Le domande degli iscritti

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Contratto PNRR e iscrizione a Inarcassa

La presente per chiedere informazioni circa gli eventuali adempimenti da compiere in seguito alla accettazione di un contratto PNRR con una pubblica amministrazione di tre anni. Sono iscritto ad Inarcassa ed è mia intenzione mantenere l’iscrizione: quali adempimenti contributivi devo effettuare? Nel caso fossi costretto a cancellarmi da Inarcassa per la durata del contratto di PNRR come recuperare la contribuzione versata presso l’Inps dipendenti?

Un ingegnere di Reggio Emilia

Gentile Ingegnere, ai sensi dell’art. 1 commi 7-ter e 7-quater all’art. 1 del D.L. n. 80/2021, come modificato dall’art. 31 del D.L. 6 novembre, n. 152, e del decreto interministeriale di attuazione del 2 settembre 2022, i professionisti assunti dalle pubbliche amministrazioni con contratto di lavoro a tempo determinato PNRR:

– non sono tenuti alla cancellazione dall’albo professionale;

– hanno la facoltà di mantenere l’iscrizione presso la Cassa previdenziale di appartenenza.

Nel caso il professionista non opti per il mantenimento dell’iscrizione al proprio Ente di riferimento potrà chiedere la ricongiunzione dei periodi di lavoro prestati ex PNRR senza sostenere alcun onere.

I professionisti iscritti ad Inarcassa e assunti con contratto di lavoro a tempo determinato possono scegliere:

1. La cancellazione (art. 2 del DM del 02/09/2022). La posizione sarà assimilata all’esclusione, per assoggettamento ad altra forma di previdenza obbligatoria. Il professionista dovrà soltanto versare il contributo integrativo sul volume di affari professionale prodotto nel periodo.

2. Il mantenimento dell’iscrizione (art. 3 del DM del 02/09/2022). Durante il periodo di assunzione presso la PA, il professionista dovrà versare il contributo integrativo e soggettivo (minimi e conguaglio), nonché il contributo di paternità, con esclusione del contributo di maternità in quanto la relativa copertura è assicurata dall’INPS.

In caso di cancellazione: Lei non può godere delle prestazioni assistenziali durante il periodo in cui risulta cancellato. Al termine del rapporto di lavoro presso la PA, dovrà richiedere la reiscrizione ad Inarcassa e potrà ricongiungere il periodo assicurativo maturato presso l’Inps senza oneri a suo carico.

In caso di mantenimento dell’iscrizione il periodo di iscrizione ad Inarcassa resta valido ai fini del diritto e del calcolo dell’anzianità previdenziali. Durante il periodo in cui viene assunto l’incarico di lavoro presso la PA, come previsto dal PNRR, non sono invece cumulabili le prestazioni assistenziali erogate allo stesso titolo dalla gestione pubblica dell’INPS (v. ad esempio la maternità, inabilità temporanea da malattia o infortunio).

Lei in tal caso può godere di eventuali altre prestazioni assistenziali erogate dall’Associazione (polizza sanitaria, indennità di paternità, sussidi, mutui, finanziamenti) solo a condizione di non aver presentato medesima istanza ad altra forma di previdenza obbligatoria. A tal fine, dovrà rilasciare apposita dichiarazione di non aver beneficiato di analoghe prestazioni dall’INPS.

Al momento della assunzione Lei dovrà comunicare a Inarcassa la scelta di mantenere o meno l’iscrizione entro 30 giorni dalla data di assunzione presso la pubblica amministrazione (art. 1 del DM del 02/11/2022), compilando il modulo da inviare via PEC all’indirizzo protocollo@pec.inarcassa. org.

Tali informazioni sono ampiamente esposte sul nostro sito www.inarcassa. it a cui si rimanda per le verifiche specifiche.

