L’ingegnere biomedico

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Negli ultimi anni si è assistito in campo sanitario ad una esplosione dell’intensità tecnologica nei percorsi clinico-diagnostici soprattutto in ambito ospedaliero, ma non solo; il medico certamente rimane l’attore principale nel percorso di diagnosi e cura, ma l’ingegnere biomedico è diventato una figura altrettanto importante in grado di affiancarsi agli operatori sanitari così come il team di ingegneri di Formula 1 affianca il pilota e crea le condizioni per la vittoria di squadra.

 

L'ingegnere biomedico opera in differenti settori dell'ingegneria, dalla progettazione, allo sviluppo, all’immissione sul mercato di dispositivi medici e di tecnologie biomediche, alla organizzazione e gestione in ambito sanitario.

 

Cercando di riassumere sinteticamente l’oggetto e i limiti della professione di Ingegnere Biomedico si possono individuare diverse attività, che possono essere riassunte in più fasi:

 
  • pianificazione, progettazione, sviluppo;
  • direzione lavori, stima, attività di installazione, collaudo;
  • gestione, controllo, manutenzione;
  • verifiche e valutazione di appropriatezza tecnologica di progetti-prodotti-processi;
  • formazione e assistenza all’uso di dispositivi, dispositivi medici e diagnostici in vitro, materiali, processi, macchine e impianti per la salute, sia nella libera professione sia nelle imprese manifatturiere o di servizi che nelle amministrazioni pubbliche, Enti privati e Istituti di Ricerca.
 

L’Ingegnere Biomedico, nello svolgimento del suo compito può:

 
  • intervenire, in conformità alle indicazioni fornite dal fabbricante (direttiva 93/42/CEE), su dispositivi, materiali, processi, macchine, apparati e impianti, tecnologie biomediche;
  • coadiuvare il personale medico, odontoiatrico e sanitario nell’applicazione delle tecnologie a favore del paziente senza compiere specificatamente atti diagnostici, terapeutici o di riabilitazione.
 

L’Ingegneria Biomedica è la Disciplina che applica le metodologie e le tecnologie proprie dell'Ingegneria a problemi nell’ambito della Medicina e della Biologia. Comprende aspetti che vanno dal progetto e dalla realizzazione di dispositivi per diagnosi, terapia, riabilitazione, come pure aspetti legati alla gestione delle tecnologie biomediche in ambito ospedaliero e sanitario, per garantire l'efficienza delle tecnologie stesse e la sicurezza del paziente e degli operatori. Questi ultimi interventi che interessano maggiormente le Aziende Ospedaliere, come pure le Unità di Coordinamento regionale, oltre che Società di Servizi ospedalieri, caratterizzano una specifica figura professionale dell’Ingegneria Biomedica, denominata Ingegnere Clinico, sulla base anche di definizioni concordate a livello internazionale. Il percorso accademico di un laureato magistrale in Ingegneria Biomedica (classe LM-21 e sue equipollenti) fornisce una solida formazione di base nelle metodologie e nelle tecnologie dell’ingegneria applicata alle problematiche mediche. La formazione dell’Ingegnere Biomedico si rivolge prevalentemente alla conoscenza dei contesti operativi industriali e dei servizi sanitari, per sviluppare un’adeguata capacità di controllo e di gestione delle tecnologie, dei materiali, degli impianti per le organizzazioni sanitarie e ospedaliere.

 

Alla luce di tali riflessioni e in considerazione di un’analisi statistica dei principali canali di sbocco professionale determinatisi negli ultimi anni per un ingegnere biomedico, passiamo ora in rassegna le principali attività che prevedono il coinvolgimento di questa figura una volta acquisite, mediante percorsi post-laurea magistrale o direttamente sul campo, le competenze relative alle aree di specializzazione professionale alle quali l’Ingegnere Biomedico può aspirare.

 

Le aree di specializzazione professionale sono tre, ciascuna delle quali prevede l’acquisizione, dopo la laurea magistrale nella classe LM-21 (o equipollenti), di apposite conoscenze e competenze specifiche per ciascuna specializzazione, acquisite mediante specifici percorsi di laurea magistrale o di master di II livello (possibilmente certificati), scuole di dottorato o (allorquando verranno ripristinate) specifiche scuole di specializzazione.

 
  1. Ingegneria Clinica in strutture sanitarie pubbliche o private, società di servizi, libera professione (Laurea magistrale in Ingegneria Clinica o Master di II livello in Ingegneria Clinica o Scuole di specializzazione in Ingegneria Clinica o 3 anni di attività all’interno di Servizi di ingegneria clinica interni o esterni alle strutture sanitarie);
  2. Tecnologie Biomediche in aziende produttrici, laboratori di prova, enti di certificazione/normazione, libera professione (Master di II livello nell’area dell’ingegneria biomedica, dottorato su tematiche inerenti le Tecnologie Biomediche o 3 anni di attività presso aziende interessate a questa figura);
  3. Tecnico Commerciale e Tecnico Manageriale in aziende produttrici e distributrici di dispositivi medici (Master di II livello nell’area dell’ingegneria biomedica, dottorato su tematiche inerenti i dispositivi biomedici o 3 anni di attività presso aziende interessate a questa figura).
 

Ingegneria Clinica - Attività:

 
  • Pianificazione, valutazione acquisti e sostituzioni, health technology assessment (HTA)
  • Esecuzione installazione, collaudi e controlli di sicurezza e qualità
  • Gestione attività manutentive
  • Gestione attività relative alla sicurezza per dispositivi medici e tecnologie biomediche in ambiente sanitario
  • Esecuzione attività manutenzione
  • Formazione e consulenza
  • Normazione e standardizzazione
  • Prevenzione e Gestione del Rischio (Risk Management) per dispositivi medici e tecnologie biomediche in ambiente ospedaliero
  • Integrazione dei Dispositivi Medici, incluso il Software Medicale, all’interno delle reti IT- Medicali
  • Partecipazione ai comitati etici
 
Immagini tratte da www.siemens.com/press
 

Tecnologie biomediche - Attività:

 
  • Ricerca e sviluppo
  • Progettazione
  • Produzione, collaudo e istallazione
  • Regolatoria e valutazione conformità normativa e cogente
  • Formazione e consulenza
  • Gestione del Rischio (Risk Management) per dispositivi medici e tecnologie biomediche in ambiente produttivo o distributivo.
 

Tecnico commerciale e manageriale - Attività:

 
  • Specialista di prodotto
  • Gestione attività assistenza tecnica
  • Esecuzione attività assistenza tecnica
  • Marketing QA (Quality Assurance) e RA (Regulatory Affair)
  • Vendita
  • Formazione e consulenza
  • Supporto applicativo clinico su dispositivi medici.

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