La Ferrovia retica Dove gli ingegneri divennero pionieri
Le sue incredibili opere ingegneristiche e architettoniche sono oggi patrimonio dell’Umanità
In Svizzera le ferrovie sono incredibili opere ingegneristiche. Per affrontare dislivelli e superare montagne, in tutto il ’900 i progettisti hanno dovuto trovare soluzioni innovative e particolari. Le tratte ferroviarie tra Thusis e St. Moritz (Albula) e St. Moritz e Tirano (Bernina) sono esempi eccezionali da un punto di vista tecnico per l’inserimento nel contesto alpino e possono essere annoverate tra le ferrovie a scartamento ridotto più spettacolari del mondo, tra tunnel, ponti altissimi e rampe elicoidali. L’importanza straordinaria delle tratte dell’Albula e del Bernina è dovuta anche al paesaggio circostante. Da un lato un’opera ferroviaria di qualità unica, dall’altro lato una tratta che attraversa un panorama culturale di enorme ricchezza. Inoltre, le opere architettoniche della ferrovia costituiscono un tutt’uno con la particolare topografia.
Una ferrovia patrimonio dell’Unesco. Il 7 luglio 2008 il comitato del Patrimonio mondiale dell’Unesco ha deciso in Quebec (Canada) di inserire le due tratte ferroviarie nell’elenco del Patrimonio mondiale. “La Ferrovia retica nel panorama dell’Albula/Bernina” è quindi la terza ferrovia al mondo, dopo quella del Semmering in Austria e quella del Darjeeling in India, a potersi fregiare di un titolo così ambito.
La “cura del ferro” per salvare l’economia dei Grigioni. La Ferrovia retica nacque per l’intuizione dell’olandese di Willem Jan Holsboer (1834-1898). Nel 1887 riuscì a fondare, finanziare e avviare i lavori della prima linea ferroviaria grigionese, la “Ferrovia a scartamento ridotto da Landquart a Davos”, inaugurata già nel 1889 (fino a Klosters e un anno dopo fino a Davos). Ciò era fondamentale per far uscire la regione dalla profonda crisi in cui era piombata dal momento in cui venne realizzata la Ferrovia del Gottardo e che tagliò fuori i Grigioni dai flussi commerciali che fin dal Medioevo passavano attraverso i passi alpini dello Julier, dello Spluga e del San Bernardino. Ma con l’inaugurazione della ferrovia di Arosa nel 1914, cessarono per un lungo periodo tutte le opere di costruzione ferroviaria nei Grigioni. Esattamente fino al 19 novembre 1999, anno in cui entrò in funzione la linea del Vereina (21 km) tra Klosters e la Bassa Engadina.
Dati sulla rete attuale. La rete attuale, a scartamento metrico, è lunga circa 382 km di cui 61 km, elettrificati in corrente continua 1.000 V (la linea Tirano-Sankt Moritz) e 321 km elettrificati in corrente alternata 11.000 V 16 2/3 Hz. La rete attraversa 84 gallerie, di cui quella del Vereina di 19 km (la più lunga d’Europa tra le ferrovie a scartamento ridotto) e quella dell’Albula (di quasi 6 km) e 383 tra ponti e viadotti. La pendenza massima che i treni devono affrontare è del 7%, sulla tratta del Bernina. I punti di interscambio con le altre linee ferroviarie sono a Landquart, a Untervaz-Trimmis e a Coira con le Ferrovie Federali Svizzere, a Disentis/Mustér con la Matterhorn Gotthard Bahn MGB, e a Tirano con le Rete Ferroviaria Italiana. A Tirano, esistono due stazioni ferroviarie (pur se adiacenti): una italiana e una svizzera.
Un turismo per appassionati di ferrovie. Oggi l’80% dell’economia locale deriva dal turismo, fortemente connesso alla Ferrovia retica. Un meraviglioso paesaggio e un tracciato unico sono molto apprezzati non solo dagli appassionati di treni. Così, oltre 10 milioni di passeggeri si godono ogni anno l’atmosfera unica di un viaggio in treno nei Grigioni. Inoltre, per scoprire e vivere al meglio questo sito Unesco, è stato inaugurato un sentiero escursionistico, il n. 33, lungo la ferrovia per ammirare l’intera opera architettonica. Il sentiero si snoda nei pressi della tratta dell’Albula/Bernina e offre di continuo scorci mozzafiato su questa linea ferroviaria ultracentenaria.
