Il costo degli ingegneri

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Nella brochure del Ministero dello Sviluppo Economico, INVEST IN ITALY. The Right Place, the Right Time for an extraordinary opportunity 2016, si evidenziano i bassi redditi degli ingegneri italiani, come fattore di attrazione per gli investimenti esteri.

Per la precisione si legge che un ingegnere in Italia ha una retribuzione media annua di euro 38.550, mentre in altri Paesi lo stesso profilo ha una retribuzione di euro 48.500. Sembra chiaro il messaggio: “Venite in Italia che gli ingegneri sono bravi e costano meno che altrove “.

Ci sono state diverse prese di posizione di cui si riportano solo alcune.

Per Eleonora Voltolina, della testata giornalistica “Repubblica degli Stagisti”, è un vero paradosso che il governo presenti come un vantaggio un dato che è negativo per la categoria.

Per Massimo Gramellini della “Stampa”c’è stato un errore di comunicazione.

Per l’ICE, ente pubblico per i rapporti con l’estero, c’è stata una cattiva interpretazione.

Per altri ancora poi, è una polemica sciocca, le brochure non c’entrano, perché l’Italia non funziona a causa degli interessi coalizzati.

Del caso si è interessato anche il CNI e, nell’incontro del 24 0ttobre tra il suo Presidente Zambrano e il Ministro Calenda, come riportato in una successiva nota dello stesso CNI, il Ministro tra i vari temi trattati, si è detto anche disponibile a rivedere il contenuto della brochure.

Che dire?

Più passa il tempo e più ci si convince che, in tema di liberalizzazioni, quelle di Bersani non furono “lenzuolate” ma che la definizione più giusta, specialmente oggi, sia “frustate“; comunque lasciamo ai lettori ogni approfondimento e giudizio su quanto accaduto.

Da ingegneri osserviamo solo che l’esser riconosciuti bravi nel nostro lavoro non vuol dire esser anche capaci di far miracoli, riuscendo ad avere un giusto compenso a costi bassissimi per la committenza.

Siamo solo sottopagati!

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