato, enti pubblici, economici e non economici, locali, regionali e nazionali. Il Fondo anticipa le spese relative alla redazione di studi per l’individuazione del quadro dei bisogni e delle esigenze, studi di fattibilità, documenti componenti i progetti preliminari, definitivi ed esecutivi, documenti preparatori dei concorsi di idee o di progettazione. L’erogazione del finanziamento avviene in una o più soluzioni, sulla base di un’apposita domanda da trasmettere entro 12 o 18 mesi dalla data di concessione, in relazione alla tipologia di spesa finanziata (tutte le informazioni sono disponibili sul sito istituzionale di cassa depositi e prestiti www.cdp.it). Il rimborso è dato in un’unica soluzione entro il termine massimo di tre anni dalla data della prima erogazione, al netto degli interessi che sono interamente a carico dello Stato. L’ente locale può richiedere il finanziamento compilando il modulo disponibile sulla pagina del sito internet di Cassa depositi e prestiti dedicata al Fondo rotativo per la progettualità. Sulla stessa pagina è anche possibile scaricare il fac simile di domanda per la compilazione.
L’interesse da parte della Fondazione Inarcassa nasce per offrire scenari entro cui possano realizzarsi nuove opportunità per i professionisti architetti e ingegneri. Il progetto “Fondazionescuola” ha infatti messo in luce il ruolo importante che i nostri professionisti giocano nelle relazioni territoriali. In particolare, la loro straordinaria capacità, da un lato, di conoscere le specificità dei territori nei quali operano e, dall’altro, di saper costruire un dialogo costante con gli amministratori locali. In questo senso, nel più ampio meccanismo del Fondo rotativo per la progettualità, gli architetti e gli ingegneri si propongono di essere un elemento di congiunzione tra gli enti locali e le necessità dei territori, in termine di investimenti. La Fondazione Inarcassa è da tempo impegnata per far conoscere ai professionisti iscritti a Inarcassa le nuove opportunità offerte dal Fondo rotativo per la progettualità. Già nel mese di ottobre, in due diversi seminari formativi, che si sono tenuti ad Agrigento e a Potenza, la Fondazione Inarcassa ha dialogato con gli amministratori locali, i rappresentanti degli Ordini professionali e Cassa depositi e prestiti per promuovere il Fondo rotativo per la progettualità per il rilancio degli investimenti sui territori. È da qui che possono nascere nuove occasioni di lavoro per i professionisti, ad esempio sul fronte della messa in sicurezza degli edifici e la salvaguardia del territorio. I professionisti hanno oggi l’opportunità di costruire una rete di dialogo con le amministrazioni locali, trasferendo loro il know how necessario per gli interventi di messa in sicurezza del territorio. I seminari formativi hanno anche rappresentato l’occasione per le singole realtà locali di raccontare le esperienze già avviate e, in alcuni casi concluse, nell’ambito dell’accesso al Fondo rotativo per la progettualità. Inoltre, la partecipazione ai seminari formativi dei rappresentanti delle istituzioni regionali è la dimostrazione che occorre un piano complessivo degli interventi da porre in essere sui singoli territori. ■
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