Prevenire gli incendiL’importanza di un’azione quotidiana

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L’8 e 9 giugno si è tenuto a Torino PREVINTO18 per diffondere la cultura della sicurezza

Grande successo per la prima edizione di PREVINTO18, Prevenzione Incendi Torino 2018, evento nazionale interamente dedicato alla prevenzione incendi organizzato dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Torino l’8 e il 9 giugno al Lingotto Fiere, con il patrocinio di CNI, FIOPA, Regione Piemonte, Città Metropolitana e Città di Torino e Politecnico. Quasi 2.000 visitatori tra tecnici e non addetti ai lavori per una due giorni durante la quale si sono svolte due importanti sessioni plenarie, 20 seminari e diversi intrattenimenti per le famiglie e in particolare per i bambini. Si è parlato di sicurezza sul lavoro, di gestione delle emergenze, di sicurezza negli ambienti domestici, delle tecnologie e dei grandi eventi incidentali che a Torino hanno fatto la storia.
L’evento si è aperto venerdì mattina 8 giugno quando sul palco della Sala Rossa del Lingotto si sono alternati nomi illustri della prevenzione incendi locale e nazionale in rappresentanza delle diverse professionalità. A trattare il tema della complessità nell’ambito della sicurezza e, in particolare, della prevenzione incendi, settore in cui i professionisti con diverse specializzazioni si trovano quotidianamente ad operare per la salvaguardia della vita umana, nel rispetto di molteplici leggi e decreti, di regole deontologiche e di codice etico, c’erano Cosimo Pulito, responsabile della Direzione Generale dei Vigili del Fuoco del Piemonte, Antonio Zuliani, psicologo e psicoterapeuta, Gaetano Fede, Consigliere del CNI e referente del GdL Sicurezza e Prevenzione Incendi, Silvio Gizzi, amministratore delegato di Grandi Stazioni Rail, Maurizio Stella, direttore del Centro Grandi Ustioni del CTO di Torino, Marco Frezza, comandante provinciale dei Vigili del Fuoco di Torino, Giovanni Monti, rappresentante dell’Unione Industriale di Torino, e Ciro Santoriello, magistrato della Procura della Repubblica.
Sabato mattina 9 giugno, sempre nella Sala Rossa di Lingotto Fiere, si è svolto un secondo importante momento dedicato alle tecniche e alle procedure proprie dell’ingegneria forense che rendono possibile la ricostruzione a posteriori dei grandi incendi. Si è parlato nello specifico della tragedia del Cinema Statuto del 1983, di quello che è diventato tristemente noto come “l’incendio della Sindone”, risalente al 1997 e, dell’infortunio sul lavoro presso la Thyssen Krupp, quando nel 2007 persero la vita i lavoratori della “linea 5” a causa di un flash fire. Nei pomeriggi delle due giornate si sono susseguiti ben 20 seminari tenuti da docenti provenienti da tutto il territorio nazionale e anche dall’estero, che hanno analizzato diverse attività soggette: dagli ospedali agli archivi, dalle grandi stazioni alle scuole, e ancora parcheggi multipiano, alti edifici, attività industriali. Si è parlato delle tecnologie atte a prevenire gli incendi e a mitigarne le conseguenze.

Un momento del laboratorio didattico per bambini sulla sicurezza


La vera novità di PREVINTO18 è stata rappresentata dall’uscita “in piazza” degli ingegneri. Un grande spazio è stato dedicato durante tutta la giornata del sabato alla sensibilizzazione sull’importanza di fare prevenzione nel quotidiano, all’interno delle mura domestiche. Un plauso e un ringraziamento particolare vanno alle commissioni Sicurezza Industriale e Sicurezza Cantieri che, unitamente ad alcuni volontari della Protezione Civile e della Croce Rossa, hanno organizzato giochi e momenti per far avvicinare la cittadinanza alle situazioni che possono portare allo sviluppo di un incendio e a comprendere come evitarle. A disposizione della cittadinanza si sono prestati diversi ingegneri della Commissione Prevenzione Incendi che hanno rilasciato brevi consulenze sulle attività soggette più comuni: centrali termiche, autorimesse e condomini. Con l’organizzazione di PREVINTO18 l’Ordine di Torino ha inteso rimarcare quanto sia importante operare nella direzione della “contaminazione dei saperi e delle esperienze”, stimolando il confronto positivo tra diverse categorie professionali e anche quanto il Consiglio creda nell’importanza del ruolo sociale dell’ingegnere: non soltanto un tecnico esperto, ma anche una persona che possa trasmettere la cultura della sicurezza. 
 
 

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