Report Sociale 2018 La Cassa a favore degli iscritti e della professione

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Il 45% degli investimenti di Inarcassa sono sostenibili nel segno del rispetto dell’ambiente e dell’equità

La seconda edizione del Report Sociale di Inarcassa giunge in un momento particolare della storia dell’Associazione. In 60 anni di attività c’è stata un’evidente evoluzione dei numeri e della gestione, con un’attenzione crescente alla comunicazione e alla relazione. Ed è anche per questo che Inarcassa si è dotata di uno strumento che si rivolge agli stakeholder, integrando i temi economici, propri del “bilancio dei numeri”, con gli aspetti sociali, relativi alla tutela dell’ambiente e della salute, alla centralità della persona, alla qualità della vita. Con un’attenzione in più nella narrazione attraverso le immagini.
Con questi obiettivi, dopo un breve accenno alla storia e all’identità aziendale, il Report apre con una sezione dedicata al patto intergenerazionale nei sistemi a ripartizione, come quello di Inarcassa e della previdenza obbligatoria, e all’importanza della contribuzione. Nei sistemi a ripartizione, infatti, chi versa i contributi non copre l’onere della propria pensione ma finanzia il pagamento delle pensioni erogate a chi ha già maturato il diritto.
È un vero e proprio trasferimento di risorse, dalle generazioni presenti a quelle future, realizzato attraverso il meccanismo del cosiddetto “ patto intergenerazionale”. Chi oggi sostiene con i propri contributi le pensioni erogate, domani riceverà la propria grazie al versamento dei contributi da parte delle generazioni successive. È un patto di lealtà tra presente e futuro. Per questa ragione, in particolar modo in un sistema a ripartizione, il mancato rispetto delle regole previdenziali non solo rappresenta un danno per chi non adempie ma lede il diritto delle generazioni future, finendo con il tradursi in un ingiustificato privilegio nei confronti di tutti coloro che, con fatica, onorano puntualmente i propri obblighi. Ciò diventa ancor più grave con il sistema contributivo, nel quale esiste una stretta correlazione tra la pensione e la contribuzione versata nell’arco dell’intera vita lavorativa. Non solo. Chi non è in regola rinuncia a tutele e servizi che vanno dall’assistenza sanitaria alla possibilità di accedere a finanziamenti o agevolazioni.
 

 
 
Nato per valorizzare le cosiddette risorse intangibili, invisibili nei bilanci tradizionali in quanto governate da regole diverse da quelle che presiedono la dinamica degli asset materiali, un Report sociale non può tuttavia fare a meno dei numeri. La sezione dedicata alla produzione e alla distribuzione del valore aggiunto li rappresenta legando il Report al bilancio di esercizio. In altre parole, Inarcassa presenta i dati del conto economico del bilancio di esercizio riclassificati in modo da far comprendere al lettore come il risultato ottenuto si traduca in benefici economici per le principali categorie di stakeholder.
 

La lettura ci porta poi al paragrafo dedicato all’assistenza, che evidenzia come la crescente complessità della dimensione sociale, i cambiamenti del mondo della professione e le nuove esigenze poste dalle trasformazioni demografiche comportino inevitabilmente la crescita della domanda di cure. La copertura dei bisogni relativi alla salute costituirà in futuro una quota sempre più significativa dei consumi di singoli e famiglie. Consapevole di questa realtà, Inarcassa ha sempre ritenuto di dover ricercare ogni valida iniziativa per lo sviluppo di un modello di welfare sempre più adeguato a fronteggiare situazioni di bisogno che variano nel corso del tempo. Inoltre la mancanza, a livello nazionale, di politiche assistenziali per i liberi professionisti, ha spinto gli amministratori a investire, negli ultimi anni, più di 100 milioni di euro in quello che è ormai comunemente definito ‘welfare integrato’. Un sistema di garanzie che vuole accompagnare il professionista nelle diverse fasi della vita. Così, nel corso degli anni è stata assicurata una copertura sempre più attenta agli aspetti socio sanitari, ai giovani e alle donne, sviluppando un’ampia offerta di servizi finanziari e di accesso al credito, sussidi e altri strumenti di sostegno.

Alle prestazioni già erogate si è aggiunta, nel 2018, quella a favore della genitorialità per i padri liberi professionisti, grazie alla quale i neo papà possono contare su un assegno di tre mesi in caso di nascita, adozione e affidamento del figlio, qualora la madre non ne abbia diritto.
Gli associati a Inarcassa ricevono una tutela molto più ampia di quella riconosciuta in ambito pubblico, che garantisce il diritto all’assegno anche quando la madre non sia una libero professionista o non sia una lavoratrice (madre casalinga) e va oltre i ristretti casi contemplati dalla legge citata (morte, grave infermità della madre, abbandono del figlio, affidamento esclusivo del bambino al padre).
Per il quadriennio 2018-2021 abbiamo messo in campo per gli iscritti, i pensionati e i loro familiari, un pacchetto sanitario ricco di novità.

