Un mix di architettura e cultura Il Louvre di Abu Dhabi il museo da “Mille e una notte”

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Louvre Abu Dhabi, marmo con iscrizioni Jenny Holzer


Negli Emirati Arabi Uniti è sorto il primo museo che fa parte di un progetto ambizioso: l’isola di Saadiyat viene trasformata in isola dei musei dove sorgeranno, dopo il Louvre Abu Dhabi di Jean Nouvel, il Guggenheim Museum dell’architetto Frank Gehry, il Performing Art Center su progetto di Zaha Hadid e il Maritime Museum affidato a Tadao Ando.
L’idea di offrire un polo culturale d’avanguardia alla popolazione degli Emirati e, nello stesso tempo, creare un polo d’attrazione turistica, è sicuramente molto interessante e creerà effetti positivi. L’interazione con i più importanti centri culturali occidentali permetterà alla popolazione locale di godere di opere normalmente esposte in altre parti del mondo, di venire a conoscenza di artisti di importanza mondiale senza spostarsi dal proprio paese. Grande importanza è data anche al turismo per coloro che vogliono vedere edifici particolarmente interessanti, sia per godere delle mostre che via via verranno organizzate.
Negli Emirati Arabi Uniti c’è una grande attenzione per la formazione e la didattica. Creare un polo museale di importanza mondiale, con settori dedicati in particolare ai bambini, è un esempio di questa attività a favore delle generazioni future.
Il Louvre è il primo edificio ad essere stato ultimato ed è stato aperto al pubblico a novembre 2017. “Costruire un museo è molto più che costruire un edificio. Un museo è un luogo dove le persone di ogni età possono riunirsi, un luogo per scambiare esperienze e idee. L’architetto francese Jean Nouvel ha assunto come filo conduttore della sua architettura per il Louvre di Abu Dhabi questo concetto ambientale: un luogo dove la terra incontra il mare e il cielo, un equilibrio secolare che allude ai viaggi del popolo di Abu Dhabi”, afferma Mohamed Khalifa Al Mubarak, presidente del dipartimento di Cultura e Turismo della città alla presentazione del volume in cui Jean Nouvel racconta la sua esperienza nella realizzazione di questo importante progetto.
Due sono i rapporti che stanno a base del progetto: il museo e il mare, il museo e la città. Viste le condizioni climatiche di Abu Dhabi, il museo offre uno spazio accogliente, che combina luce e ombra, che invita alla riflessione e alla calma. Il museo si basa su un simbolo dell’architettura araba: la cupola. Questa copre tutta l’area museale permettendo al mare di entrare a contatto con gli edifici, filtra la luce attraverso la sua texture, creando un ambiente riposante e magico, fresco e riparato ma con raggi di luce concentrati e in continua variazione durante la giornata. L’accesso può avvenire sia da terra che dal mare approdando nelle insenature che permettono al mare di entrare nel museo. Il Louvre si configura come un nuovo quartiere della città, una grande cupola racchiude un insieme di edifici ispirati alla tradizione araba, bianchi e squadrati, che ospitano le varie sezioni e servizi. La cupola bianca crea sopra gli edifici ombra attraversata da strane luci fatte di raggi, di linee, come spesso accade nei souk dove i fori nelle pareti creano linee di sole che illuminano le merci e i clienti immersi nell’ombra.
 

