Le novità introdotte dal Comitato Nazionale dei Delegati 2015-2020

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Il Comitato Nazionale dei Delegati di Inarcassa, in carica dal 2015 al 2020, ha contribuito a rendere l’Associazione più vicina alle esigenze dei suoi iscritti, pur mantenendo sempre la rotta della sostenibilità del sistema nel lungo periodo.
In campo previdenziale le novità più importanti riguardano il nuovo iOL che consente di inviare la documentazione a Inarcassa con più facilità attraverso il web; la riforma del sistema sanzionatorio che colpisce i morosi recidivi ma è più “morbido” con i morosi involontari, spesso vittime della crisi economica; la pubblicazione del report sociale che consente agli iscritti e non solo di conoscere i valori e gli obiettivi della Cassa al di là dei numeri.
In campo assistenziale, il CND si è concentrato nel garantire maggiore supporto alle famiglie con figli disabili. A ciò si aggiunge l’istituzione dell’assegno di paternità, nuovi importi della pensione d’invalidità e un nuovo contratto assicurativo con RBM per gli associati.
Il CND di Inarcassa si è occupato anche di misure per il sostegno alla professione. Tra le più importanti, la possibilità di pagare i contributi attraverso F24 e la convenzione con la Banca Popolare di Sondrio per la cessione del quinto per consentire a chi è moroso di poter accedere all’erogazione della pensione. Di seguito, in questo Focus, vengono approfondite tutte le principali novità introdotte dal CND 2015-2020.
 

Previdenza

 

Tutte le novità introdotte dal CND dal 2015 a oggi

 
a cura di Fulvio Grignaffini, Marina Martinotti, Marco Ratini, Beniamino Visone
 
In campo previdenziale le novità più importanti introdotte dal CND di Inarcassa nel periodo 2015-2020 riguardano la realizzazione del nuovo iOL che consente di inviare la documentazione a Inarcassa con più facilità attraverso il web; la riforma del sistema sanzionatorio che colpisce i morosi recidivi ma è più “morbido” con i morosi involontari, spesso vittime della crisi economica; la pubblicazione del report sociale annuale che consente agli iscritti e non solo di conoscere i valori e gli obiettivi della Cassa al di là dei meri numeri.
 
Riforma del sistema sanzionatorio
Grazie alla recente sentenza del Tar del Lazio, Inarcassa ha ricevuto dai Ministeri vigilanti il via libera alla modifica regolamentare per l’abbattimento delle sanzioni. Si tratta di un provvedimento innovativo che consente di contenere e limitare l’inadempienza previdenziale e il conseguente aggravamento di situazioni debitorie determinate prevalentemente dalla crisi economica che ha investito il mercato immobiliare e i lavori pubblici negli ultimi dieci anni e che ha avuto una forte ripercussione sull’attività dei liberi professionisti.
Il credito scaduto riguarda circa il 30% degli iscritti alla Cassa, con conseguenti riflessi negativi sul patrimonio e sui relativi rendimenti. Il nuovo regime sanzionatorio riconosce i comportamenti attivamente virtuosi degli iscritti inadempienti con interventi sulle modalità di applicazione delle sanzioni nel tempo e sulla tempistica per una rapida risoluzione degli obblighi previdenziali.
Il sistema viene riformulato in base alla modifica dell’art.10 del Regolamento Generale di Previdenza 2012, relativo al ritardato pagamento, legando la modalità dell’incremento della sanzione in ordine al periodo, con una scala crescente che penalizzi in modo proporzionale il ritardo reiterato dall’1% fino a un massimo del 12% dei contributi non corrisposti, per i primi 24 mesi di ritardo, dal 2% fino a un massimo del 30% dei contributi non corrisposti, a partire dal 25° mese di ritardo.
È previsto anche il pagamento di interessi decorrenti dalle date di scadenza.
Il nuovo regime sanzionatorio si applicherà agli omessi e ritardati versamenti di contributi soggettivi e integrativi con scadenza a partire dal 18 dicembre 2019, data di approvazione ministeriale, secondo il principio “tempus regit actum” e a salvaguardia della maggioranza degli iscritti che con grande sacrificio e puntualità rispettano le scadenze previdenziali. Per questo, resta in vigore per tutte le scadenze contributive antecedenti il 18 dicembre 2019 il precedente regime che prevede il 2 % per ogni mese di ritardo, fino ad un massimo del 60% dei contributi non corrisposti nei termini e l’obbligo degli interessi per il ritardato pagamento decorrenti dalle date di scadenza.
 
