Le opportunità per rateizzare i contributi
Dal 2° aprile è disponibile su Inarcassa On line nella sezione “Adempimenti”, alla voce “come rimettersi in regola” una nuova funzione per richiedere la rateizzazione dei debiti riferiti ad anni passati: la rateizzazione ordinaria.
Questa opzione arricchisce ulteriormente l’offerta di strumenti agevolati di pagamento che Inarcassa ha sviluppato nel tempo al fine di venire incontro all’esigenza degli associati e delle società di rimettere in regola la propria posizione contributiva senza dover far fronte ad un elevato esborso monetario immediato.
Approfittiamo quindi per riepilogare tutti gli strumenti esistenti a cominciare da questo ultimo.
Le scelte a disposizione
Rateizzazione ordinaria
È possibile richiedere la rateizzazione dei debiti contributivi e/o sanzionatori contratti fino all’anno precedente la data dell’istanza se la somma dovuta supera l’importo di 1.000 euro per i professionisti iscritti o non iscritti, anche pensionati, o loro eredi, oppure di 5.000 euro per le Società. La rateazione ordinaria riguarda, naturalmente, i contributi per i quali non è possibile usufruire degli istituti di conciliazione: richiesta di Ravvedimento Operoso per i contributi non ancora sanzionati o adesione ad un Accertamento con Adesione.
Per poter richiedere la rateizzazione è necessario:
– inoltrare la domanda entro 60 giorni dalla ricezione di una notifica di provvedimento amministrativo di addebito (ovvero di una comunicazione della Cassa inerente alla posizione contributiva);
– essere in regola con la presentazione di tutte le dichiarazioni reddituali obbligatorie;
– essere in regola con il pagamento della contribuzione minima riferita all’annualità in cui viene presentata l’istanza;
– non avere altri debiti scaduti (notificati con avvisi di messa in mora o affidati a Agenti della Riscossione o a Legali) ed essere in regola con il pagamento dei piani di rateizzazione.
È previsto il versamento preventivo, a titolo di acconto, del 20% dell’importo rateizzabile tramite un avviso di pagamento PagoPA che verrà emesso in fase di richiesta.
La rateizzazione, fermo restando l’importo minimo di ogni rata pari a 100 euro, può avere una durata di:
– 12 mesi per importi rateizzabili fino a 3.000 euro;
– 24 mesi per importi rateizzabili dai 3.001 ai 10.000 euro;
– 36 mesi per importi rateizzabili dai 10.001 ai 30.000 euro;
– 48 mesi per importi rateizzabili superiori a 30.000 euro.
Per debiti complessivi maggiori di 15.000 euro la rata annua massima concedibile non potrà essere superiore al 30% della media dei redditi professionali degli ultimi tre anni per i professionisti, o del volume d’affari per le Società.
La richiesta va presentata esclusivamente tramite Inarcassa On Line alla sezione “Adempimenti > Come rimettersi in regola > Rateazione ordinaria”. Per gli eredi è confermata la possibilità di presentare la richiesta cartacea.
Istituti di conciliazione ROP e ACA
Questi due istituti previsti dal Regolamento Generale di Previdenza permettono, oltre alla riduzione delle sanzioni, di rateizzare i contributi e le sanzioni dovuti. Ricordiamo che il ravvedimento operoso (ROP) deve essere richiesto dall’associato/società prima che l’irregolarità sia notificata per poter beneficiare della riduzione delle sanzioni del 70%; l’adesione alla proposta di accertamento (ACA), con una riduzione delle sanzioni del 30%, deve invece avvenire entro 30 giorni dalla data di ricezione del provvedimento sanzionatorio.
La rateizzazione è possibile se il debito (contributi + sanzioni + interessi) supera l’importo di 200 euro.
Non è previsto il versamento di un acconto. La funzione permette di scegliere il numero di rate fino ad un massimo di 36 rate mensili (3 anni) tenendo conto che l’importo minimo di ogni rata è pari a 100 euro.
In entrambi i casi, il ravvedimento o l’adesione si concretizzano con una procedura telematica da eseguire in Inarcassa On line: menu “Adempimenti > Come rimettersi in regola > Istituti di conciliazione ACA e ROP”.
