La previdenza, i giovani, le nuove opportunità

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Alcuni aspetti poco noti della previdenza – o sui quali non si riflette mai abbastanza – sono trattati in modo approfondito in questo numero, nel quale, oltre al punto di vista degli uffici di Inarcassa, trova posto quello degli iscritti. Un esempio concreto di questa impostazione è proprio l’articolo di Luisella Garlati, direttore della rivista, che è chiaramente rivolto ai giovani e spiega – con dovizia di esempi – perché l’obbligo contributivo va visto come una risorsa per il futuro: un euro versato da giovani alla Cassa di previdenza ha un valore molto maggiore dello stesso euro versato in età più avanzata.

Un altro articolo, questa volta di Claudio Guanetti, si sofferma – anche in questo caso con specchietti e grafici illustrativi – su alcuni istituti nuovi o da poco modificati dalle leggi sopravvenute, come la vecchia e non più “cara” ricongiunzione e il cumulo pensionistico. Con quest’ultimo si è di fronte a un panorama che offre molteplici opportunità per costruire la propria pensione: un indubbio vantaggio per i lavoratori, che però non sempre collima con le esigenze statutarie di garanzia della sostenibilità finanziaria e di responsabilità gestionale degli Enti Previdenziali. Per queste ragioni in attesa dei criteri applicativi, Inarcassa adotterà, come sempre, le misure necessarie per la salvaguardia dei diritti di tutti gli Associati.

Tra gli altri articoli predisposti dagli uffici va segnalato quello di Catia Pascucci sul bilancio, al quale il nostro Evasio De Luca dedica una della sue impareggiabili vignette. Inarcassa, comunque, ha chiuso l’esercizio 2016 con un utile di 696 milioni di euro, che supera quello dell’anno precedente e anche ciò che si era pensato di poter conseguire nel momento in cui, a novembre del 2015, il Comitato Nazionale dei Delegati aveva approvato il budget formato dal Consiglio di Amministrazione.

Non mancano articoli che approfondiscono alcune questioni non sempre chiare, come quella delle competenze previdenziali per gli amministratori di enti e società.

L’articolo Ascoltare per migliorare fa invece il punto sulle iniziative messe in campo dalla Cassa per rendere più efficaci i servizi messi a disposizione degli iscritti.

Il consueto articolo della consigliera Marina Martinotti fa il punto sulla Governance dell’ultimo trimestre, sintetizzando le decisioni di CdA e CND e facendo una panoramica degli argomenti trattati nei Consigli e nelle Assemblee che governano la Cassa. Non manca un ricordo dello scomparso Alberto Scarzella Mazzocchi, per molti anni delegato architetti Inarcassa della provincia di Milano nonché figura di spicco nell’ambito dell’architettura italiana.

Il Focus è dedicato ai Finanziamenti in conto interessi e ai servizi finanziari in convenzione.

Ricche come sempre, anche dal punto di vista dell’apparato iconografico, le sezioni della rivista dedicate alla Professione e alla Terza pagina.

Molto suggestive anche le fotografie di Pasquale Fanelli a corredo dell’articolo di Pasquale Tipaldi su Fulmini e Saette.

Nella sezione “Osservatorio professionale” segnaliamo l’articolo di Stefano Sapienza sugli interessanti aspetti, spesso poco noti, dell’attività di ingegnere biomedico.

Completano queste sezioni altri interessanti articoli: Le nuove tecnologie per il rilievo architettonico e strutturale degli immobili, di Gerardo Leon e Beniamino Visone, l’articolo su Maker Faire Roma, edition 4.0, la fabbrica del futuro di Fulvio Grignaffini e quello di Bruno Gabbiani su Società tra professionisti e società di ingegneria e architettura.

Da non perdere la bella intervista di Elena Valente ad Andrea Tomasi, che lascia la presidenza della Fondazione Inarcassa dopo intensi anni di lavoro e di iniziative che hanno avuto una vasta eco positiva, anche sui media.

Infine, come il lettore avrà subito notato, dedichiamo un grande spazio alla premiazione del Concorso “Inarcassa premia le idee”, sia con l’ampio servizio fotografico del nostro Pasquale Fanelli all’interno della rivista, a corredo dell’articolo con cui si dà conto – tra l’altro – dell’intervento del ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda, sia con il supplemento di 16 pagine, dedicato alle idee premiate e ai loro autori, che viene inviato agli abbonati allegato alla rivista cartacea.

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