Il nuovo regolamento elettorale
Il 7 luglio 2019 il CND ha approvato il nuovo Regolamento elettorale. I delegati hanno così introdotto un sistema di voto on line con seggio unico, articolato in sezioni distinte con bacini corrispondenti alle assemblee provinciali, con lo scopo di accrescere la partecipazione degli iscritti, contenere i costi di gestione e ridurre i contenziosi. Condizione per l’elettorato sia attivo che passivo è il possesso dei requisiti di iscrizione formalmente deliberato dalla Giunta Esecutiva, sia al giorno di indizione delle elezioni (24 ottobre 2019) sia durante le votazioni che si svolgeranno in tre tornate fino al raggiungimento del quorum di un quinto dei votanti.
Gli elenchi degli elettori e dei candidati verranno convalidati almeno 30 giorni prima dell’inizio delle votazioni. Previa autenticazione sul sito di Inarcassa e riscontro della titolarità del diritto, si potrà esprimere il voto nell’ambito dell’assemblea provinciale e categoria di appartenenza, da una postazione informatica fissa o mobile collegata a Internet, attraverso la ricezione sul proprio cellulare del codice per l’invio finale. Il sistema rende, attraverso la pec, ricevuta di avvenuta votazione. Dalla società specializzata, che gestisce il seggio unico è assicurato il rispetto di segretezza del voto e della privacy dell’elettore.
Al termine di ogni tornata di votazione sarà comunicato sul sito di Inarcassa il raggiungimento o meno del quorum. In caso negativo le operazioni di voto verranno rinviate alle successive tornate elettorali. Al termine delle votazioni verrà redatto apposito verbale con gli esiti delle votazioni. Per entrambe le categorie risultano eletti i delegati con maggior numero di voti ottenuti. A parità di voti è eletto il candidato più anziano per iscrizione e, ancora in parità, per anzianità di età (vedi art. 10).
Contro la regolarità delle votazioni ogni iscritto può ricorrere alla Commissione elettorale entro 10 giorni dalla pubblicazione dell’elenco dei delegati eletti.
 
Riforma del regolamento pensionistico
L’ultimo regolamento generale di previdenza è entrato in vigore il 1° gennaio 2013, immediatamente dopo che la cosiddetta riforma Fornero si era abbattuta sul sistema pensionistico pubblico. Fu elaborato, e approvato in conformità ai dispositivi di legge, in tempi molto ristretti.
A distanza di sei anni dalla sua applicazione il CND ha ritenuto di aggiornarlo per agevolarne l’applicazione da parte degli uffici preposti di Inarcassa, eliminando le criticità interpretative presenti, nell’intento di evitare inutili e costosi ricorsi giudiziari.
La revisione del testo regolamentare ha coinvolto diversi aspetti: alcuni formali, altri più sostanziali, e i principali di immediato impatto sugli iscritti sono di seguito elencati:
• Le comunicazioni con Inarcassa dovranno svolgersi esclusivamente tramite posta elettronica certificata o mezzo equivalente.
• I contributi minimi sono dovuti da parte di tutti gli iscritti ad eccezione di coloro che ricevono la pensione di invalidità e dei titolari di sussidio per figli con disabilità grave. Solo per costoro, i contributi minimi sono ridotti del 50%.
• La riduzione contributiva quinquennale per coloro che si iscrivono a Inarcassa con età inferiore ai 35 anni è applicabile se e solo se il reddito professionale dichiarato è inferiore o uguale al reddito medio dichiarato dagli iscritti di Inarcassa.
• Oltre all’indennità di maternità è stata introdotta, alternativamente, anche l’indennità di paternità.
• Frazionabilità dei contributi per coloro che nel corso dell’anno sono assoggettati alternativamente a Inarcassa e Gestione Separata Inps.
• Il diritto alla pensione si acquisisce al completo adempimento degli obblighi dichiarativi e contributivi verso Inarcassa.
• L’età pensionabile è aggiornata alla speranza di vita.
• Per la pensione anticipata è stata aggiornata la modalità di calcolo della percentuale di riduzione sulla quota di pensione retributiva.
• La reversibilità della pensione di vecchiaia unificata, inabilità, invalidità e contributiva è riconosciuta ai figli maggiorenni inabili affetti da disabilità grave. Il nuovo regolamento è al vaglio dei Ministeri vigilanti ed entrerà in vigore l’anno successivo alla loro approvazione.
 