Tra quelle di maggior rilievo spiccano la protezione degli infortuni professionali ed extraprofessionali, l’integrazione degli strumenti di prevenzione della popolazione assicurata e l’ampliamento delle tutele connesse a patologie oncologiche e neurodegenerative. Si tratta di un intervento importante, a fronte della correlazione tra la crescita della domanda di servizi connessi al rischio salute e il progressivo innalzamento dell’età della popolazione.
Anche i nostri associati hanno infatti beneficiato, nel corso degli ultimi anni, di un volume di prestazioni sanitarie in costante crescita.
Per quanto riguarda la professione, ogni anno destiniamo una parte della contribuzione integrativa al sostegno, alla promozione e allo sviluppo della libera professione degli ingegneri e architetti.
Le somme disponibili per il 2018, pari a circa 1 milione di euro, hanno finanziato in misura prevalente la Fondazione Inarcassa che, dal 2012, progetta e segue per conto dell’Associazione, le attività deputate a questo fine.

Le azioni intraprese sono state articolate su fronti diversi: dalla tutela dell’interesse collettivo dei liberi professionisti, alla promozione e allo sviluppo dei rapporti con la società civile, passando dalla politica, all’università e alle altre libere professioni, senza perdere di vista la diffusione della cultura dell’ingegneria e della architettura e la valorizzazione delle attività di ingegneri e architetti. A giugno 2018 è stato lanciato Vitruvio. Con la stipula di un’apposita convenzione Inarcassa ha voluto offrire agli associati una soluzione finanziaria innovativa che consentisse loro di anticipare l’incasso dei crediti vantati presso le pubbliche amministrazioni.
Un servizio per le esigenze dei liberi professionisti e delle società, dotato di strumenti dedicati e specifici realizzato da partner qualificati: CFN, società indipendente di consulenza di corporate finance e Officine CST, uno dei principali operatori italiani nel settore della gestione e recupero crediti verso la PA.
 

 
Sempre a sostegno della professione non possono essere dimenticate le iniziative in tema di accesso al credito.
 
Grazie alla convenzione in essere con la Banca Popolare di Sondrio i nostri associati, oltre ad avere la possibilità di avvalersi di servizi bancari che vanno dal conto corrente ai mutui ipotecari, possono beneficiare di ulteriori forme di finanziamento rispetto a quelle già offerte con la partecipazione della Cassa. Possono inoltre godere di condizioni di finanziamento vantaggiose rispetto a quelle di mercato. Ne sono un esempio i finanziamenti on line per contributi previdenziali, che costituiscono un ulteriore opportunità per il versamento dei contributi, i finanziamenti on line per l’attività professionale, l’anticipo di costi da sostenere a fronte della committenza – con plafond fino a 150.000 euro – e Inarcassa Card. Quest’ultima, oltre al consueto uso commerciale tramite i circuiti Visa o Mastercard, permette il versamento dei contributi on line e l’accesso facilitato a prestiti personali, con opzione di rimborso rateale.
 

 
Ultimo, ma non certo per importanza, il tema degli investimenti. Quasi il 45% del nostro portafoglio, per un totale di 4 miliardi e mezzo, è ESG compliant perché riteniamo che l’investimento sostenibile e responsabile debba prendere in considerazione non solo i fattori finanziari ma anche le istanze ambientali, sociali e quelle relative alla governance.
Il passaggio successivo interesserà una parte del portafoglio immobiliare, con gli edifici a consumo zero. Nel 2017 abbiamo aderito, per primi nel mondo delle Casse di previdenza, a UN PRI (United nations principles for responsible investments), un’iniziativa ufficialmente promossa dalle Nazioni Unite, che ha individuato i criteri ai quali si deve attenere una rete internazionale di investitori “certificati” che operano per lo sviluppo di un sistema finanziario globale più sostenibile. Siamo convinti che la cultura della responsabilità, ancora troppo carente nel nostro Paese, sia necessaria a generare opportunità innovative per lo sviluppo sostenibile del bene comune.
Peraltro, come attestano gli studi di importanti università americane, le aziende a elevata sostenibilità, così come quelle dotate di una governance forte, conseguono, nel lungo termine, risultati contabili e performance finanziarie migliori. In questo senso riteniamo che l’adesione ai dettami delle Nazioni Unite sia una scelta che garantisce un valore aggiunto attraverso il sostegno a politiche attente all’impatto sugli ecosistemi e, al tempo stesso, ottimizza la gestione patrimoniale della nostra Associazione. Abbiamo quindi incaricato una primaria agenzia di rating del settore, riconosciuta a livello internazionale, di verificare l’aderenza delle nostre scelte di investimento ai principi di sostenibilità e i risultati finali, frutto delle valutazioni ESG sugli investimenti effettuati, hanno promosso a pieni voti il nostro lavoro evidenziando valori allineati ai benchmark di riferimento e indicatori più che positivi.
 

 
Henry Ford, agli inizi del ‘900, riconobbe ufficialmente l’importanza di quella che oggi viene definita la brand reputation, dichiarando che ci sono due cose importanti che non compaiono in un bilancio di un’impresa: la sua reputazione e i suoi uomini. Ed è proprio a questo che Inarcassa ha dedicato il Report Sociale 2018.

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