Sostegno all’economia italiana e investimenti sostenibili nel Report Sociale 2023 di Inarcassa

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Un patrimonio di 14,5 miliardi destinato per oltre il 50% a supportare il mercato italiano, investimenti sostenibili (ESG) che rappresentano il 60% del portafoglio complessivo, con un impatto significativo su occupazione e fatturato. Sono dati che emergono dal Report Sociale 2023 di Inarcassa presentato in occasione dell’ultimo Comitato Nazionale dei Delegati. Il documento annuale integra i contenuti economici, propri di un bilancio, con gli aspetti sociali, ripercorrendo l’impegno dell’Ente nei confronti della società e degli iscritti e i risultati ottenuti nel corso dell’ultimo anno.

Verso la sostenibilità finanziando l’economia reale
Inarcassa, da oltre 15 anni, ha ricercato soluzioni di investimento che indirizzino risorse economiche verso l’Economia Reale con l’obiettivo di supportare lo sviluppo e la crescita di imprese non quotate, italiane ed internazionali. Si tratta dell’universo dei cosiddetti Mercati Privati (Private Markets) strumenti finanziari non quotati sui mercati regolamentati che rappresentano una fonte importante di finanziamento delle Pmi, e i cui investimenti di Inarcassa sono rappresentati da circa 160 Fondi /Veicoli per un Capitale Investito di oltre 2,6 miliardi a fronte di Impegni di capitale effettivi (Commitment) per oltre 3,3 miliardi. Gli impatti economici e occupazionali stimati, generati dai soli Fondi focalizzati su iniziative italiane sono rilevanti: le circa 700 società attualmente presenti nei Portafogli di investimento degli oltre 80 Fondi sottoscritti da Inarcassa hanno potuto implementare una strategia di crescita a vantaggio del territorio, con ricadute positive sull’occupazione attraverso la creazione di nuovi posti di lavoro, registrando un fatturato aggregato superiore a 100 miliardi e oltre 400 mila dipendenti.


In questo senso gli investimenti reali Italia, cresciuti nel tempo, sono pari al 52,7% del patrimonio: si tratta di investimenti nel mercato monetario, obbligazionario, azionario, investimenti reali e immobiliare. Nel portafoglio Azionario Italia (per un totale di circa 1,1 miliardi), inoltre, sono presenti 19 partecipazioni in società quotate quali Intesa San Paolo, Terna, Enav, Eni, Snam e Poste Italiane.

La politica di investimento sostenibile
Un altro elemento distintivo evidenziato nel Report è l’impegno crescente verso la sostenibilità ambientale e sociale. L’ente ha confermato il suo sostegno agli investimenti ESG (Environmental, Social e Governance), con una quota di strumenti sostenibili che rappresenta circa il 60% del portafoglio totale. La Cassa proseguirà il proprio impegno verso questo tipo di investimenti, focalizzati su progetti di rigenerazione urbana e iniziative di riconversione d’uso per limitare il consumo di suolo e di materie prime, restituendo nuova funzionalità a immobili non più utilizzati.



In tal senso vale la pena ricordare due adesioni avvenute lo scorso anno, la prima all’iniziativa globale “Climate action 100++” e la seconda al Fondo Evergreen Infrastructure Partners di BlackRock.
L’Ente ha aderito alla Climate Action 100+ come investitore supporter, un’iniziativa globale che riunisce investitori per impegnarsi con le aziende responsabili delle maggiori emissioni industriali di gas serra. L’obiettivo è incoraggiare queste aziende a ridurre le emissioni, migliorare la governance e presidiare al meglio i cambiamenti climatici rafforzando le informative finanziarie relative al clima. Attraverso questa adesione, Inarcassa partecipa a dialoghi strategici con le aziende target per promuovere azioni concrete di contrasto al cambiamento climatico.
Sempre lo scorso anno il Consiglio di Amministrazione ha approvato l’investimento nell’Evergreen Infrastructure Fund, un fondo core e aperto gestito da BlackRock, focalizzato su asset infrastrutturali in Europa e Nord America, con particolare attenzione alla transizione e sicurezza energetica. Il fondo mira a offrire rendimenti costanti e a lungo termine, indicizzati all’inflazione e contrattualizzati, investendo in aziende infrastrutturali core, diversificate per geografia e settore. Oltre all’energia, si concentra su trasporti, infrastrutture digitali ed economia circolare, collaborando con le aziende per implementare attività di decarbonizzazione e monitorare i progressi nel tempo. L’Evergreen Infrastructure Fund tiene traccia degli indicatori di performance per allinearsi a uno scenario di aumento della temperatura di 1,5°C. L’adesione a questo fondo consente a Inarcassa di unirsi a una rete di investitori istituzionali impegnati nella trasformazione verso un’economia a basse emissioni di carbonio, promuovendo il benessere delle comunità e dell’ambiente.

