Asset Allocation Strategica 2025-2029: Equilibrio e Sostenibilità

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Nakagin Capsule Tower, Kisho Kurokawa. Tokyo, 1970. MAXXI - Architettura instabile. Allestimento. Ph © Vincenzo Labellarte

Nel contesto di un panorama finanziario in evoluzione, Inarcassa ha ridefinito la propria Asset Allocation Strategica per il quinquennio 2025-2029. Il Comitato Nazionale dei Delegati ha esaminato le proposte di allocazione elaborate sulla base dell’analisi ALM (Asset Liability Management), tenendo conto del mutato scenario macroeconomico e della necessità di preservare l’equilibrio finanziario dell’Ente. La nuova strategia mira a ottenere un rendimento gestionale lordo annuo del 6,1% con una rischiosità attesa, misurata in termini di shortfall, del 6,2%, allineando la missione previdenziale della Cassa con le opportunità offerte dai mercati globali.


Il periodo 2025-2029 si apre con sfide e opportunità per gli investitori istituzionali. L’inflazione, dopo aver raggiunto livelli elevati negli anni precedenti, mostra segnali di stabilizzazione, mentre le banche centrali orientano le loro politiche verso un equilibrio tra crescita e contenimento dei rischi. Le transizioni energetica e digitale, unite alla geopolitica e alle politiche industriali, rappresentano variabili chiave che influenzeranno l’andamento dei mercati finanziari.
Il contesto macroeconomico sarà caratterizzato da un progressivo rientro delle misure restrittive sui tassi d’interesse, che potrebbe favorire un miglioramento della redditività degli asset a reddito fisso. Tuttavia, permangono rischi legati alla volatilità dei mercati azionari, alle tensioni geopolitiche e ai cambiamenti normativi che potrebbero influenzare le strategie di investimento.


Le economie avanzate affrontano un rallentamento della crescita, mentre i mercati emergenti offrono opportunità interessanti, seppur con un profilo di rischio più eleva to. L’evoluzione del panorama normativo ESG e l’introduzione di nuovi requisiti di trasparenza e rendicontazione aggiungono ulteriori elementi di complessità per gli investitori istituzionali. Il grafico di pag. 18 mostra la valutazione del risk advisor in termini di profilo-rendimento rischio delle diverse asset class utilizzando come misura di rischio la perdita massima ad un anno (5° percentile), tale rappresentazione consente di comprendere quale è la perdita massima a mercato che la Cassa deve essere in grado di tollerare per ottenere diversi livelli di rendimento.
La valutazione ha considerato diversi scenari di mercato e il loro impatto sul bilancio previdenziale dell’Ente, con l’obiettivo di mantenere un equilibrio tra sostenibilità, rendimento e gestione del rischio. Le proposte discusse sono state ottimizzate per garantire il mantenimento della solidità patrimoniale di Inarcassa, con differenti obiettivi ALM e profili di rischio progressivamente più elevati. Il rendimento gestionale nominale lordo annuo composto atteso si attesta al 6,1%, mentre la rischiosità stimata, espressa in termini di perdita massima annuale (Shortfall, 5° percentile dei rendimenti), è pari al 6,2%. Questo risultato è stato ottenuto attraverso un’analisi dettagliata delle correlazioni tra asset class, con particolare attenzione alla diversificazione del portafoglio e alla gestione del rischio di mercato.
L’allocazione per il periodo 2025-2029 prevede una distribuzione bilanciata tra attività a reddito fisso e investimenti azionari, con una componente crescente dedicata agli investimenti alternativi e infrastrutturali. Questi ultimi, in particolare, rispondono all’esigenza di coniugare stabilità e rendimento, fornendo al contempo un contributo alla sostenibilità del portafoglio e alla resilienza dell’Ente. La strategia tiene conto dei rischi macroeconomici e finanziari, includendo misure di copertura contro eventi estremi di mercato e un monitoraggio continuo dei fattori di rischio geopolitico e ambientale.
L’Asset Allocation Strategica tendenziale deliberata prevede un rendimento gestionale nominale lordo annuo del 6,1%, ed una rischiosità attesa espressa in termini di perdita massima (5° percentile dei rendimenti - Shortfall) sul singolo anno del 6,2%.
La composizione ed i relativi limiti agli investimenti deliberati sono variati leggermente rispetto all’anno precedente e sono:
• Monetario 3,0% dell’intero patrimonio;
• Obbligazioni 33,5% dell’intero patrimonio: possibilità di investimento in titoli obbligazionari definiti High Yield nella misura massima del 7% del patrimonio di Inarcassa;
– per gli investimenti in High Yield tramite O.I.C.R. o mandati di gestione, possibilità di investimento anche in obbligazioni con rating inferiore a “B”;
– limite di investimento in High Yield non applicato ai titoli di Stato Italia in caso di downgrading sotto “BBB”;
– per gli investimenti nel comparto “obbligazioni Mercati Emergenti” possibilità d’investimento in obbligazioni governative o assimilabili di Paesi Emergenti nella misura massima del 4% del patrimonio dell’Ente.
• Azioni 26,0% dell’intero patrimonio: – con possibilità di investimento, nella misura massima del 5% del patrimonio di Inarcassa, in mercati appartenenti alla categoria “Paesi Emergenti”.
• Investimenti Reali 21% dell’intero patrimonio;
• Immobiliare 16,5% dell’intero patrimonio.
È confermata l’esposizione valutaria, al netto delle coperture, entro il 30% del patrimonio. L’Asset Allocation individuata dovrebbe consentire di massimizzare il rendimento atteso del patrimonio senza incrementare eccessivamente il profilo di rischio del portafoglio e cercando di mantenere un’elevata diversificazione. Rispetto alla precedente AAS si evidenzia l’aumento della componente azionaria (+5%) ed investimenti reali (+4,8%) e la contestuale riduzione della componente obbligazionaria (-6,8%); ridotta in misura minore la componente immobiliare (-2,5%) e monetaria (-0,5%).

