Premiazione Concorso Inarcassa: un successo nato dal lavoro di tutti

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Un’iniziativa giudicata positivamente dal ministro Carlo Calenda e dal sen. Massimo Mucchetti, intervenuti alla serata

 

Il video emozionale che ha aperto la serata di premiazione

Successo inequivocabile del Concorso “Inarcassa Premia le idee”, non solo per le 162 proposte pervenute alla Giuria, ma anche per la qualità della partecipazione alla serata di premiazione del 19 aprile scorso, della quale, in queste pagine, offriamo ai lettori un’ampia selezione fotografica curata da Pasquale Fanelli.

“Una festa in onore della creatività e del talento degli architetti e degli ingegneri del nostro Paese”, l’ha definita il presidente di Inarcassa, Giuseppe Santoro dando il via alla serata, aperta da un bel video che si concludeva con la celebre frase di Albert Einstein: “non si può risolvere un problema con le stesse idee che lo hanno generato. Ed è questo il senso dell’innovazione: affrontare con idee nuove problemi vecchi, trasformando problemi in opportunità”.

Un’iniziativa giudicata positivamente dal ministro per lo Sviluppo Economico, Carlo Calenda e molto apprezzata anche dal sen. Massimo Mucchetti, presidente della 10.ma commissione permanente Industria, Commercio, Turismo del Senato, intervenuti alla serata.

 

L’intervento del presidente Giuseppe Santoro

Le idee premiate, che coprono diversi campi dell’ingegneria e dell’architettura, ma tutte con un’attenzione particolare alla sostenibilità ambientale, esplicitano e riassumono – come ha detto il presidente Santoro – il senso dell’innovazione: affrontare con idee nuove questioni vecchie, trasformando i problemi in opportunità. Ma quello che è importante ricordare, secondo Santoro, è che il futuro non esiste senza il passato e solo la salvaguardia del nostro rapporto con la storia e la rilettura di quest’ultima dà un senso al progresso. “La nostra tradizione ingegneristica e architettonica non ha rivali: cerchiamo di esserne degni continuatori”, ha aggiunto.

Sono arrivate a premio solo dieci idee su 162, ma moltissime altre avrebbero meritato di veder riconosciuta la loro originalità e qualità.

Santoro ha ricordato che vi sono tante forme di innovazione e molti modi per declinarla. “Ma, comunque la si definisca, essa costituisce un’ineguagliabile fonte di sviluppo di una comunità, cioè della sua capacità di raggiungere più elevati livelli di benessere, di cultura, di ‘bellezza’ e di qualità della vita personale e sociale”. L’innovazione, come integrazione tra ricerca scientifica e produzione industriale, genera occupazione e crescita economica”, ha tenuto a sottolineare il presidente di Inarcassa.

Un concetto ripreso anche dal ministro per lo Sviluppo Economico, Carlo Calenda, che, prendendo spunto da quelle che, riferendosi ai brevetti premiati, ha definito delle vere e proprie start up tecnologiche, ha ricordato che oggi l’Italia è impegnata nella grande battaglia dell’innovazione tecnologica.
 

L’intervento del sen. Massimo Mucchetti

L’importanza di una notevole produzione di brevetti è stata sottolineata anche da Massimo Mucchetti, presidente della Decima commissione permanente Industria, Commercio, Turismo del Senato: “si può avere fiducia nel domani”, ha detto il senatore, aggiungendo che il premio Inarcassa riscuote l’interesse generale non solo per la validità delle soluzioni proposte, ma anche per il contesto nel quale le nuove idee vanno fiorendo. Un contesto tecnologico in rapida trasformazione, ha spiegato, che oggi va identificato in quel fenomeno dell’industria 4.0 che costituisce la seconda fase della rivoluzione robotica avviata mezzo secolo fa.

Ma la politica potrà fare ben poco, ha concluso Mucchetti, senza il contributo della società civile che nella storia ha dimostrato di saper spostare le montagne quando ci ha creduto: nulla potrà la politica senza uno spirito imprenditoriale.

 
L’intervento del ministro Carlo Calenda

“Oggi l’Italia – ha aggiunto in conclusione il ministro per lo Sviluppo Economico, Carlo Calenda –, è impegnata nella grande battaglia dell’innovazione tecnologica. È una battaglia politica perché la globalizzazione e l’innovazione sono due fortissimi elementi che hanno cambiato il modo in cui le società si organizzano”. Ma non sempre innovazione e globalizzazione, anche se ben gestite, vengono viste come motori di sviluppo, purtroppo, ha ricordato il ministro, c’è, nel mondo, chi crede che questi due fenomeni, vissuti come espressione della modernità, siano invece percepiti come un pericolo e perciò rifiutati per paura di un cambiamento troppo veloce. E non a torto, ha sottolineato Calenda, se si pensa che innovazione e globalizzazione, che si annunciavano come promotrici di cambiamenti importanti e positivi, in realtà negli ultimi 25 anni non hanno mantenuto le loro promesse. Quale può essere, allora, il ruolo del governo?

Oggi è diverso, ha ricordato il ministro, perché “la cosiddetta industria 4.0, prettamente digitale, avvicina radicalmente la manifattura ai servizi. La sfida è esiziale, perché è un tipo di innovazione diversa da quella che sappiamo fare, che non si fa solo sulla catena di montaggio, ma soprattutto nei laboratori e nelle università. Un’innovazione difficile per le piccole e medie imprese per i suoi costi notevoli”.

 

Quest’anno, ha sottolineato Calenda, è stato varato un piano nella legge di bilancio che prevede 20 miliardi di euro di incentivi fiscali automatici che si chiama proprio “piano industria 4.0”. Si tratta di incentivi fiscali neutri rispetto alla scelta della tecnologia e del settore. “Per la prima volta – ha spiegato il Ministro – ci affidiamo a quello che l’impresa ritiene siano la tecnologia giusta e il settore giusto nei quali investire. È una grande scommessa! Abbiamo cercato di creare un cortocircuito tra le imprese e le università, pochi centri di eccellenza con i quali gli imprenditori devono entrare in contatto”.

 

“È una grande sfida e non sappiamo se funzionerà”, ha confessato il Ministro. Perché tutto questo impegno possa raggiungere gli obiettivi prefissati è necessario fare leva sulle forze competitive e su investimenti importanti. “Questo tipo di iniziativa – ha concluso Calenda congedandosi – è di quelle che fa emergere talenti e non può farle che la società civile. La politica può fare la differenza su quello che decide di investire”.

 

L’intervento di Giampaolo Pansa

Un particolare e inatteso omaggio ai giovani talenti è venuto dal giornalista Giampaolo Pansa, che attraverso un commosso ricordo della sua vita e dei suoi inizi professionali, ha voluto mandare ai giovani un messaggio: “non dovete temere di non avere possibilità. Perché in realtà ne avete molte”. Anche gli incontri della vita sono importanti se si ha la volontà di saperne decifrare il significato e di trasformare in opportunità le occasioni che la vita offre.

 

Su Youtube un canale dedicato al Concorso “Inarcassa premia le idee”, con gli interventi dei premiati, delle autorità e dei presidenti del Consiglio Nazionale Architetti, Giuseppe Cappochin, e del Consiglio Nazionale Ingegneri, Armando Zambrano

 
 
 

Allegata a questo numero della rivista la pubblicazione dedicata ai vincitori del Concorso.

 
 

 
 

 

Il Presidente Inarcassa Giuseppe Santoro con i premiati

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