Il nuovo iOL
Il portale Inarcassa On Line si rinnova. Con il restyling avviato nel mese di luglio 2019 sono stati introdotti nuovi servizi, funzioni e procedure che in precedenza erano fruibili solo in versione cartacea. Tra questi l’inoltro di domande per prestazioni e assistenza che ora si possono compilare e inoltrare direttamente attraverso il portale, dalla propria area riservata online, e la richiesta (ora digitale) di Accertamento con adesione e Ravvedimento operoso. Prossimamente saranno implementate la nuova simulazione di prestazione pensionistica.
 

 
Il rinnovo del portale iOL, che rappresenta la piattaforma virtuale sulla quale tutti gli iscritti possono interagire con il sistema Inarcassa, è parte di un progetto più ampio di rinnovamento dei sistemi informatici dell’associazione. Funzioni quali “Parla con noi”, “Inarcassa ascolta” consentono un dialogo tra l’associato e l’Ente che, oltre a creare un’interazione facile, serviranno a raccogliere e gestire le segnalazioni.
Le nuove funzioni che verranno a breve implementate consentiranno, nell’ottica di un continuo monitoraggio e miglioramento, di ricevere utili informazioni sull’utilizzo e verificarne l’andamento e il gradimento dell’utente, recependo i feedback, effettuare variazioni e aggiornamenti in base ai riscontri ottenuti, rivedere eventuali priorità per i rilasci successivi, supportare l’utente a raggiungere ciò che cerca in modo semplice e immediato e, grazie a un sistema di profilazione, ogni associato avrà un menù personalizzato che gli consentirà di usufruire al meglio dei servizi. Inoltre, sulla home page, a scopo di promemoria, saranno visualizzate le successive scadenze, e le ultime operazioni effettuate, oltre all’indicazione dello stato delle singole richieste. Tutto ciò si concretizzerà quindi nella velocizzazione della gestione delle richieste e nella facilità di accesso alla propria posizione contributiva.
 
Il Report sociale
Inarcassa ha pubblicato nel corso del 2018, per la prima volta nella sua storia e in occasione del sessantesimo anniversario dalla sua fondazione, il suo Report sociale per l’anno precedente. L’obiettivo della governance di Inarcassa è quello di avere uno strumento che possa raccontare le attività dell’Associazione non solo attraverso il rigore dei numeri e dei bilanci ma condividendo valori e strategie con gli associati. Si tratta di un atto volontario, in assenza di obblighi specifici. La stessa denominazione di “Report” ne vuole sottolineare proprio il carattere volontario mettendo in evidenza, al tempo stesso, la determinazione ad avviare un processo di comunicazione che offra ai lettori una prospettiva diversa e complementare rispetto a quella dei bilanci tradizionali. È l’avvio di un percorso che, attraverso i suggerimenti e i feedback degli stakeholder, si auspica possa contribuire alla reciproca consapevolezza e alla diffusione della partecipazione. I bilanci tradizionali non riescono ad assolvere a questa funzione e ciò ha determinato il diffondersi di rendicontazioni di tipo diverso, sociale, di mandato, di genere; tutte con l’obiettivo di complementare il linguaggio dei numeri con quello dei valori. Per chi opera nel campo dei servizi, a maggior ragione se connessi a valori primari e costituzionalmente tutelati, come nel caso della previdenza e dell’assistenza, diviene un’esigenza primaria.
 

