Le pietre sinterizzate, la nuova generazione di superfici d’alta qualità

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Si tratta di un composto di cemento, resina e pietre con proprietà anti-graffio che può essere utilizzato per rivestimento di superfici

Negli anni ‘80 con il solo obiettivo di recuperare tutti i residui delle lavorazioni dei materiali lapidei nacque la tecnologia dei compositi con vari aggreganti come cemento e resina. Questa tecnica, inizialmente molto artigianale, nel tempo si è affinata dando origine a materiali compositi sempre più raffinati e performanti sotto l’aspetto tecnico.
Attualmente gli impianti di produzione sono tali da produrre materiali in lastre o blocchi destinati agli elementi di arredo, ai piani cucine, alle pavimentazioni, ai rivestimenti interni ed esterni, alle pareti verticali ventilate nelle opere pubbliche e private.
L’unico limite per la produzione di questo materiale è la fantasia dei progettisti. Infatti, negli impasti si possono utilizzare materiali lapidei di varia natura come quarzo, granito, sabbia silicea, marmo, ai quali si possono aggiungere svariati tipi di materiali litoidi come madreperla, vetri colorati, lapislazzuli, metalli, ecc.

Esposizione di pannelli a parete come elementi di arredo


L’elevatissima percentuale dei materiali lapidei rende il prodotto tecnicamente avanzato con caratteristiche chimico-fisiche molto elevate (antigraffio, antibatterico, antiscivolo, antimacchia, antiacido, resistente ai raggi UV, antistatico per i pavimenti sopraelevati). In particolare il materiale ottenuto con l’utilizzo del quarzo raggiunge caratteristiche fisico-meccaniche impensabili per i materiali naturali.
Il prodotto viene ottenuto da un insieme di lavorazioni che partono dall’aggregazione dei vari materiali con macchine miscelatrici, alla stenditura su sagome elastomeriche, fino alla sua vibro compressione sotto vuoto ed alla successiva polimerizzazione. Si tratta di impianti in linea totalmente automatici, gestiti anche a distanza, che permettono la produzione di lastre di varie dimensioni e spessori in modo continuo. In particolare, la pietra al quarzo è costituita da catene polimeriche che avvolgono le singole particelle al quarzo, una volta reticolate, le legano assieme in modo indissolubile per mezzo di promotori di adesione. L’azione sottovuoto della vibro compressione, inoltre, consente di ridurre gli interstizi che separano i vari aggregati evitando le macroporosità nell’insieme compattato e la microporosità nella pasta legante, minimizzando l’assorbimento dell’acqua sino allo 0,02% in peso.
 

 
 

 
La versatilità e la vasta gamma delle collezioni in agglomerato a base di marmo e quarzo date da colori, texture e finiture delle superfici permettono di realizzare dinamiche ed originali combinazioni di materie e tonalità concepite per sviluppare nuove idee e progetti. Naturalmente si tratta di materiali da utilizzare con attenzione. Sta alla capacità dei progettisti di ottenere aspetti di design e architettonici in linea con i nostri tempi e che permettono alla nostra realtà di reinventarsi creando nuovi spazi di cultura e piacere, sempre avvalendosi secondo le esigenze creative del momento. 
 
Utilizzo di pietre sinterizzate come elementi di arredo in un caffè
 

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