2019, l'anno di Matera La Città dei Sassi si "veste" da capitale
Il 2019 è l’anno di Matera. La Capitale europea della Cultura di quest’anno ha messo in scena, sul palcoscenico internazionale, la migliore rappresentazione di se stessa. Dopo la cerimonia d’apertura con le più alte cariche dello Stato e con rappresentanti dell’Unione europea, i Sassi hanno iniziato ad accogliere turisti e curiosi che raggiungono la città lucana per immergersi tra gli eventi, resi ancora più affascinanti da un contesto unico nel suo genere. La città ospita nelle 48 settimane quasi un evento al giorno, quattro grandi mostre, 60 progetti artistici, musicali, scientifici e teatrali. Un amalgama perfetto di tradizione e innovazione, di local e collaborazioni internazionali con 27 paesi coinvolti e con la partecipazione di varie regioni italiane. Per godere appieno dei vari eventi è sufficiente acquistare il cosiddetto Passaporto Culturale, un ticket unico che consente l’accesso a tutti gli eventi, al prezzo di 19 euro (ma sono previste riduzioni per anziani, giovani e residenti, oltre che per gruppi).
Palazzo Lanfranchi, Piazzetta Pascoli. Foto di Luca Lancieri
Le quattro mostre La prima mostra è l’ArsExcavandi curata dall’architetto Pietro Laureano, che realizzò il dossier che venne inviato all’Unesco affinché i Sassi venissero inclusi nella lista dei beni patrimonio dell’Umanità. Fino al 31 luglio, i visitatori potranno scoprire ogni dettaglio su queste famosissime grotte, quando e perché sono state scavate, e quale valore hanno le espressioni artistiche rupestri. In questo modo, da Matera inizia un viaggio virtuale verso il bacino del Mediterraneo che racconta la storia dell’umanità. La seconda mostra, Rinascimento visto da Sud aprirà il 18 aprile e si concluderà il 19 agosto. Permetterà di riscoprire l’incredibile stagione artistica quattrocentesca da una prospettiva diversa, cioè dal Mediterraneo, alla ricerca delle connessioni artistiche e culturali create dagli scambi non solo commerciali all’interno del Mare Nostrum. Nel terzo grande progetto espositivo, l’arte incontra la matematica. Dal 21 giugno al 31 ottobre, l’Antiquarium delle Tavole Palatine e i Musei Archeologici di Metaponto e Policoro ospiteranno La poetica dei numeri primi. Il grande evento espositivo è curato da Piergiorgio Odifreddi ed è realizzato in collaborazione con l’Istituto di Nanotecnologia del CNR. Il visitatore scoprirà l’importanza della matematica dalla Magna Grecia ai giorni nostri, e come il modo di contare possa influenzare il pensiero e il modo di misurare le cose. Così le opere di Escher si incontrano con le esperienze di scienziati geniali, l’arte e la scienza vivranno nello stesso luogo. Dal 6 settembre, infine, Blind Sensorium. Il paradosso dell’Antropocene raccoglierà le ricerche che Armin Linke ha realizzato come fotografo e film-maker. Linke metterà in evidenza i cambiamenti climatici causati dal comportamento dell’uomo, cambiamenti così evidenti da far ipotizzare ad alcuni scienziati di essere entrati in una nuova era geologica: l’Antropocene. La mostra raccoglierà interviste e immagini, ma anche analisi sul territorio. ■
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