ASSISTENZA

Sussidio per i figli disabili e assegno di paternità Inarcassa vicina alle famiglie

 
a cura di Irene Fiorentino, Ester Rutili, Caterina Zizzi
 
In campo assistenziale il CND 2015-2020 si è concentrato nel garantire maggiore supporto alle famiglie con figli disabili. A ciò si aggiunge l’istituzione dell’assegno di paternità, nuovi importi della pensione d’invalidità e un nuovo contratto assicurativo con RBM per gli associati.
 
Sussidio per figli disabili
Il sussidio per i figli disabili è un sostegno economico che Inarcassa riconosce sia per disabilità prevista al comma 1 dell’art. 3 della legge 5 febbraio 1992 n. 104, sia per disabilità “grave” prevista al comma 3 dell’art. 3 della medesima legge. Possono beneficiare dei sussidi gli iscritti, i pensionati Inarcassa e, in caso di decesso dell’iscritto o del pensionato, il coniuge, i figli minori o inabili al lavoro, i familiari conviventi entro il secondo grado e a carico al momento del decesso, i figli che non abbiano diritto a trattamento previdenziale. Requisito fondamentale per accedere al sussidio è la regolarità contributiva. Inoltre, i figli con disabilità accertata ai sensi del comma 1 art. 3 della L.104/92 devono essere conviventi, mentre i figli con disabilità “grave” accertata ai sensi del comma 3 art. 3 della L.104/92, possono essere conviventi o ricoverati in strutture pubbliche o private. La richiesta di sussidio per figli disabili può essere presentata a Inarcassa, in qualsiasi momento successivo all’accertamento della condizione di disabilità, andando su Inarcassa On Line (iOL) nella sezione “ Domande e certificati > Domande” - accompagnata da certificazione rilasciata ai sensi dell’art. 3 comma 1 (disabilità) o dell’art. 3 comma 3 (disabilità “grave”) della legge 5 febbraio 1992, n. 104. Il sussidio per figli disabili consiste in un importo annuale deliberato e liquidato con assegno mensile (12 mensilità) e decorre dal mese successivo a quello di presentazione della domanda. L’assegno è cumulabile con altri trattamenti assistenziali e previdenziali riconosciuti per la stessa disabilità, ma il suo importo sarà ridotto della corrispondente somma erogata da altro Istituto previdenziale a favore dell’altro genitore. L’assegno è riconosciuto fino alla cancellazione da Inarcassa del richiedente, salvo che il professionista non sia titolare di pensione, in caso di decesso del richiedente e conseguente erogazione della pensione al figlio disabile, o il venir meno della grave disabilità del figlio, ai sensi della L. 104/92.
 
Assegno di paternità - Indennità di paternità
Dal 1° gennaio 2018 è entrata in vigore la modifica regolamentare che introduce la prestazione a sostegno della genitorialità per i padri ingegneri e architetti liberi professionisti iscritti a Inarcassa. Sono passati esattamente poco più di due anni e questo nuovo istituto, a garanzia del reddito e del sostegno della libera professione, inizia a dare risposte ad alcuni bisogni concreti che possono manifestarsi nel corso della vita attiva dell’associato.
 

Credit Pexel-J. Carter


 
 