 
I singoli edifici sono uguali per tipologia e colore – geometria semplice e bianco assoluto – ma differiscono per forma e orientamento, sono assemblati con un disordine che ricorda i quartieri delle vecchie città arabe sulla grande piattaforma collegata alla terra e al mare, in equilibrio tra due mondi.
Il luogo è suggestivo e accogliente. Un quartiere urbano coperto da un parasole, magico per il gioco della luce che filtra, affascinante sia per l’ambiente creato che per il suo contenuto.
Esaminando l’aspetto tecnico, la cupola è realizzata con otto strati metallici, i quattro esterni in acciaio, i quattro inferiori in alluminio, con una griglia basata su un elemento ripetuto: un quadrato contornato da quattro triangoli, diversamente orientato e assemblato. Gli strati esterni e interni sono distanziati tra loro cinque metri e collegati da una struttura metallica tubolare.
Arrivando al museo si percorre un viale alberato e si arriva alla zona di ingresso: facciate bianche che brillano nel sole. Come si entra ci si immerge nell’atmosfera fresca e ombreggiata creata dalla cupola, si percorrono gli spazi di collegamento tra i vari edifici, la grande area interna che si affaccia da vari lati sul mare a cui si accede da gradinate, un interconnessione tra terra e mare, tra esterno e interno, un clima magico: dalla frescura e dall’ombra si hanno aperture sulla luce abbagliante e sul calore del sole, mitigati dall’acqua del mare che entra nel museo e lambisce le scalinate.
Sotto la grande cupola si trovano 55 edifici indipendenti, 23 dedicati alle gallerie espositive, alcune facciate esterne arricchite dalle opere di artisti come Giuseppe Penone e Jenny Holzer, un villaggio arabo con case disposte disordinatamente, collegate da un dedalo di percorsi, come nelle piccole realtà urbane di un tempo. Entrando nei singoli edifici, che ospitano le esposizioni e i servizi, ci si addentra in un dedalo di locali, variamente interconnessi, pareti bianche, pavimenti in pietra, lastre di grande dimensione di vari colori che si adeguano all’esposizione, più chiari o più scuri a seconda degli ambienti. In alcune zone inserimenti di altri materiali come ebano, quercia chiara e cuoio, creano contrasti e definiscono spazi particolari richiamando l’attenzione dei visitatori.
La presentazione dell’esposizione nella pagina iniziale del sito del museo chiarisce il principio ispiratore: “Le gallerie del museo del Louvre Abu Dhabi raccontano la storia dell’umanità in dodici capitoli ispiratori. Ogni capitolo si concentra su temi e idee condivisi che rivelano connessioni comuni in tutta l’umanità. Le opere esposte vanno dai manufatti preistorici alle opere d’arte contemporanea. L’arte in mostra proviene dalla collezione del museo insieme a molti capolavori in prestito da alcuni dei musei francesi più famosi nel mondo. Il Louvre Abu Dhabi invita i visitatori a vedere l’umanità sotto una nuova luce”.
Il grande vestibolo è l’accesso alla parte espositiva, anticamera delle esposizioni permanenti, una specie di sommario del museo stesso, nelle teche di vetro piccoli oggetti, vasi maschere, sembrano galleggiare nell’aria, sono manufatti dell’antichità provenienti da zone diverse del pianeta, creati in epoche e territori lontani tra loro, ma con similitudini impressionanti, che conducono all’idea che la mente dell’uomo, pur in zone e tempi differenti, raggiunge gli stessi risultati: l’universalità, la mente dell’uomo è la stessa in ogni luogo e in ogni tempo.
 
Louvre Abu Dhabi, piattaforma sotto la cupola
 
Seguono poi i vari ambienti dedicati ai primi insediamenti umani, alle grandi civiltà del passato, alle religioni universali, ai percorsi commerciali asiatici, al passaggio dal mediterraneo all’atlantico, fino al mondo moderno e alla globalizzazione.
Interessante la tecnologia: le opere sono esposte su basamenti lapidei contenuti in teche in vetro: la movimentazione e sostituzione del materiale esposto avviene con un impianto idraulico che abbassa la piastra espositiva al piano sottostante, riservato al personale e collegato ai depositi e alle lavorazioni, mentre la teca, priva di aperture, rimane al piano espositivo.
 

 
Louvre Abu Dhabi, esterno Ci sono poi altri edifici dedicati alle esposizioni temporanee, con opere provenienti da vari musei francesi facenti parte del gruppo “Louvre”, c’è il museo per i bambini, interessante per la didattica e il coinvolgimento diretto dei piccoli visitatori nella realizzazione di un’opera. Altri spazi sono dedicati alla ristorazione, con splendida terrazza affacciata sul mare, ai servizi vari: bookshop, guardaroba, servizi igienici, spazi per riposo, zona di preghiera sia per uomini che per donne, spazi appartati posti al piano interrato, oltre edifici tecnici per la direzione, il personale, i servizi tecnici e manutentivi etc.
Un complesso affascinante, un mondo che ti avvolge e ti lascia un segno indelebile. Un esempio di come architettura, arte e cultura possono creare un mix affascinante e coinvolgente.
 
Louvre Abu Dhabi, teche espositive

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