La presenza di dichiarazioni omesse o infedeli è un elemento ostativo all’utilizzo di tale strumento ed è pertanto necessario sanare prima l’eventuale inadempimento.
Come rimettersi in regola > Istituti di conciliazione ACA e ROP”. La presenza di dichiarazioni omesse o infedeli è un elemento ostativo all’utilizzo di tale strumento ed è pertanto necessario sanare prima l’eventuale inadempimento.
Rateizzazione bimestrale dei minimi
I contributi minimi soggettivo e integrativo nonché il contributo di maternità e paternità possono essere versati dagli iscritti nell’anno di riferimento in sei rate bimestrali di pari importo. Non sono previsti né il versamento di un acconto né l’applicazione di interessi.
Gli iscritti e pensionati Inarcassa che desiderano rateizzare tali importi devono inoltrare richiesta entro il 31 gennaio esclusivamente tramite l’apposita funzione disponibile, da circa metà dicembre dell’anno precedente, nel menù laterale di Inarcassa On Line alla sezione “Agevolazioni > Rateazione bimestrale contributi minimi”.
La scadenza della prima rata è stabilita al 28 febbraio e l’ultima al 31 dicembre dell’anno di riferimento.
Non ci sono particolari requisiti per accedere a questa rateizzazione.
Rateizzazione del conguaglio
Il conguaglio del contributo soggettivo e integrativo viene determinato l’anno successivo a quello di riferimento a seguito della presentazione della comunicazione telematica del reddito professionale e del volume di affari.
Il versamento del conguaglio annuale può essere rateizzato se supera 1000 euro dai professionisti e pensionati iscritti nell’anno di riferimento che:
– non abbiano, per lo stesso anno del conguaglio, esercitato la deroga al versamento del minimo soggettivo;
– non abbiano presentato domanda di pensione con decorrenza successiva al 31 dicembre dell’anno in corso.
Non è previsto il versamento di un acconto.
Il piano è composto da tre rate con scadenza marzo, luglio e novembre dell’anno successivo a quello di presentazione della dichiarazione dei redditi, ad un tasso di interesse fisso.
La richiesta di rateazione dovrà pervenire unitamente alla presentazione della dichiarazione o tramite l’applicativo disponibile nella sezione “Agevolazioni” su Inarcassa On Line entro il 30 novembre.
Rateizzazione per il riscatto
Il pagamento dell’onere di riscatto, che deve essere completato entro la data di decorrenza della pensione (di vecchiaia unificata, in totalizzazione oppure in cumulo), può essere effettuato in forma rateale, in tante rate semestrali quanti sono i semestri ricompresi nel periodo riscattato.
Rateizzazione per la ricongiunzione
L’onere di ricongiunzione può essere corrisposto in forma rateale, in rate mensili non superiori alla metà del periodo ricongiunto. Il versamento anche parziale, pari all’importo dovuto delle prime tre rate, determina la irrevocabilità della domanda, con avvio della procedura di richiesta alle altre gestioni di trasferimento dei contributi.
La modalità di pagamento
Il pagamento delle rate è previsto esclusivamente con il sistema SDD (Sepa Direct Debit) di addebito diretto in conto corrente. Per attivare la rateizzazione è necessario quindi l’inserimento dell’IBAN nelle varie funzioni di Inarcassa On Line, che permette l’addebito diretto in conto della somma, a prescindere dal numero di rate prescelto.
Nel caso l’IBAN sia già stato precedentemente comunicato a Inarcassa, i campi saranno già precompilati e verrà abilitato un tasto per l’eventuale modifica.
Si segnala inoltre che è stata inserita la presenza nella procedura di una funzione che verifica automaticamente che l’IBAN inserito sia sintatticamente corretto.
Soltanto i piani di rateizzazione per riscatto e ricongiunzione prevedono ancora il pagamento tramite avviso di pagamento PagoPA che sono resi disponibili su IOL nella sezione “Adempimenti > Gestione pagamenti”.
Gli effetti della richiesta di rateizzazione
Successivamente alla richiesta si può richiedere, sempre su IOL, il rilascio immediato del certificato di regolarità contributiva (nel rispetto dei criteri in vigore). Soltanto per la rateizzazione ordinaria è necessario il versamento dell’acconto prima del rilascio del certificato.