L’indennità spetta ai padri iscritti ad Inarcassa per la nascita del figlio o per l’ingresso in famiglia del minore adottato o affidato. Copre i tre mesi successivi all’evento, per il periodo in cui la madre non ne abbia diritto e non ci può essere sovrapposizione di trattamenti di tutela. Nel caso in cui la madre sia iscritta ad altra Cassa previdenziale, il padre non potrà richiedere l’assegno a Inarcassa. Nel caso in cui la madre non possa godere dell’indennità per tutto il periodo, al padre spetta l’indennità di paternità per il periodo di mancata copertura.
Se la madre è lavoratrice autonoma, ha diritto alla specifica indennità erogata dall’Inps (art.66 D.Lgs. 151/2001) o se è dipendente ha diritto al congedo obbligatorio retribuito (artt. 20 e ss. D.Lgs. 151/2001). L’indennità di maternità viene erogata dall’Inps anche se la madre è titolare di trattamento di disoccupazione (Naspi o equivalente). In questo caso, il padre ha diritto all’indennità di paternità di Inarcassa solo se la moglie non ha autonomo diritto a questa tutela o ne ha usufruito in maniera parziale (ad esempio in caso di cessazione dell’attività della madre). Infine, nel caso in cui il padre sia professionista iscritto a Inarcassa e la madre non lavoratrice, il primo avrà diritto all’indennità perché la madre non ha diritto a nessuna altra forma di tutela.
Solo in caso di adozione o affidamento (art. 34 bis n. 3), l’indennità spetta al padre non solo nel caso in cui la madre non ne abbia diritto, ma anche nel caso in cui non ne faccia richiesta.
L’indennità di paternità è pari ai tre dodicesimi del 60% del reddito professionale percepito e denunciato ai fini IRPEF dal professionista iscritto nel secondo anno anteriore a quello dell’evento (ad esempio in caso di nascita nel 2020, l’indennità sarà calcolata sul reddito 2018).
La scelta del CND di Inarcassa viene incontro ai cambiamenti repentini ed a volte inaspettati della vita dei professionisti, modellata su quelle che sono le necessità del momento socio-economico e delle esigenze degli associati che ne possano beneficiare lungo tutto il percorso di vita e professionale prima, durante e dopo il pensionamento.
 
Il piano sanitario RBM
RBM Salute è partner di Inarcassa per il quadriennio 2018-2021 per la gestione della Polizza Sanitaria Base “Grandi Interventi Chirurgici e Gravi Eventi Morbosi”, e del “Piano sanitario Integrativo” in convenzione.
RBM offre una copertura sanitaria basata su tre livelli di assistenza: 1) Piano Base, 2) Piano Integrativo Facoltativo, 3) Piano Infortunistico Facoltativo. La copertura opera per coloro che siano in regola con gli adempimenti contributivi alla data del 15 ottobre di ogni anno e con effetto sull’assicurazione dell’anno successivo.
È comunque prevista una seconda opportunità di rientro in copertura per il secondo semestre dell’anno, se la posizione è regolarizzata entro il 15 aprile. Il Piano Base 2018-2021, integrato con ulteriori garanzie, tra le principali coperture prevede:
A) Grandi Interventi, con aggiunta di quattro prestazioni:
– Interventi oncologici.
– Interventi di neurochirurgia.
– Interventi di chirurgia maxillo-facciale.
– Interventi di chirurgia uro-genitale.
B) Indennità dread desease: un’indennità di 2.500 euro in caso di uno dei seguenti eventi:
1. Infarto miocardico acuto
2. Ictus cerebrale (accidente cerebro-vascolare acuto)
3. Impianto di stent o by-pass.
4. Angioplastica.
C) Patologie neurologiche degenerative: garanzia sulle prestazioni medico-specialistiche, riabilitative o infermieristiche, indipendentemente dal ricovero o dalla data di prima diagnosi.
D) Malattie oncologiche: riconosciute le prestazioni chemioterapiche qualunque sia la forma di somministrazione, anche farmacologica.
E) Pacchetto Prevenzione: nuove prestazioni in checkup, con 28 indagini diagnostiche gratuite. Sono, inoltre, state aggiunte due garanzie per la tutela dei figli. Una riguarda i neonati con una copertura per interventi e cure per la correzione di malformazioni e difetti fisici, effettuati entro il primo anno di vita. La seconda riguarda i figli portatori di Trisomia 21 - Sindrome di Down con l’erogazione di un’indennità pari a 1.000 euro l’anno, per un massimo di tre anni, purché la diagnosi sia effettuata nei primi tre anni. Nel Piano Sanitario Integrativo c’è stato un ampliamento del “Protocollo Minori” a favore dei figli degli iscritti.
 
