Crediti verso la PA. Il progetto Vitruvio

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Intervista a Fabio Cappon, presidente di CFN

Inarcassa, con due partner qualificati - OfficineCST (uno dei principali operatori italiani nel settore della gestione e recupero crediti verso la Pubblica Amministrazione) e CFN (società indipendente di consulenza di corporate finance) – è in fase di lancio del Progetto Vitruvio che ha lo scopo di offrire agli iscritti che svolgono prestazioni professionali verso le Pubbliche Amministrazioni centrali o locali la possibilità di accedere a una innovativa soluzione finanziaria che consente di velocizzare l’incasso dei loro crediti verso queste amministrazioni. È una soluzione molto vantaggiosa per gli architetti e gli ingegneri che desiderino trasformare in liquidità crediti dovuti ma ancora insoluti sia per le loro necessità che per far fronte, con puntualità e senza oneri, agli impegni contributivi.

Sul tema abbiamo intervistato Fabio Cappon, presidente di CFN.

 

Come nasce e che cosa offre il progetto Vitruvio?

Il Progetto Vitruvio nasce dalla volontà di Inarcassa di offrire agli associati la possibilità di accelerare l’incasso dei crediti vantati per prestazioni professionali verso le Pubbliche Amministrazioni italiane, centrali o locali. Il progetto Vitruvio si propone come una soluzione assolutamente innovativa dal momento che, grazie ad esso, i professionisti potranno finalmente accedere ad uno strumento – quello del credito pro soluto – che oggi è utilizzato solo dalle imprese. Ciò è stato reso possibile grazie all’individuazione di diverse soluzioni tecniche innovative tra cui quella relativa alla gestione del pagamento della ritenuta d’acconto.

 

Quali sono i suoi punti di forza e quali i vantaggi per gli iscritti?

Il primo punto di forza è dato dalla velocità di incasso. Il professionista creditore di una Pubblica Amministrazione potrà anticipare l’incasso del suo credito cedendolo pro soluto ad una società che viene creata appositamente per svolgere questo servizio, beneficiando così di uno strumento di recupero del credito molto efficace e aggiuntivo rispetto a quelli oggi a sua disposizione.

Il secondo punto di forza è la trasparenza. L’ingegnere o l’architetto che vorrà cedere il suo credito riceverà una offerta di prezzo omnicomprensivo di qualsiasi costo. Non ci saranno oneri aggiuntivi o nascosti e, quindi, il professionista conoscerà esattamente il costo del servizio e la somma che potrà incassare al momento della cessione del credito.

Il terzo punto di forza è la semplicità. il servizio viene fruito completamente online attraverso una piattaforma creata appositamente e non viene richiesta l’adesione a servizi aggiuntivi di qualsiasi tipo. Il professionista, cedendo il suo credito, si sgraverà di tutti gli oneri relativi all’incasso dello stesso, non dovrà più sollecitare il debitore, intraprendere azioni legali o occuparsi in qualche modo del recupero del credito.

L’ultimo punto importante è la competitività. Poiché il Progetto Vitruvio è stato concepito e costruito su misura per i professionisti, anche attraverso una piattaforma informatica loro dedicata, esso offrirà al professionista che lo utilizzerà le migliori condizioni di mercato sia economiche che di qualità di servizio.

 

In parole semplici, come funziona la cessione dei crediti pro soluto? Il creditore deve fornire garanzie di solvibilità del debitore per il suo credito?

No, la gestione pro soluto non prevede che il creditore offra delle garanzie di solvibilità perché la cessione avviene a titolo definitivo. L’acquirente del credito subentra al creditore in tutti i rischi dell’incasso e si assume tutto l’onere di gestione del recupero. Anche in caso estremo di fallimento del debitore, chi ha ceduto il credito pro soluto non avrà alcun onere o responsabilità.

 

Ci può riassumere gli elementi economici principali dell’operazione? Quanto costerà agli iscritti? Ci può fare qualche esempio?