Il trasporto merci “combinato”. Ma la ferrovia non ha oggi solo una funzione turistica. Ogni anno vengono movimentate oltre 600 mila tonnellate di merci sulla rete ferroviaria dei Grigioni. E ciò comporta indirettamente anche un grande contributo ecologico, riducendo drasticamente il traffico merci su strada e di conseguenza l’inquinamento prodotto. Le merci raggiungono la loro destinazione attraverso monti e valli, con un trasporto merci combinato. La Ferrovia retica rileva i container nei moderni centri logistici direttamente dalla FFS e li carica sui camion per la distribuzione capillare. La Posta e la Coop spediscono le merci da Coira e Landquart sui treni mattutini supplementari per inviarle direttamente in Engadina attraverso il tunnel del Vereina così da farle arrivare a destinazione prima dell’apertura dei negozi. ■
Una ferrovia patrimonio dell’Unesco. Il 7 luglio 2008 il comitato del Patrimonio mondiale dell’Unesco ha deciso in Quebec (Canada) di inserire le due tratte ferroviarie nell’elenco del Patrimonio mondiale. “La Ferrovia retica nel panorama dell’Albula/Bernina” è quindi la terza ferrovia al mondo, dopo quella del Semmering in Austria e quella del Darjeeling in India, a potersi fregiare di un titolo così ambito.
La “cura del ferro” per salvare l’economia dei Grigioni. La Ferrovia retica nacque per l’intuizione dell’olandese di Willem Jan Holsboer (1834-1898). Nel 1887 riuscì a fondare, finanziare e avviare i lavori della prima linea ferroviaria grigionese, la “Ferrovia a scartamento ridotto da Landquart a Davos”, inaugurata già nel 1889 (fino a Klosters e un anno dopo fino a Davos). Ciò era fondamentale per far uscire la regione dalla profonda crisi in cui era piombata dal momento in cui venne realizzata la Ferrovia del Gottardo e che tagliò fuori i Grigioni dai flussi commerciali che fin dal Medioevo passavano attraverso i passi alpini dello Julier, dello Spluga e del San Bernardino. Ma con l’inaugurazione della ferrovia di Arosa nel 1914, cessarono per un lungo periodo tutte le opere di costruzione ferroviaria nei Grigioni. Esattamente fino al 19 novembre 1999, anno in cui entrò in funzione la linea del Vereina (21 km) tra Klosters e la Bassa Engadina.
Dati sulla rete attuale. La rete attuale, a scartamento metrico, è lunga circa 382 km di cui 61 km, elettrificati in corrente continua 1.000 V (la linea Tirano-Sankt Moritz) e 321 km elettrificati in corrente alternata 11.000 V 16 2/3 Hz. La rete attraversa 84 gallerie, di cui quella del Vereina di 19 km (la più lunga d’Europa tra le ferrovie a scartamento ridotto) e quella dell’Albula (di quasi 6 km) e 383 tra ponti e viadotti. La pendenza massima che i treni devono affrontare è del 7%, sulla tratta del Bernina. I punti di interscambio con le altre linee ferroviarie sono a Landquart, a Untervaz-Trimmis e a Coira con le Ferrovie Federali Svizzere, a Disentis/Mustér con la Matterhorn Gotthard Bahn MGB, e a Tirano con le Rete Ferroviaria Italiana. A Tirano, esistono due stazioni ferroviarie (pur se adiacenti): una italiana e una svizzera.
Un turismo per appassionati di ferrovie. Oggi l’80% dell’economia locale deriva dal turismo, fortemente connesso alla Ferrovia retica. Un meraviglioso paesaggio e un tracciato unico sono molto apprezzati non solo dagli appassionati di treni. Così, oltre 10 milioni di passeggeri si godono ogni anno l’atmosfera unica di un viaggio in treno nei Grigioni. Inoltre, per scoprire e vivere al meglio questo sito Unesco, è stato inaugurato un sentiero escursionistico, il n. 33, lungo la ferrovia per ammirare l’intera opera architettonica. Il sentiero si snoda nei pressi della tratta dell’Albula/Bernina e offre di continuo scorci mozzafiato su questa linea ferroviaria ultracentenaria.
Il trasporto merci “combinato”. Ma la ferrovia non ha oggi solo una funzione turistica. Ogni anno vengono movimentate oltre 600 mila tonnellate di merci sulla rete ferroviaria dei Grigioni. E ciò comporta indirettamente anche un grande contributo ecologico, riducendo drasticamente il traffico merci su strada e di conseguenza l’inquinamento prodotto. Le merci raggiungono la loro destinazione attraverso monti e valli, con un trasporto merci combinato. La Ferrovia retica rileva i container nei moderni centri logistici direttamente dalla FFS e li carica sui camion per la distribuzione capillare. La Posta e la Coop spediscono le merci da Coira e Landquart sui treni mattutini supplementari per inviarle direttamente in Engadina attraverso il tunnel del Vereina così da farle arrivare a destinazione prima dell’apertura dei negozi. ■
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