Pensioni di inabilità
Nelle prestazioni assistenziali di Inarcassa a tutela dei propri associati, si annoverano i trattamenti di invalidità e inabilità, riconosciuti a seguito di una menomazione psico-fisica che comprometta in tutto o in parte la capacità dell’iscritto di esercitare la professione. Per accedere alla pensione di inabilità i requisiti sono:
1. Esclusione permanente e totale della capacità di esercitare l’attività professionale, a seguito di malattia o infortunio per coloro che all’atto della domanda abbiano raggiunto l’età pensionabile ordinaria e maturato i requisiti della PDU;
2. Due anni di effettiva iscrizione e contribuzione a Inarcassa, anche non continuativi.
Mentre per la pensione di invalidità i requisiti sono:
1. Riduzione permanente e totale a meno di un terzo della capacità all’esercizio della professione a seguito di infermità o difetto fisico o mentale per chi non ha ancora l’età pensionabile ordinaria e maturato i requisiti della PDU;
2. Tre anni di effettiva iscrizione e contribuzione a Inarcassa, anche non continuativi.
Si prescinde dall’anzianità minima di iscrizione quando l’inabilità o l’invalidità è causata da infortunio. Entrambe le prestazioni presumono l’assenza di un preesistente trattamento di invalidità o inabilità erogato da altro ente previdenziale come pure il non possesso dei requisiti per la pensione di vecchiaia unificata ordinaria all’atto della domanda (per l’anno 2019 pari a 66 anni e 3 mesi di età anagrafica e 33 anni di anzianità contributiva).
La concessione della pensione di inabilità è subordinata alla cancellazione dall’Albo professionale. Inarcassa, ai fini della determinazione dell’importo, riconosce l’accredito di una anzianità figurativa fino ad un massimo di 10 anni, a condizione che l’iscritto dichiari, nel triennio antecedente la domanda, una media dei redditi imponibili o esenti da imposte, diversi da quelli professionali, in misura pari o inferiore a 28.050 euro (per l’anno 2019). L’accredito figurativo non è riconosciuto ai titolari di pensione di un altro ente.
Ulteriore disposizione a vantaggio dei soggetti marginali sussiste nell’integrazione del trattamento di invalidità, inabilità e ai superstiti a un valore minimo attribuito, tenuto conto del requisito ISEE del nucleo familiare dell’iscritto, secondo parametri fissi:
– Pensione di inabilità: minimo pari al 100% del valore tabellare annuo (€ 11.117,00)
– Pensione di invalidità: minimo riconosciuto nella misura del 70% di quello di inabilità.
La pensione di invalidità erogata è sospesa qualora il reddito professionale del pensionato sia superiore a due volte l’ammontare della pensione percepita. L’accertamento avverrà con riferimento al reddito dell’anno successivo alla decorrenza della pensione ed è successivamente ripetuto con periodicità annuale.
 

 

AIUTO ALLA PROFESSIONE

Dai pagamenti con l’F24 alla cessione del quinto

Inarcassa vicina ai suoi iscritti

a cura di Gerardo Antonio Leon, Stefano Sapienza
 
Il CND di Inarcassa in carica dal 2015 al 2020 si è occupato anche di misure per il sostegno alla professione. Tra le più importanti, la possibilità di pagare i contributi attraverso F24 e la convenzione con la Banca Popolare di Sondrio per la cessione del quinto per consentire a chi è moroso di poter accedere all’erogazione della pensione. Approfondiamo di seguito le novità.
 