Successivamente all’accettazione della rateizzazione:
– si riceve sulla propria PEC una notifica con il dettaglio del piano di rateizzazione;
– nella sezione “Estratto Conto > Rateizzazioni in corso” di IOL sono visibili tutti i piani in corso con l’indicazione delle rate pagate/ scadute e non pagate/da pagare;
– nella sezione “Estratto Conto > Scadenzario” di IOL sono presenti le rate dei prossimi tre anni.
Si ricorda che per ottenere la liquidazione della pensione o del supplemento (per i pensionati iscritti) è necessario che i piani di rateizzazione siano estinti.
Per conoscere le regole di decadenza delle varie tipologie di piani di rateizzazione si invita a consultare le pagine dedicate sul sito di Inarcassa.
L’estinzione anticipata
È possibile estinguere anticipatamente i piani di rateazione direttamente da Inarcassa On Line (tranne i piani per il pagamento di riscatto e ricongiunzione). Per richiederla, si deve accedere alla sezione “Estratto Conto > Rateizzazioni in corso”, selezionare il piano di rateazione, e cliccare sul tasto “Estingui piano”. Al termine della procedura verrà reso disponibile un avviso di pagamento PagoPA, per il saldo dell’importo residuo dovuto, nella sezione “Adempimenti > Gestione pagamenti”, che deve essere pagato entro i cinque giorni successivi alla generazione. Il piano resterà attivo fino all’acquisizione del pagamento e in caso di mancato pagamento del bollettino per l’estinzione anticipata, il piano di rateizzazione proseguirà normalmente con trattenute SDD e il bollettino generato verrà annullato.
Servizi Finanziari con l’istituto di credito tesoriere Banca Popolare di Sondrio
Per venire incontro alle esigenze di liquidità degli associati iscritti e non iscritti, delle associazioni, delle società di professionisti, società tra professionisti e società di ingegneria degli associati e delle società, Inarcassa propone, in collaborazione con la banca BPS, una vasta gamma di servizi bancari in convenzione:
– Finanziamenti per contributi previdenziali per professionisti e società, fino a 150.000 euro, durata di 12, 19, 24 e 36 mesi, rimborso in rate mensili a tasso fisso;
– Finanziamenti destinati all’attività professionale per professionisti e società, fino a 150.000 euro, durata di 19, 24, 36 mesi, rimborso in rate mensili a tasso fisso;
– Prestito d’onore per gli iscritti fino al compimento dei 35 anni di età, anche riuniti in studi associati, società di professionisti e società tra professionisti e per le professioniste madri di figli in età prescolare o scolare fino all’età dell’obbligo, fino a 15.000 euro, durata di 12, 19, 24 e 36 mesi, rimborso in rate mensili a tasso fisso con interessi interamente a carico Inarcassa;
– Finanziamenti in conto interessi per tutti gli associati con almeno due anni consecutivi di iscrizione alla data della domanda, anche riuniti in studi associati, società di professionisti e società tra professionisti e in regola con gli adempimenti dichiarativi e contributivi: fino a 30.000 euro (90.000 euro per Studio Associato o Società di professionisti e Società tra professionisti), durata di 19, 24 e 36 mesi, rimborso in rate mensili a tasso fisso con riduzione del 3% degli interessi a carico Inarcassa;
– Inarcassa Card, una carta di credito destinata ai professionisti e pensionati che, oltre al consueto uso commerciale tramite i circuiti Visa o Mastercard, permette il versamento dei contributi on line e l’accesso facilitato a prestiti personali, con opzione di rimborso rateale;
– Prestiti personali per professionisti e pensionati, fino a 30.000 euro, durata massima 36 mesi, rimborso in rate mensili a tasso fisso;
– Mutui ipotecari fondiari edilizi a tassi agevolati per gli iscritti che possono avere durata quinquennale, decennale, quindicennale, ventennale, venticinquennale e trentennale e possono essere richiesti a tasso fisso o variabile, per importi tra 20.000 euro e 300.000 euro;
– Prestiti finanziati con cessione del quinto della pensione, durata da 36 a 120 mesi, tasso di interesse in funzione dell’età del pensionato (età massima alla scadenza del prestito: 84 anni). ■
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