 

Requisiti pensionistici

Sono una iscritta Inarcassa fino al 2015. Dal luglio 2015 sono dipendente privato. La mia situazione contributiva include diversi periodi:

– Contributi INPS anni pregressi e ricongiunti ad Inarcassa incluso il riscatto di laurea;

– Contributi Inarcassa;

– Contributi INPS della mia situazione attuale di dipendente.

Sto valutando la possibilità di andare in pensione con Inarcassa e avrei bisogno di capire come fare e quali sono le possibilità che Inarcassa mi offre. In particolare, avrei bisogno di capire se, in presenza di una ricongiunzione gratuita dei contributi che attualmente verso ad INPS e in base alla mia età anagrafica, si valuti:

– la prima data possibile di pensionamento (pensione anticipata) e il relativo importo pensionistico con la percentuale di decurtazione;

– gli importi pensionistici cui avrei invece diritto andando in pensione negli anni successivi fino alla data di pensionamento ordinario. Faccio presente, se può essere utile, che avrei ancora 57 settimane di laurea da poter riscattare in quanto a suo tempo non ho riscattato i 5 anni completi di laurea.

Un ingegnere di Fano

Gentile Ingegnere, ad oggi l’anzianità utile a pensione da Lei maturata presso Inarcassa è pari a 29 anni e 75 giorni a fronte di un’età anagrafica di 61 anni e 2 mesi. Stante la cessazione della Sua posizione assicurativa presso Inarcassa con decorrenza dal 31-07-2015, Lei non risulta in possesso dei requisiti necessari al riconoscimento dei trattamenti pensionistici autonomi erogati da questo Ente.

La informiamo che potrebbe incrementare la sua anzianità contributiva presso Inarcassa, ai fini del perfezionamento del requisito contributivo della pensione di vecchiaia unificata ordinaria e fermo restando il compimento dell’età pensionabile, presentando presso questo Ente una seconda domanda di ricongiunzione, avente ad oggetto gli ulteriori periodi contributivi accreditati presso l’Inps, ai sensi dell’art. 3 comma 1, L. n.45/1990, essendo decorsi dieci anni dalla data di perfezionamento della Sua prima ricongiunzione.

Questa facoltà, però, potrà essere esercitata soltanto al compimento dell’età pensionabile ordinaria (nel suo caso 66 anni e 9 mesi nell’anno 2026, in via del tutto previsionale e ai sensi della normativa vigente e dell’adeguamento alla speranza di vita dell’età pensionabile) ai sensi dell’art. 1 comma 4, L. n.45/1990 nel caso di prosecuzione della sua carriera assicurativa presso l’Inps.

In alternativa, nell’ipotesi di una sua reiscrizione a Inarcassa, in caso di cessazione dell’attività di lavoro subordinato attualmente in essere e di contestuale mantenimento dell’iscrizione all’albo e apertura di una nuova partita Iva, potrebbe presentare domanda di ricongiunzione presso Inarcassa in qualsiasi momento a far data dalla decorrenza d’iscrizione.

In quest’ultima casistica potrebbe inoltre presentare domanda di pensione di vecchiaia unificata anticipata al compimento dell’età pensionabile (nel suo caso 63 anni e 6 mesi nell’anno 2023, in via del tutto previsionale e ai sensi della normativa vigente e dell’adeguamento alla speranza di vita dell’età pensionabile), previa definizione della ricongiunzione stessa degli ulteriori periodi assicurativi presso l’Inps che le consentirebbero di perfezionare l’anzianità contributiva previsionale di 35 anni richiesta per l’anno 2023.

La informiamo, infine, che la domanda di riscatto degli anni di laurea residui potrà essere presentata solamente nel caso di sua re-iscrizione presso Inarcassa, fermo restando il mero impatto sull’anzianità contributiva complessiva.

Riteniamo importante sottolineare che le suddette indicazioni pensionistiche sono state fornite ipotizzando una continuità della normativa attualmente in vigore, avendo tali informazioni, quindi, un valore meramente indicativo utile oggi a chiarire il Suo personale scenario pensionistico e non potendo le stesse generare diritti o aspettative futuri nei confronti dell’Ente.

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