Versamento a Inarcassa tramite F24
Con l’obiettivo di agevolare gli associati a “compensare” le somme dovute a Inarcassa con gli eventuali crediti vantati nei confronti dello Stato, il CND ha stabilito di introdurre il modello F24 come modalità di versamento aggiuntiva rispetto a quelle già esistenti. Ciò anche per offrire ai professionisti una possibilità di recupero dei crediti più veloce rispetto alla tradizionale istanza di rimborso. L’iter di approvazione all’interno di Inarcassa è stato piuttosto complesso, in quanto ha richiesto una preventiva modifica del Regolamento Generale di Previdenza. La modifica è stata sottoposta all’esame dei Ministeri vigilanti, la cui approvazione è pervenuta solo di recente. Agli inizi di giugno è stato quindi possibile avviare, con l’Agenzia delle Entrate, l’iter di “convenzionamento” e di allineamento delle procedure di trasferimento dei dati, attività che ha richiesto ancora qualche mese anche in ragione della necessaria istituzione di codici tributo specifici per Inarcassa. La prima occasione per utilizzare questa compensazione sarà la prima rata dei minimi 2020 e dovrà essere effettuata tramite i servizi telematici.
 
Cessione del quinto
Grazie al rinnovo del contratto di tesoreria con la Banca Popolare di Sondrio, aggiudicato tramite gara europea, sono a disposizione di tutti gli associati forme di finanziamento che vanno ad ampliare i servizi assistenziali già offerti con la partecipazione della Cassa e che è possibile richiedere tramite Inarcassa On line. Da luglio 2019 è attivo un nuovo servizio per la concessione di finanziamenti rimborsabili mediante cessione del quinto della pensione, finalizzati al pagamento di debiti contributivi, che consente ai professionisti che hanno maturato i requisiti di sanare la propria posizione e accedere al trattamento previdenziale. Il servizio è rivolto ai professionisti pensionandi e pensionati, o ai loro aventi causa, e si applica anche in presenza di una procedura di recupero crediti. Fanno eccezione i debiti già affidati ad Ader, che hanno procedure autonome e non più dipendenti da Inarcassa. I finanziamenti sono erogati da Banca Nuova Terra BNT e distribuiti dalla Banca Popolare di Sondrio, sulla base di un apposito contratto di distribuzione. La rata viene direttamente decurtata dalla pensione. Le condizioni economiche sono illustrate nell’articolo di approfondimento inserito in questo numero della Rivista.
 
Pagamento diretto della stazione appaltante a Inarcassa
Il professionista, per coprire il debito contributivo nei confronti di Inarcassa, può richiedere al RUP di una stazione appaltante che deve liquidare una sua fattura di corrispondere il relativo importo a totale o parziale copertura del debito. Il pagamento diretto della stazione appaltante è infatti un’altra novità introdotta dal Comitato Nazionale dei Delegati 2015-2020. Per avvalersi di questa nuova modalità di  regolarizzazione l’associato deve utilizzare l’apposito modello disponibile sul sito nella sezione modulistica. La richiesta presuppone la presenza di un credito nei confronti di una Stazione Appaltante in fase di liquidazione che potrà essere utilizzato per saldare, totalmente o anche soltanto in parte, il debito presso Inarcassa. A seguito della richiesta dell’associato, Inarcassa comunicherà alla Stazione Appaltante l’entità del debito scaduto accertato e la modalità di pagamento.
Inarcassa rilascerà, al ricevimento del bonifico, il certificato di regolarità contributiva solo in seguito alla copertura totale del debito contributivo ma sono comunque accettati versamenti parziali al fine di abbassare il debito.
 
Fondo Cassa Depositi e Prestiti
Si apre un nuovo percorso che favorisce gli investimenti attraverso i fondi di rotazione. Lo strumento individuato dal CND è il Fondo rotativo per la progettualità gestito da Cassa depositi e prestiti, che consente l’anticipo delle spese necessarie per la redazione dei diversi livelli di progettazione previsti dalla normativa vigente, costituisce per gli enti locali un’opportunità per il rilancio degli investimenti pubblici. L’erogazione del finanziamento avviene in una o più soluzioni, sulla base di un’apposita domanda da trasmettere entro 12 o 18 mesi dalla data di concessione, in relazione alla tipologia di spesa finanziata. Il finanziamento dovrà essere restituito in un’unica soluzione entro il termine massimo di tre anni dalla data della prima erogazione, al netto degli interessi che sono interamente a carico dello Stato. L’ente locale può richiedere il finanziamento compilando il modulo disponibile sulla pagina del sito internet di Cassa depositi e prestiti dedicata al Fondo rotativo per la progettualità. In questo senso, nel più ampio meccanismo del Fondo rotativo per la progettualità, gli architetti e gli ingegneri si propongono di essere un elemento di congiunzione tra gli enti locali e le necessità dei territori, in termini di investimenti.
 

