L’evoluzione della Fondazione Inarcassa

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Le modifiche statutarie daranno maggior forza e potere all’azione capillare di lobbying

“Questo direttivo sta lavorando con passo serrato e ritmo sostenuto affinché venga segnato il percorso che porterà ingegneri e architetti liberi professionisti a essere una lobby di lavoratori autorevole e competitiva”.

Grazie a quanto già cominciato dal direttivo dell’arch. Andrea Tomasi, e all’impegno profuso nel primo mese e mezzo sin dal loro insediamento, il Presidente, ing. Egidio Comodo e il nuovo direttivo hanno concentrato il proprio lavoro nell’apportare le necessarie modifiche statutarie per aprirsi a tutti gli iscritti Inarcassa e diventare lo strumento operativo per la promozione e il sostegno alla libera professione – la Fondazione Inarcassa, per l’appunto.

“In quest’ottica il rapporto con le istituzioni diventa la tela di relazioni sulla quale muoversi per lo sviluppo che la professione deve trovare”. Questa convinzione ha portato il Presidente e il suo consiglio direttivo a incontrare già dalle prime settimane l’arch. Giuseppe Cappochin, attuale Presidente del Consiglio Nazionale Architetti e l’ing. Armando Zambrano, attuale Presidente del Consiglio Nazionale Ingegneri, per discutere delle sinergie possibili in materia di internazionalizzazione.

 

Questo tema ha permesso alla Fondazione di incontrarsi e trovare con i Consigli Nazionali unità di intenti per agevolare i liberi professionisti che vogliono ampliare il proprio raggio d’azione. A questo fine, la Fondazione Inarcassa sta mettendo in campo diversi progetti finalizzati a creare un’esperienza professionale, una cultura dell’internazionalizzazione del libero professionista, da conseguire attraverso più vie.

“L’internazionalizzazione è un tema che ci sta a cuore – dice Egidio Comodo – ci siamo affidati intanto a delle figure esperte in materia. Insieme stiamo sviluppando un sistema di aggregazione per i professionisti – probabilmente un consorzio di tipo aperto – al fine di rendere i nostri professionisti competitivi e adeguati alle esigenze di mercato. Con un esperto in europrogettazione, il dott. Mario Caputo, e gli uffici dell’On. Gianni Pittella, stiamo inoltre lavorando al progetto pilota dell’Erasmus professione, dedicato ai neolaureati/giovani professionisti iscritti a Inarcassa”.

L’opportunità di lavorare all’estero non vuole favorire l’emigrazione dell’architetto o dell’ingegnere, ma vuole promuovere la figura del progettista made in italy: la call del 3 ottobre per il viaggio interattivo con le Camere di Commercio Italiane di otto Paesi esteri, realizzato grazie al protocollo d’intesa sottoscritto con Assocamerestero, l’apertura a Dubai, a novembre, di una piccola sede operativa (un hub) che mette a disposizione degli iscritti a Inarcassa un desk, utile per lavorare e operare; l’Erasmus professione per giovani professionisti. Queste sono solo alcune delle vie aperte dalla Fondazione per poter affrontare la realtà dei mercati esteri, che hanno una dimensione ben più ampia rispetto alle risorse che uno studio medio italiano può offrire.

La Fondazione è nata per porsi quale autorevole interlocutore attraverso il costante approfondimento delle aree tematiche di interesse in ambito giuridico e normativo, per poter essere sempre informati e poter tempestivamente intervenire sui procedimenti legislativi: il nuovo mandato vedrà rafforzarsi l’attività di contrasto ai bandi irregolari, la formazione professionale a distanza, le attività di consulenza in materia di bandi europei e di natura fiscale, e i concorsi di progettazione. In questi campi le energie e le risorse dedicate verranno potenziate in quanto le richieste dei colleghi continuano ad aumentare e i buoni risultati incentivano a portare avanti le azioni finora intraprese, e ad avviarne sempre di nuove - come la recente costituzione di un fondo di rotazione che consentirà alle pubbliche amministrazioni locali di ottenere le anticipazioni necessarie per avviare gli incarichi di progettazione nell’ambito dei propri programmi di edilizia scolastica.

“L’eredità lasciata a Egidio Comodo e alla sua squadra è in parte ben definita, in parte abbozzata” racconta l’arch. Andrea Tomasi, presidente della Fondazione nei primi due mandati. “Il nuovo direttivo ha davanti a sé un lavoro intenso che sta già svolgendo alacremente e con entusiasmo. L’ing. Comodo, l’ing. Brandi, l’arch. Guglielmini, l’arch. Marchesi e l’ing.Vinci hanno compreso lo spirito della Fondazione, che è quello di incarnare il ‘braccio operativo’ dei liberi professionisti; il Comitato Nazionale dei Delegati nel 2011 aveva ben individuato gli obiettivi da perseguire affinché la libera professione potesse superare le palesi sofferenze: dimostrare che un’attività svolta correttamente porta buoni risultati. Le modifiche statutarie daranno maggior forza e potere all’azione capillare di lobbying che si rende necessaria nel panorama lavorativo odierno. Le attività che hanno contraddistinto i primi cinque anni della Fondazione sono la vigilanza sugli iter legislativi e sulle procedure di gara, i servizi di consulenza e i concorsi di progettazione; esse hanno definito la struttura delle best practices che auspichiamo vengano attuate a 360 gradi: bandi fondati su criteri di equità e imparzialità, compenso adeguato, qualità della progettazione”.

 

Palermo, Palazzo dei Normanni Sala di Ruggero, foto di Ernesto Palmieri
 

“Con questo direttivo serrato e presente”– dice ottimista il presidente Egidio Comodo – “coinvolto ognuno per la propria parte, stiamo segnando un percorso fortemente voluto e sostenuto dai colleghi liberi professionisti, che ha come obiettivo la lobby degli ingegneri e degli architetti iscritti a Inarcassa”. Si preannunciano tre anni di duro lavoro ricco di novità, che ci auguriamo completino con successo la mission della Fondazione.

 
 

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