Conoscere per costruire il futuro

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Anche quest’anno Ottobre è stato Il mese dell’educazione finanziaria, un’importante iniziativa promossa dal Comitato per la programmazione e il coordinamento delle attività di educazione finanziaria - costituito dai Ministeri dell’Economia e delle Finanze, dell’Istruzione e del merito, delle Imprese e del Made in Italy, del Lavoro e delle Politiche Sociali, oltre a Banca d’Italia, Consob, Covip e molti altri rappresentanti istituzionali - che ha visto la nascita nel 2018 ed è giunta oggi alla sesta edizione. La nostra Cassa non si è lasciata sfuggire l’occasione di rafforzare la diffusione della cultura previdenziale per gli architetti e ingegneri liberi professionisti ed ha aderito al mese Edufin, sin dalla primissima edizione.
La manifestazione, che si articola attraverso molti eventi, gratuiti e di qualità, senza fini commerciali, ha come obiettivo quello di “accrescere le conoscenze di base sui temi assicurativi, previdenziali e di gestione e programmazione delle risorse finanziarie personali e familiari, in modo da garantire l’acquisizione di strumenti indispensabili per la serenità del presente e del futuro”. Non da oggi siamo impegnati nell’organizzazione di seminari dedicati a questi temi e anche quest’anno abbiamo sostenuto con entusiasmo l’iniziativa, dedicandovi una nutrita serie di incontri formativi che si sono svolti nel corso del mese.
Il mercato del lavoro è in costante e continuo mutamento e questa tendenza non potrà che proseguire anche nel prossimo futuro; parallelamente anche il sistema previdenziale è profondamente cambiato, non solo per il passaggio dal regime retributivo a quello contributivo. L’allungamento della speranza di vita ed il minor livello delle pensioni, connesso da un lato all’estensione della vita stessa ma, dall’altro, alle diverse modalità di calcolo degli assegni pensionistici, ci impongono di programmare, fin dai primi anni della carriera lavorativa, gli strumenti che permettano di affrontare, con serenità, il passaggio dalla fase attiva al pensionamento ed al periodo di quiescenza.
L’aumento della speranza di vita, l’invecchiamento della popolazione e la denatalità sono fenomeni demografici che modificheranno in modo sostanziale gli scenari attuali e richiederanno ad ognuno di individuare strategie ed azioni utili a massimizzare i benefici in termini di prestazioni previdenziali. Questo quadro sollecita ad una maggior consapevolezza e conoscenza delle regole vigenti. Dobbiamo sviluppare la capacità di seguire un contesto che oggi è in evoluzione e che continuerà ad esserlo, per riuscire ad adeguarci ai fenomeni in atto. Sono cambiamenti che esigono, infine, un’assunzione di responsabilità nel ripensare e pianificare il proprio futuro in modo diverso rispetto al presente, tenendo conto delle risorse che saranno necessarie per garantire più a lungo uno standard di vita adeguato ed affrontare le necessità di sempre maggiori cure dovute all’invecchiamento. L’attuale sistema previdenziale italiano, sia pubblico che privato, è articolato in maniera tale che le scelte del singolo individuo possano influenzare, in modo anche importante, l’entità della propria pensione. È quindi indispensabile che le regole ed i meccanismi su cui si basa la Previdenza siano conosciute e capite da tutti i liberi professionisti, non solo ingegneri e architetti.
Pensiamo ad esempio agli effetti che il riscatto della laurea può avere, se fatto in giovane età, o alla fine della carriera lavorativa: a parità di onere versato per valorizzare gli anni di studio, infatti, la leva finanziaria – legata al tasso di capitalizzazione dei montanti e quindi al tempo in cui i contributi versati maturano interessi - può avere riflessi non trascurabili sull’importo dell’assegno pensionistico. È chiaro come la comprensione di tale meccanismo, di per sé semplice, implichi la conoscenza di nozioni di matematica finanziaria e la necessità di far crescere la cultura in tali settori.
A riguardo, non posso non evidenziare lo strabismo dello Stato che, da un lato promuove Il mese dell’educazione finanziaria per sviluppare la conoscenza previdenziale e incentivare i cittadini a programmare la propria pensione, mentre dall’altro consente - nei regimi che sono fiscalmente quelli più favorevoli - la deducibilità fiscale unicamente della contribuzione obbligatoria, senza quindi favorire istituti utili e necessari quali, appunto, il riscatto della laurea o la possibilità di versare contributi volontari.
Nel piano industriale elaborato all’inizio di questa consiliatura, ci siamo posti l’obiettivo di diventare il ‘partner previdenziale’ dei nostri associati ed essere al loro fianco per aiutarli ad orientarsi, mettendo a disposizione gli strumenti per monitorare la propria situazione ed i mezzi per progettare l’adeguatezza dell’assegno pensionistico. In questa direzione sono stati fatti molti passi e importanti investimenti. Citiamo, uno per tutti, il progetto del nuovo Inarcassa on Line (Iol), il canale principale di interazione con gli iscritti, che ha comportato la reingegnerizzazione complessiva non solo delle logiche di gestione dei processi ma anche della parte contabile. Oggi, attraverso Iol, ogni professionista non solo può consultare la propria posizione aggiornata in tempo reale, con lo storico dei versamenti, gli interessi maturati e le domande presentate, ma è in grado di simulare autonomamente l’importo della pensione, valutando gli effetti del riscatto degli anni di laurea, della ricongiunzione di periodi accreditati in enti diversi, dei versamenti volontari. Certo, in questo solco, c’è ancora molto da fare. Il focus principale della Cassa del futuro sarà quello di trasformarsi da un semplice “partner” a un “consulente previdenziale”, sfruttando al massimo le nuove tecnologie.
L’obiettivo cruciale sarà passare da un modello in cui l’iscritto è responsabile di iniziative e azioni, cercando e valutando autonomamente le scelte migliori, a un approccio proattivo da parte dell’Ente. Quest’ultimo, conoscendo nel dettaglio la storia contributiva di ciascun professionista, dovrà essere in grado di comprendere le sue esigenze. Inarcassa deve poter diventare il promotore di attività mirate a presentare, di volta in volta, le diverse opportunità disponibili per gli associati, offrendo al tempo stesso una prospettiva dei possibili benefici. Un deciso cambio di passo che ci vedrà impegnati in prima persona, che richiederà però un approccio diverso da parte degli iscritti. Il percorso non sarà semplice, ma iniziative come Il mese dell’educazione finanziaria continueranno ad essere di grande supporto.

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