COMUNICAZIONE

Comunicare e dialogare

Rivista, newsletter e social le “strade” dell’Associazione

a cura di Irene Fiorentino
 
La comunicazione è per Inarcassa un elemento imprescindibile della sua azione. Comunicare significa informare. Informare significa consentire agli associati di conoscere.
Comunicare, informare, conoscere sono tre le parole chiave in questo settore che gli uffici e il CND hanno portato avanti in questi ultimi cinque anni. Tutto ciò si può riassumere in poche parole: attivare momenti e strumenti che consentano l’ascolto delle esigenze degli iscritti e fornire risposte più adeguate alle loro necessità.
Sono vari gli strumenti che l’Associazione mette in campo per garantire agli associati di essere sempre aggiornati in merito alle novità in campo previdenziale, assistenziale e di aiuto alla professione. La Rivista “ Inarcassa welfare professione” è lo strumento principale attraverso il quale il Comitato di Redazione - costituito da componenti del CND - e gli uffici approfondiscono tematiche e mettono in luce aspetti previdenziali o assistenziali. La Rivista ha subito negli ultimi anni importanti cambiamenti. La versione cartacea/pdf ha subito un restyling grafico limitato che, pur preservando la riconoscibilità del prodotto, consente oggi una migliore leggibilità. Maggiore importanza è stata data all’elemento fotografico e sono stati introdotti elementi come il capolettera e una titolazione più evidente che consentono uno sfoglio più comodo e gradevole. In questi ultimi cinque anni, il Comitato di Redazione ha guidato la rivista verso la sua digitalizzazione. È nata la versione web della rivista (www.rivista.inarcassa.it) che nel 2019 presenta una nuova e più accattivante grafica che consente una lettura immersiva e piacevole su qualsiasi dispositivo. Un sito full responsive, che consente una lettura su tablet e soprattutto su smartphone semplice e chiara, e rende qualsiasi app di consultazione per il telefonino obsoleta. Ciò consente di essere più vicini alle esigenze dei lettori più “tecnologici” senza rinunciare a chi utilizza il tradizionale pc per la consultazione dei contenuti online. Gli associati, inoltre, ricevono mensilmente la newsletter InarcassaNews curata dal Vice Presidente Franco Fietta. Si tratta di uno strumento di comunicazione snello, utile per coloro che vogliono costantemente essere informati sulle novità della Cassa e sugli appuntamenti e scadenze. Anche la newsletter ha subito un importante restyling grafico che consente una lettura agevole su qualsiasi schermo.
In questo quinquennio che si sta per concludere, Inarcassa è sbarcata sui social network. Il primo esperimento è stato Inarcassa Lab, pagina Facebook della Rivista con notizie previdenziali, assistenziali e legate alla professione di architetto e ingegnere libero professionista. Da luglio 2019 è è online la pagina istituzionale dell’Associazione, supportata anche dagli account ufficiali su Instagram e Twitter. Nella comunicazione di oggi è necessario tener conto della velocità di propagazione di una notizia, velocità che dipende anche dal medium utilizzato. Chi vuole informare si trova, quindi, a dover affrontare una duplice esigenza: da un lato, produrre contenuti ‘certificati’, dall’altro, realizzarli in tempi brevi, evitando di incorrere in errori o fake news. Un aspetto importante di cui tutti i canali di comunicazione di Inarcassa devono tenere conto per dare sempre un’informazione chiara e puntuale agli Associati. In questo senso molto - in questo quinquennio che si sta per concludere - si è fatto. Gli obiettivi raggiunti nel comunicare, conoscere e dialogare restano quotidianamente diretti verso un’ottica di miglioramento e, vista la loro importanza, auspichiamo di poter attivare su tutti i canali a disposizione, anche attività di comunicazione visiva.
 
 

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