I principi ESG guidano la crescita del Budget 2022
Gli strumenti di pianificazione e programmazione rivestono un’importanza fondamentale nella vita di ogni azienda. Un’importanza che diventa ancor più evidente in periodi di forte incertezza come quella che stiamo ancora vivendo per il permanere dell’emergenza sanitaria. In questi momenti diventa ancor più necessario disegnare chiaramente il percorso che si intende seguire e avere contezza dei mezzi a disposizione e della loro adeguatezza.
Pianificare a livello strategico le proprie azioni significa, infatti, fissare obiettivi realistici e realizzabili, in un’ottica di medio/lungo periodo, specificando le risorse e gli strumenti con i quali si intende raggiungerli. In altre parole, avere la capacità di guardare oltre il breve termine, implementando sistemi di controllo che favoriscano l’applicazione di una visione prospettica e programmatica.
La pianificazione strategica trova espressione nel piano industriale, che definisce gli obiettivi e le strategie di medio/lungo periodo e rappresenta, al tempo stesso, il riferimento primario per il monitoraggio e la verifica del loro raggiungimento. Gli obiettivi individuati in sede di pianificazione strategica vengono poi declinati all’interno degli strumenti di programmazione di breve periodo (Budget d’esercizio), delle attività di reporting periodico per l’analisi degli scostamenti rispetto a quanto pianificato e a quelle di eventuale forecasting (revisione delle previsioni di budget).
Nel caso di Inarcassa a questi strumenti si affiancano le proiezioni di lungo periodo contenute nel bilancio tecnico attuariale, che consentono al lettore di guardare alle stime e ai risultati dell’anno con il conforto della verifica di sostenibilità di lungo periodo della gestione.
Se si guarda al dato numerico, il bilancio di previsione 2022 stima di chiudere con un risultato di 475.820 migliaia di euro che, superiore rispetto al dato delle previsioni 2021, ben riflette l’andamento macroeconomico del nostro Paese.
Quella del 2020, infatti, è stata indubbiamente la più forte recessione economica dopo la Seconda guerra mondiale. Tuttavia, gli interventi straordinari di politica monetaria disposti dalle Banche Centrali per assicurare condizioni favorevoli sul mercato del credito e le misure di politica fiscale senza precedenti hanno permesso di contenere gli effetti negativi della crisi pandemica sulle famiglie e sulle attività produttive.
E così, nonostante l’emergenza sanitaria non sia ancora superata, i dati contenuti nella nota di aggiornamento al Def pubblicata nel mese di ottobre testimoniano una crescita del PIL reale superiore rispetto alle aspettative.
Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza rappresenta la sfida del futuro. La capacità di utilizzarlo sarà fondamentale per la ripresa dell’economia, per superare l’impatto economico e sociale della pandemia e iniziare a ricostruire, intervenendo sui nodi strutturali del Paese e dotandolo degli strumenti necessari per affrontare le sfide ambientali, tecnologiche e sociali del nostro tempo e del futuro.
I professionisti, che, come moltissime altre categorie di lavoratori, hanno risentito degli effetti negativi della crisi, nel corso del biennio 2020-2021 sono stati interessati sia da provvedimenti governativi di sostegno al reddito sia da interventi assistenziali attuati dalle Casse di previdenza. Inarcassa, oltre ad aver anticipato per conto dello Stato le indennità governative riconosciute per i mesi di marzo, aprile e maggio 2020, ha stanziato nello stesso anno 108 milioni per specifiche misure di sostegno, da corrispondere a fronte del perdurare dello stato di emergenza sanitaria.
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Queste misure, insieme a quelle di stimolo all’economia e in particolare all’edilizia, si sono riflesse sull’andamento delle iscrizioni e delle cancellazioni In Inarcassa, incentivando le prime e riducendo le seconde.
Nel 2022 la crescita dei trattamenti previdenziali è stimata in linea con le proiezioni del Bilancio tecnico attuariale e riflette il processo di progressiva maturazione della gestione previdenziale dell’Associazione, che si accentuerà nel prossimo decennio per l’ingresso in quiescenza delle generazioni del baby-boom.
