Inarcassa Covid-19

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Giunti alla fine di un anno molto difficile per il Paese e per le nostre categorie professionali, riteniamo utile ripercorrere, nel focus dell’ultimo numero del 2020, i passi compiuti da Inarcassa sin dall’inizio dell’emergenza Covid-19, per sostenere, con misure di assistenza straordinarie, l’intera popolazione degli associati. Misure tese a fronteggiare la grave situazione, sanitaria ed economica, dovuta alla pandemia, con il compito di garantire agli ingegneri e architetti liberi professionisti delle certezze, nella complessità dei provvedimenti di Governo e nella necessità di colmarne le lacune.
“Ce la faremo”, ha scritto il Presidente Santoro proprio su ‘Inarcassa welfare e professione’, nell’editoriale pubblicato del n.2/2020, “la protezione della nostra Cassa di previdenza ci sarà sempre, per aiutare i colleghi a rialzare la testa e a rimettersi in gioco”.
Ecco, dunque, un riepilogo dei provvedimenti adottati, in merito ai posticipi di versamento e alle agevolazioni per la regolarità contributiva, alle coperture sanitarie e ai sussidi di sostegno alle famiglie colpite dal virus, ai finanziamenti con contributo in conto interessi e al fondo di garanzia per chi non ha merito di credito. Un investimento di 108 milioni di euro, cui va sommato l’impegno di 224 milioni di euro anticipati per consentire la tempestiva corresponsione dei bonus governativi di marzo, aprile e maggio, anche se in gran parte successivamente rimborsati.
Cifre ed iniziative importanti, messe in campo dalla Cassa per restituire forza alle attività e liquidità per tornare a investire sul futuro.
 

CRONOLOGIA COVID I provvedimenti della Cassa passo per passo


 
 

SUSSIDI PER CONTAGIO COVID-19


 
 
I sussidi una tantum per Covid-19 sono stati fra le prime misure attivate da Inarcassa a sostegno degli associati e delle loro famiglie, sin da marzo 2020. La misura è stata confermata e rifinanziata nell’ambito dello stanziamento dei 100 milioni e, il 5 novembre scorso, è stata riattivata con l’integrazione – tra i beneficiari – di coloro che sono risultati affetti da sospetta Covid-19 senza ricovero, supportata da certificazione medica, e abbiano sospeso le attività professionali per almeno 21 giorni. La nuova prestazione è stata destinata ai soli iscritti e pensionati iscritti, con esclusione dei soggetti asintomatici.
 
 
 
 

 

FINANZIAMENTI CON CONTRIBUTO IN CONTO INTERESSI E FONDO DI GARANZIA Finanziamenti con contributo in conto interessi e Fondo di Garanzia


 
 
I finanziamenti con contributo in conto interessi Covid- 19, attivati a marzo 2020 con uno stanziamento preliminare di 5 milioni, sono stati confermati e rifinanziati a novembre scorso con 55 milioni di euro, grazie all’approvazione della variazione di budget per l’anno in corso.
L’accesso è stato offerto, sino al 31 dicembre 2020, a tutti gli iscritti ad Inarcassa, anche componenti o soci di una società di professionisti o società tra professionisti, senza limiti di età, per qualsiasi esigenza di liquidità nello svolgimento dell’attività professionale connessa all’attuale stato di crisi.
Al fine di agevolare i professionisti senza merito di credito, è stato costituito un Fondo di Garanzia Inarcassa, per 25 milioni di euro. La garanzia è stata attivata nel caso non sia stato possibile accedere al Fondo Centrale di Garanzia (L. 662/1996 e s.m.i.), ed è stata riservata esclusivamente ai liberi professionisti in regola con il rilascio del certificato di regolarità contributiva.
Importante novità, alla riattivazione del servizio a novembre 2020, è stata l’apertura al finanziamento anche agli iscritti irregolari, purché il debito verso l’associazione non fosse superiore ad euro 33.333,00. Questi ultimi hanno potuto presentare domanda a condizione che il finanziamento non fosse superiore a 1,5 volte il debito scaduto verso Inarcassa e che venisse preliminarmente destinato a copertura del debito. Un’opportunità per i professionisti che non potevano partecipare a gare, né ottenere il saldo di fatture, né proporsi per nuovi incarichi e che, con il sostegno messo a disposizione da Inarcassa, hanno potuto accedere al certificato di regolarità contributiva.
 