La cura per gli investimenti sostenibili negli investimenti immobiliari
L’attenzione riservata da Inarcassa alla sostenibilità traspare anche dalle decisioni di investimento nell’ambito immobiliare. Questo comparto, infatti, è particolarmente interessato da tematiche ESG, a fronte del focus non solo su dinamiche di sostenibilità ambientale ed efficientamento energetico, ma anche su temi sociali e di governance. In particolar modo, attraverso un dialogo attivo con i gestori dei fondi, Inarcassa riesce a:
• monitorare gli aspetti legati all’Environmental (E), grazie alla ricerca e implementazione di soluzioni tecnologicamente in grado di ridurre i consumi di un immobile e, di conseguenza, le sue emissioni di carbonio, con l’obiettivo di arrivare ad avere immobili ad emissioni zero, “net zero building”;
• curare le dinamiche in ambito Social (S), aggiornandosi con le più recenti frontiere di inclusione, come le iniziative di “neighborhood management”, mirate al coinvolgimento della comunità locale, attraverso iniziative di quartiere; gli aspetti relativi alla Governance (G), invece, sono per definizione assicurati dal controllo delle Autorità di vigilanza per questi strumenti di investimento.
Inoltre, particolare attenzione viene riservata alle certificazioni energetiche, riconosciute a valle di un processo di due diligence ESG e capaci non solo di documentare la sostenibilità di un immobile, ma anche di monitorare nel tempo l’efficientamento, garantendo, tra l’altro, una riduzione dei costi di gestione ad esso associati, un rafforzamento della reputazione dell’immobile sul mercato e, di conseguenza, una maggiore facilità di accesso al credito.



Due esempi di fondi sottoscritti ben testimoniano l’impegno di Inarcassa nella cura della sostenibilità:
• il fondo COIMA Opportunity Fund II “COF II”, con una raccolta superiore ai 500 milioni di euro, è focalizzato su interventi di sviluppo (30%) e progetti di ristrutturazione con strategia value added (70%), con un focus primario nei distretti uffici principalmente di Milano, Roma e in altre città secondarie. Il fondo si focalizza su immobili destinati ad uffici oggetto di possibili sviluppi o ristrutturazioni, che permettano di adottare i migliori standard di efficientamento energetico. Inoltre, in ottica sociale, il fondo promuove la gestione integrata di alcuni servizi alla comunità e agli impiegati che lavorano negli uffici degli immobili del fondo e del quartiere in generale, sviluppando anche con il coinvolgimento di altri immobili simili, sempre gestiti da COIMA;
• il fondo COIMA ESG City Impact Fund “CECIF”, con un target di raccolta di 2 miliardi di euro, è focalizzato in interventi di rigenerazione urbana con impatti sull’economia reale e con target ESG (GRESB Score 99/100 green star) da perseguire mediante una strategia build to core. Il fondo è specializzato in investimenti sul territorio capaci di ottenere un impatto maggiore sull’economia anche in termini di occupazione, innovazione e diffusione sul territorio italiano delle migliori pratiche di sviluppo industriale e gestionale applicate al settore immobiliare. In particolare, il fondo si focalizza su investimenti in immobili e infrastrutture con destinazioni d’uso diversificate e col potenziale di essere oggetto di riqualificazione.

Welfare integrato nel nuovo RGA
Il Report pone risalto anche all’impegno dell’Ente verso il benessere degli associati attraverso un aumento della spesa destinata alle prestazioni assistenziali: circa 40 milioni di euro erogati nel 2023, di cui 18 milioni destinati alla polizza sanitaria per gli iscritti.




Nell’ottica di una migliore comunicazione e di maggiore semplicità di lettura delle diverse tutele disponibili da cui poter trarre beneficio, tutti i servizi sono stati raccolti in un testo unico, il nuovo Regolamento Generale Assistenza approvato nel 2023 che guarda sia alle trasformazioni sociali di natura demografica che al mutamento del mercato del lavoro. Una delle principali novità del nuovo RGA è il sussidio per la non autosufficienza per iscritti e pensionati, erogato come assegno mensile. Il sussidio va a completare il ventaglio delle prestazioni a tutela degli eventi salute e si affianca all’indennità per inabilità temporanea assoluta, all’assegno per i figli con disabilità, ai trattamenti per l’invalidità e inabilità permanente e alle coperture sanitarie, per cui si definiscono peraltro ambiti di intervento più estesi. Il Regolamento chiarisce anche le fonti di finanziamento. Individua un tetto massimo alla spesa per Assistenza, nella misura dell’8% dei contributi integrativi a garanzia dell’equilibrio di lungo periodo dei conti finanziari della Cassa, potendo comunque fare affidamento su risorse certe per sostenere bisogni specifici. Integra, inoltre, le attuali misure di sostegno finanziario agli associati (fondi di garanzia, prestiti d’onore e finanziamenti agevolati) con una quota dello 0,2% del contributo integrativo in aggiunta allo 0,34% degli interventi tradizionalmente impiegati con le iniziative della Fondazione Inarcassa.

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