Le ceramiche di Vietri
Le ceramiche di Vietri sono una delle più famose eccellenze del made in Italy in tutto il mondo. Piastrelle e maioliche per l’arredo degli appartamenti e talvolta anche di facciate di chiese ed edifici sono il frutto del sapiente lavoro di artigiani della cittadina sorrentina, che tramandano le tecniche realizzative di generazione in generazione. Alle ceramiche di Vietri abbiamo dedicato la copertina e il fil rouge fotografico di questo numero della rivista. Le ceramiche racchiudono tutti i colori della Costiera amalfitana: l’azzurro del cielo, il blu intenso del mare, il bianco delle onde, il giallo del sole e dei limoni, il verde smeraldo della vegetazione mediterranea. Questi colori si accostano per contrasto e non vanno a sfumarsi l’un l’altro, dando immediatezza alle immagini, sintetizzate creativamente. Notizie di una fiorente attività produttiva di ceramiche risalgono al Trecento. Nel Cinquecento, invece, la produzione si è orientata principalmente verso utensili da cucina o comunque prodotti di uso domestico, come scodelle e vasetti. Nel Seicento, una semplice produzione artigianale si è trasformata in vera e propria arte, con ceramiche decorate e legate al culto religioso: acquasantiere domestiche, maioliche con soggetti religiosi ed edicole votive. Intorno al 1920, anche grazie alla diffusione internazionale della produzione vietrese, nella cittadina iniziarono a giungere artisti e artigiani di fama mondiale per scoprire i segreti di questa produzione e contribuendo anche a dare a Vietri una proiezione internazionale. I ceramisti tedeschi, piuttosto abili con la produzione chimica, inventarono il “Giallo di Vietri” e i famosi “cucci”. Le botteghe dove vengono prodotte le ceramiche sono oggi uno spettacolo nello spettacolo da ammirare immergendosi nelle strette vie cittadine. Qui stili e contaminazioni da tutto il mondo continuano a dare forma a questa incredibile arte.
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