L’elemento economico principale è il prezzo che la società acquirente pagherà per il credito del professionista verso la Pubblica Amministrazione. Esso sarà pari al valore nominale del credito certificato meno uno sconto che dipenderà dal tempo di incasso del credito (quale sarà indicato dalla Pubblica Amministrazione nell’atto di certificazione rilasciato sulla piattaforma dei crediti commerciali del Ministero dell’Economia e delle Finanze) e dalla tipologia del debitore. Facendo un esempio, in caso di sconto del 4%, il professionista che abbia un credito verso la Pubblica Amministrazione pari a 50.000 euro riceverà un’offerta per l’acquisto di questo credito a 48.000 euro e, in caso l’accetti, incasserà dopo 10/15 giorni dalla proposta 48.000 euro meno la normale ritenuta di acconto. Non ci saranno altri costi, quali ad esempio oneri notarili o di gestione della pratica, e non saranno richiesti adempimenti successivi da parte del professionista. Noi ci aspettiamo degli sconti che in media oscillino tra il 4% e il 6% però, dato che lo sconto dipende dal tempo di incasso del credito e dalla qualità del debitore, potranno esserci anche dei casi estremi in cui, tornando all’esempio precedente, su 50.000 euro di credito il cedente ottenga 49.000 euro o, al contrario, 46.000 euro.

 

Che cos’è la Piattaforma per i crediti commerciali, alla base di tutta l’operazione?

La piattaforma per i crediti commerciali è una piattaforma elettronica, fruibile on line, gestita e implementata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze che serve, da una parte come archivio di tutte le fatturazioni elettroniche verso la Pubblica Amministrazione e, dall’altra, permette ai creditori della Pubblica Amministrazione di chiedere la certificazione dei loro crediti consentendo anche di tracciarne l’andamento.

 

Come si può ottenere la certificazione del credito verso la Pubblica Amministrazione?

È il professionista creditore della Pubblica Amministrazione che deve accreditarsi alla piattaforma dei crediti commerciali e attraverso essa richiedere la certificazione del credito. L’aspetto importante e innovativo del Progetto Vitruvio è l’ottica di servizio all’utente che abbiamo sviluppato insieme a Inarcassa che si traduce nella possibilità per il professionista che voglia cedere il suo credito di essere assistito da referenti esperti e guidato in ogni aspetto sia della pratica di certificazione che dell’intera operazione di cessione pro soluto fino all’incasso del prezzo.

 

Quali sono il ruolo e gli eventuali vantaggi per Inarcassa?

Inarcassa, innanzitutto, ha avuto il ruolo importantissimo di partner nello sviluppo di questa iniziativa consentendole di essere ideata e tagliata su misura per le esigenze dei professionisti anche con strumenti informatici dedicati e specifici sviluppati da OfficineCST e CFN. La Cassa è stata da un lato interlocutore, nell’ottica di offrire ai propri associati un servizio e una soluzione innovativa; dall’altro, con questo strumento ha inteso favorirli offrendo loro la possibilità di sanare eventuali morosità e regolarizzare la propria posizione contributiva. Inarcassa inoltre avrà anche il ruolo di investitore nella società che acquisirà il credito.

 

Vitruvio è un esempio finora unico o ci sono altre Casse che si stanno muovendo nella stessa direzione?

A quanto ci consta, Vitruvio è un esempio unico nel suo genere quantomeno nella soluzione innovativa sviluppata per Inarcassa.

 

Quali sono, a questo punto, le fasi, i tempi e i ruoli del progetto Vitruvio?

Siamo nella fase di costituzione della società acquirente dei crediti e di finalizzazione di tutti gli aspetti tecnici, contrattuali, legali e operativi propri di uno start-up. Inarcassa, come detto, sarà facilitatore verso gli iscritti e investitore nella società acquirente. CFN e Officine CST saranno i soggetti operativi che cureranno tutti gli aspetti di esecuzione e gestione del progetto.

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