Le domande degli iscritti

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Piani facoltativi della Polizza Sanitaria Inarcassa

Le chiedo se i piani sanitari facoltativi della Polizza Inarcassa comprendono anche eventi verificatisi anteriormente all’adesione al piano stesso.
 

Un architetto di Vercelli

 
La risposta è negativa per i piani integrativi. Infatti tra le esclusioni è specificato che l’assicurazione non è operante per le conseguenze di stati patologici diagnosticati, sottoposti ad accertamenti o curati anteriormente alla data di prima adesione (purché non si sia registrata alcuna successiva interruzione nella Copertura) e alla data di riadesione nel caso di interruzione nella stessa”.
Per il Piano Base, operante gratuitamente per tutti gli iscritti a Inarcassa, tale esclusione non è invece prevista e di conseguenza sono coperte anche le patologie pregresse alla data di iscrizione alla Cassa e al godimento della copertura assicurativa.
 
 
Sussidio Covid-19
Sono iscritta all’Ordine degli Architetti di Torino, e ai ruoli previdenziali di Inarcassa e mi preme far presente la mia situazione, come credo quella di altri colleghi, per certo i miei.
In data 11 marzo inizio a subire gli effetti del contagio da Covid-19. L’iter della malattia viene seguito telefonicamente da tutti i numeri di supporto (medico di base, 112, 118, sisp, servizio sanitario, ecc.) e per i successivi 14 giorni, tutte le sintomatologie del virus si palesano (febbre alta, dolori ossei, debolezza, tosse, male ai polmoni, difficoltà respiratorie e affanno, inappetenza, perdita dell’olfatto e del gusto).
In ogni telefonata gli operatori riferiscono di monitorare tutti i sintomi, prescrivendomi farmaci a base di paracetamolo e antibiotici, ma in ognuna delle telefonate non manifestano la possibilità di fare il tampone, specificando invece di non andare assolutamente al pronto soccorso, ma di compiere la degenza seguita telefonicamente a casa. Attenendomi alle direttive date, nonostante la fatica fisica e il dolore, compio la mia degenza in ambito domestico anche per senso civico, considerate le urgenze nazionali e soggetti più deboli ai quali dare priorità. Analogamente si ammalano tre colleghi del mio stesso ufficio anche loro telefonicamente hanno la conferma di essere un caso conclamato di Covid-19 e viene anche a loro raccomandato di non recarsi al pronto soccorso, di procedere con la degenza domestica e non vengono fatti loro i tamponi.
Sulla base di quanto da Voi deliberato nella riunione del Consiglio di amministrazione del 13/03/2020, vorrei poter ricevere il sussidio Inarcassa, per quanto riguarda la casistica sopra descritta, pur non potendo attestare il contagio, la malattia e l’attuale quarantena (è ovvia l’impossibilità lavorativa) in assenza di un tampone e relativo certificato medico comprovante la positività al Covid-19 e il mancato ricovero.
Porgo a Voi richiesta di maggiori informazioni, ovvero se la Sanità non ci ha concesso di usufruire del tampone, se non ci è stata concessa la certificazione di positività, essendo comunque soggetti colpiti da Covid- 19, prevedete autocertificazioni o dichiarazioni con eventuali verifiche di telefonate registrate, oppure dichiarazioni da parte di medici di base o altro, che possa garantire un sussidio a chi realmente ha dovuto fronteggiare il Covid-19, ma non ha il certificato medico comprovante la positività al Covid-19?
 
 

Un architetto di Torino

 
La domanda inerente il sussidio va trasmessa utilizzando il modello di domanda scaricabile dalla pagina internet L2L.it/inarcassa-covid19, e l’invio dovrà avvenire secondo le modalità ivi riportate ed esclusivamente a mezzo PEC all’indirizzo protocollo@pec.inarcassa.it.
Nel caso di contagio da Covid-19 è necessario produrre una certificazione medica rilasciata da struttura ospedaliera/Asl o medico curante che attesti di aver contratto la malattia Covid-19 o allegare il referto del tampone naso- orofaringeo. Per quanto attiene la documentazione da allegare La informiamo che l’Associazione, conscia delle difficoltà del momento, ha di recente previsto l’estensione del beneficio anche dei casi “sospetta” Covid-19, limitatamente agli iscritti, a condizione che la certificazione medica attesti l’impossibilità di esercitare la professione, in relazione a segni e sintomi di malattia Covid-19, per almeno 21gg.
La decisione è la vaglio dei Ministeri Vigilanti per la relativa approvazione. Sarà nostra cura tenere aggiornati gli Associati su quando e come potrà essere presentata la domanda; le suggeriamo, comunque, di consultare la pagina dedicata a tutti gli aggiornamenti sulle iniziative Inarcassa Covid - L2L. it/informazioni-covid.
 