   * Per le Proposte con profilo di rischio più alto, i limiti massimi sulle classi “investimenti reali” e
   “immobiliare” devono tener conto del limite massimo complessivo per investimenti illiquidi


Tenendo conto dello scenario attuale e dei numerosi fattori di rischio, si confermano le bande di oscillazione (vedi tabella a lato), caratterizzate da un’ampiezza asimmetrica negativa più marcata per le asset class maggiormente rischiose, in particolare quella azionaria. In un’ottica puramente cautelativa, si intende quindi mantenere la possibilità di sottopesare le asset class più rischiose, compensando con una maggiore esposizione verso quelle meno rischiose. Sono inoltre previste bande di oscillazione sull’esposizione valutaria, al fine di consentire un sovra/ sottopeso del rischio cambio in base sia alle attese di mercato sia al rapporto tra costi di copertura e riduzione del rischio.
L’insieme dei limiti e delle proposte di AAS esaminate risultano compatibili con quanto contenuto nel codice di autoregolamentazione in materia di investimenti promosso dall’AdEPP e adottato da Inarcassa nel corso del 2016.
L’allocazione proposta mira a massimizzare il rendimento senza aumentare eccessivamente il profilo di rischio del portafoglio, mantenendo al contempo un’elevata diversificazione. L’obiettivo è generare, nel prossimo quinquennio, il massimo extra-rendimento possibile, che potrà essere utilizzato per migliorare l’adeguatezza delle prestazioni. In particolare, essa consente di: ottimizzare l’esposizione del portafoglio alle asset class illiquide; aumentare la correlazione con la crescita dell’Italia, attraverso un maggiore peso dell’azionario italiano e degli investimenti reali nel Paese; ridurre il rischio di tasso d’interesse, grazie a una minore esposizione all’obbligazionario e a una duration complessiva più contenuta. Le allocazioni strategiche proposte evidenziano inoltre un ESG Quality Score superiore a 60 e una Carbon Intensity compresa tra 110 e 120, ben al di sotto del livello massimo di 160.

iStock.com/primeimages
Nota: (1) Inflation-linked: la voce include titoli obbligazionari indicizzati all’inflazione italiana, investimenti reali in Italia e il settore immobiliare domestico. (2) PIL-linked: la voce comprende l’azionario italiano e gli investimenti reali in Italia.


Ad oggi quasi il 60% del patrimonio totale è allocato direttamente in strumenti esplicitamente qualificati come sostenibili in termini ambientali e sociali. Allo stesso tempo, viene posta sempre più attenzione nella selezione delle controparti che adottano l’approccio ESG nel loro processo di investimento.
Per quanto riguarda l’esposizione al cambio delle AAS proposte, è stata stimata ipotizzando di non coprire strategicamente l’investimento in valuta diversa dall’euro per le classi illiquide. Nella tabella, l’esposizione valutaria è stata stimata utilizzando le seguenti ipotesi, coerentemente con l’attuale portafoglio dell’Ente: 50% dell’investimento in Private Debt, Private Equity e Real Estate Globale e 25% di quanto investito nelle Infrastrutture.
L’Asset Allocation Strategica per il quinquennio 2025-2029 si pone l’obiettivo di bilanciare prudenza e rendimento, rispondendo alle esigenze previdenziali degli iscritti in un contesto di mercato in trasformazione. La gestione attiva del portafoglio, supportata da strumenti di monitoraggio del rischio e da un costante adeguamento alle condizioni di mercato, potrebbe consentire a Inarcassa di affrontare le sfide con una strategia solida e sostenibile. La combinazione di investimenti tradizionali e innovativi, unita a una politica attenta di diversificazione e mitigazione del rischio, dovrebbe contribuire alla stabilità e alla crescita del patrimonio dell’Ente nei prossimi anni.


 

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