 
 

 

AGEVOLAZIONI DI PAGAMENTO Agevolazioni nei pagamenti e per la Regolarità contributiva

 

 
Il posticipo di tutti i pagamenti dovuti alla Cassa nel 2020, le agevolazioni per la regolarità contributiva e la sospensione delle azioni di riscossione e accertamento, sono stati fra i primi atti adottati dal Consiglio di Amministrazione, il 13 marzo scorso, in favore della liquidità degli associati. Le misure hanno comportato l’incasso posticipato di circa 526 milioni di euro, in favore dei professionisti che hanno goduto delle facilitazioni.
 

 
 

BONUS’ GOVERNATIVI Distribuzione territoriale dei bonus governativi e dei servizi assistenziali Covid

 

 
 
 
Hand holding an umbrella against the 2019 novel coronavirus pneumonia, global plague virus  Stock.com/z_wei

INTEGRAZIONE AI ‘BONUS’ GOVERNATIVI SOSTENUTI DA INARCASSA

Indennità una tantum per iscritti titolari di pensione di invalidità e ai superstiti

Nell’ambito dello stanziamento dei 100 milioni, Inarcassa ha erogato i bonus da 600 euro per i mesi di marzo e aprile e di 1.000 euro per il mese di maggio 2020 agli iscritti titolari di pensione di invalidità ed indiretta ai superstiti, esclusi dai provvedimenti governativi, alle stesse condizioni reddituali previste dal decreto interministeriale del 28 marzo 2020, in attuazione dell’art. 44 del Decreto-legge n. 18 del 17 marzo 2020 (c.d. “Decreto cura Italia”) e successive modifiche. A seguito delle richieste regolarmente presentate, ai pensionati di invalidità sono state liquidate le indennità relative ai mesi di marzo, aprile e maggio. È stato invece erogato il solo bonus di marzo ai titolari di pensione indiretta ai superstiti, che per i due mesi successivi hanno potuto beneficiare dell’indennità prevista dal provvedimento governativo.

Regime fiscale e incumulabilità

L’indennità costituisce reddito sostitutivo di quello professionale ed è assoggettato a ritenuta di acconto. Non è cumulabile con analogo trattamento erogato da altri enti previdenziali e con quanto previsto dal Decreto Ministeriale. È invece cumulabile con le misure emanate da Inarcassa.
 

100 MILIONI PER GUARDARE AL FUTURO

55 milioni – Finanziamenti con contributo in conto interessi
Il servizio, rifinanziato e affidato a Banca Intesa San Paolo, prevede l’erogazione di Finanziamenti a tasso zero, con quota interessi al 100% a carico di Inarcassa, fino a 50.000 euro, da restituire in un massimo di 6 anni. Importante novità è costituita dall’apertura ai prestiti – nei limiti di condizioni stabilite – anche agli iscritti irregolari, che prevede, tuttavia, la preventiva estinzione del debito, con una parte della somma richiesta.
 
25 milioni – Fondo di garanzia
Per gli associati regolari, è stato costituito un fondo di garanzia Inarcassa, al fine di agevolare l’accesso ai finanziamenti da parte dei professionisti senza merito di credito presso gli istituti bancari. La garanzia viene attivata nel caso non sia possibile accedere al Fondo Centrale di Garanzia cui alla L. 662/1996 e s.m.
 
19 milioni - Sussidi da contagio Covid-19
La misura una tantum per contagio dal virus prevista in favore di ciascun nucleo familiare è stata confermata con l’integrazione – tra i beneficiari del sussidio – di coloro che sono risultati affetti da sospetta Covid-19 senza ricovero, supportata da certificato medico e abbiano sospeso le attività professionali per almeno 21 giorni. La nuova prestazione è destinata ai soli iscritti e pensionati iscritti, con esclusione dei soggetti asintomatici.
 
1 milione – ‘Bonus’ per i titolari di pensione di invalidità ed indiretta ai superstiti
Con questo provvedimento, Inarcassa ha voluto aiutare una platea fragile, in situazione di svantaggio tra gli Associati, quella rappresentata dagli iscritti titolari di pensione di invalidità ed indiretta ai superstiti, con l’erogazione del bonus una tantum Covid -19, in quanto esclusi dai provvedimenti governativi, ma alle stesse condizioni previste dal decreto interministeriale del 28 marzo 2020, in attuazione dell’art. 44 del “Decreto cura Italia”. Ai pensionati di invalidità sono state liquidate le indennità da 600 euro relative ai mesi di marzo, aprile e da 1.000 euro per il mese di maggio. È stato invece erogato il solo bonus da 600 euro di marzo ai titolari di pensione indiretta ai superstiti, che per i due mesi successivi hanno potuto beneficiare dell’indennità prevista dal provvedimento governativo.
 
 
 
 
 

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