 
 
Agevolazioni finanziarie nell’emergenza Covid-19
Sono iscritto all’ordine degli architetti di Bologna, ho subito e subirò danni relativi alla mia attività lavorativa a seguito dell’emergenza sanitaria che coinvolge il nostro paese e la nostra regione. Sono venuto a conoscenza di quando deliberato da Inarcassa relativamente ai finanziamenti a interessi zero per gli iscritti di qualunque età.
 

Un architetto di Bologna

 
L’eccezionalità e la gravità dell’evento Covid-19 ha indotto Inarcassa ad adottare specifiche misure di sostegno per gli associati tra le quali i finanziamenti fino a un massimo di € 50.000, da restituire in 5 anni, per tutti gli iscritti e pensionati in regola con gli adempimenti contributivi, con il 100% degli interessi a carico di Inarcassa. Il finanziamento è concesso in regime di convenzione con l’istituto di credito tesoriere, Banca Popolare di Sondrio e può essere concesso:
• per qualsiasi esigenza di liquidità nello svolgimento dell’attività professionale connessa all’attuale stato di crisi; • per l’anticipazione dei costi da sostenere per progetti e interventi da effettuarsi a fronte di committenze di uno o più incarichi professionali; • per l’acquisto di strumentazioni materiali ed immateriali necessarie allo svolgimento dell’attività professionale.
Le richieste pervenute nel corso del mese di aprile in sole due settimane sono andate oltre ogni previsione e, assorbendo la totalità dello stanziamento reso disponibile, ha comportato la momentanea sospensione del bando.
Per venire incontro alle attese degli iscritti, l’Associazione ha già deliberato il rifinanziamento dell’iniziativa che deve avere il via libera da parte dei Ministeri vigilanti. Sarà nostra cura tenere aggiornati gli Associati sulla ripresa del bando; le suggeriamo, comunque, di consultare la pagina dedicata a tutti gli aggiornamenti sulle iniziative Inarcassa Covid - L2L.it/informazioni-covid.
 
 
Finanziamenti Emergenza Covid-19
Relativamente ai finanziamenti Emergenza Covid-19 avrei bisogno di alcuni chiarimenti che espongo di seguito: cosa s’intende con “ qualsiasi esigenza di liquidità nello svolgimento dell’attività professionale connessa allo stato di crisi”? Sarebbe da provare “l’esigenza di liquidità” in qualche modo? Se sì, come? La fascia temporale di restituzione può essere scelta da me o è proporzionale all’importo erogato? Per fare domanda cosa è necessario allegare? Di quali documenti si ha bisogno? Qualora oggi si faccia una domanda di prestito per un importo specifico, successivamente entro il 31 dicembre 2020 si potrà eventualmente fare una nuova domanda di prestito per un importo differente? Quali criteri sono considerati al fine di ricevere l’approvazione del prestito? Entro quanto tempo sarebbe approvato il prestito e si potrà ricevere l’importo richiesto? Le ricevute delle spese sostenute attraverso il prestito dovranno essere conservate? Se sì, ci sarebbero delle categorie specifiche di spese ammissibili?
 

Un iscritto ingegnere

 
La richiesta di finanziamento va presentata accedendo alla propria area riservata Inarcassa On line nella sezione “Servizi finanziari e assicurativi” e una volta scelta la finalità per cui si chiede il prestito seguire la descrizione della documentazione obbligatoria.
La lavorazione delle richieste viene eseguita direttamente dall’Istituto tesoriere che ne cura l’istruttoria dopo il benestare di Inarcassa in merito alla regolarità contributiva e la valutazione del merito del credito è di competenza della Banca.
La rassicuriamo comunque che la liquidazione degli importi richiesti avviene in ordine cronologico di domanda e fino all’esaurimento dello stanziamento di budget previsto per la quota interessi in capo all’Associazione. Per ogni ulteriore informazione può utilizzarsi il numero verde 800 016 318 o l’indirizzo e-mail: inarcassa.finanziamenti@popso.it.

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