In un contesto di mercato fortemente influenzato dall’andamento dei contagi, l’attività dell’Associazione ha continuato ad essere caratterizzata dalla sottoscrizione di strumenti finanziari con caratteristiche improntate alla sostenibilità, che costituiscono oramai oltre il 50% dell’intero patrimonio, prossimo ai 12,8 miliardi di euro.
Sostenibilità e tutela dell’ambiente sono concetti che, negli ultimi anni, hanno avuto una profonda evoluzione attraverso la quale la dimensione economica e quella sociale si sono affiancate agli aspetti ecologici, nella consapevolezza che le risorse del Pianeta non sono infinite. L’emergenza Covid ha reso tutto ciò ancor più evidente, al punto tale che la Rivoluzione Verde e la Transizione Ecologica rappresentano due missioni fondamentali all’interno del Recovery Plan, per migliorare la sostenibilità e la resilienza del sistema economico e assicurare una transizione ambientale equa e inclusiva.
L’investimento “responsabile” e i criteri ambientali, sociali e di governance (ESG) rappresentano in Inarcassa, ormai da alcuni anni, elementi primari del processo di investimento e di ricerca degli strumenti finanziari e delle Società di Gestione. Inarcassa, nella consapevolezza della valenza sociale del proprio ruolo, continuerà anche nel 2022 a dedicare grande attenzione alle scelte d’investimento orientate alla minimizzazione del rischio, perseguendo obiettivi di rendimento che integrino la mission al profilo finanziario sostenibile.
In tale direzione va l’apertura di un tavolo di lavoro in collaborazione con l’Advisor ESG, volto ad acquisire dai gestori un set di informazioni non finanziarie omogenee in termini di sostenibilità e ad ottenere uno standard di valutazione per i fondi dei mercati privati non ancora oggetto di specifica reportistica ESG.
L’evoluzione del concetto di sostenibilità ambientale promuove un modello di impresa ecosostenibile che abbia, nei propri piani di sviluppo, sempre più attenzione agli obiettivi di responsabilità sociale.
In tal senso Inarcassa ha ritenuto di dover affiancare il contributo offerto dalle iniziative di finanza sostenibile con il Progetto Inarcassa Green, volto all’adozione di un piano di misure interne/esterne volte a ridurre gli impatti ambientali in ambito lavorativo. Il progetto, avviato nel corso del 2021, proseguirà nel 2022.
Il bilancio di previsione 2022 pone l’accento anche sul tema della Comunicazione.
Le azioni definite dal Piano di Comunicazione perseguono obiettivi di promozione del posizionamento di Inarcassa all’interno del settore previdenziale e, al tempo stesso, di consolidamento del rapporto con gli associati e valorizzazione dei servizi offerti. “Comunicazione strategica, proattiva e reattiva”, “Multicanalità”, “Integrazione” e “Riproducibilità” sono le linee guida della strategia di comunicazione, che interesserà non soltanto la comunicazione interna ma anche quella istituzionale, i media relations e la comunicazione digitale. Il 2022 vedrà lo start up delle attività strategiche descritte e la loro messa a regime.
Comunicazione digitale, relazioni esterne e istituzionali saranno accompagnate e sostenute da un’importante ristrutturazione, in ottica di innovazione, del sito istituzionale, strumento centrale di informazione e interazione con tutti gli stakeholder di riferimento.
Come tutti i bilanci di previsione anche quello per il 2022 rappresenta il tassello di un percorso strategico che gli amministratori hanno disegnato, all’inizio del proprio mandato, con l’obiettivo di far evolvere il ruolo di Inarcassa nei confronti dei propri associati. Le sfide sono molte e in parte speculari a quelle che l’intero Paese è chiamato ad affrontare. L’auspicio per tutti noi è quello di saperle cogliere, nel segno dell’inclusione e della coesione. ■
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