Ponti fra ingegneria e architettura

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Il “ fil rouge” iconografico che correda questo numero è dedicato al ponte, come elemento che caratterizza il nostro ambiente edificato, ma anche come simbolo che reca con sé svariati significati e interpretazioni. Ne parlano, in un documentato articolo, Beniamino Visone e Marina Martinotti.
 
Nel corso della storia i ponti hanno assunto caratteristiche e tipologie differenti in funzione del loro utilizzo, della loro collocazione, delle tecniche utilizzate, ma sempre hanno costituito un centro di attrazione diventando un particolare monumento da fruire, un’infrastruttura da utilizzare da tutti.
 
Alcuni ponti, più di altri, costituiscono punti di riferimento epocale, simboli di identificazione di luoghi, ma anche di innovazione tecnologica. Tra questi Ponte Vecchio a Firenze, il Ponte di Rialto a Venezia, il ponte di Brooklyn a New York, il Golden Gate a San Francisco, l’Erasmus Bridge a Rotterdam, il Ponte di Akashi Kaikyō in Giappone.
 
L’uomo tenta ancor oggi di superare i suoi limiti con opere, spesso strabilianti, di ingegneria e architettura nel tentativo di unire ciò che la natura ha diviso.
 
Il ponte è un abbraccio che unisce, lega e accomuna, individuando inequivocabilmente una località.
 
Le foto di questo fil rouge sono state reperite grazie al contributo di Marina Martinotti e sono state scattate da Andrea Mombelli.
 
La foto di copertina e quella a fianco sono di Inarcassa.
 

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