La Carità come amore verso gli altri

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Nel consueto appuntamento annuale dedicato alla solidarietà Inarcassa incontra il CENTRO SOCIALE VINCENZIANO odv

Prosegue, come da oltre 10 anni, il ciclo di “incontri” della comunità Inarcassa con il mondo della solidarietà e del volontariato. Nello scorso dicembre, con il contributo del Cral, il Presidente ed il Consiglio di Amministrazione, il Collegio dei Sindaci e tutti i dipendenti di Inarcassa hanno incontrato il Centro Sociale Vincenziano, organismo di volontariato impegnato nel servizio ai poveri.

Come ci spiega il Presidente della Associazione, Dr. Alessandro Buranelli, il Centro Sociale Vincenziano opera a Roma, in Prati, nell’ottocentesco edificio dei Padri della Congregazione della Missione, luogo dove i missionari vincenziani ospitanti sostengono e guidano i volontari dal 1984.
L’Associazione opera:
• a favore dei poveri e dei senza fissa dimora,
• in soccorso di donne con bambini che versano in grave stato di disagio sociale.
Va detto che Roma è la città con il maggior numero di senzatetto in Italia; un’indagine Istat del 2021 ha rilevato che le persone senza casa in Italia sono in totale 96.197: di queste, il 23% – pari circa a 22mila persone – si trova proprio nella capitale.
Tutti vediamo persone dormire sui marciapiedi, bivaccare sulle panchine, aggirarsi tra di noi, con un’età indefinibile, senza nome e quasi senza volto. Sono, più o meno nella stessa percentuale, italiani e stranieri, prevalentemente di sesso maschile: persone che nelle vicende della vita hanno perso quasi tutto e conservano i propri averi in borsoni e sacchi di plastica.

  Centro Sociale Vincenziano


Circa quaranta anni fa un gruppo di volontarie vincenziane – allora si chiamavano ancora Dame di San Vincenzo – si accorsero che a queste persone, impossibilitate a prendersi cura di sé stesse, veniva meno la speranza di una vita migliore e soprattutto la riconoscibilità di esseri umani all’interno del consesso sociale. Non solo avevano bisogno di cibo, medicine, assistenza legale, ma soprattutto dovevano recuperare la propria dignità di persone, dovevano potersi lavare, sbarbare, cambiare biancheria ed abiti, il tutto in un ambiente che li accogliesse come amici e offrisse contemporaneamente un pasto ed un ascolto consapevole. È con questo spirito che le prime volontarie si rivolsero ai Padri Vincenziani, che misero gratuitamente a disposizione alcuni locali del Collegio Apostolico Leoniano e fondarono il Centro Sociale Vincenziano.
Da allora il Servizio docce e il Centro Ascolto, sono operativi a Roma in via Farnese 17 e si prendono cura delle persone che vivono per strada, senza distinzione di nazionalità, sesso, religione.

Certo all’inizio l’affluenza era poca, poi ci fu un passaparola e il Centro sociale divenne punto di riferimento per tante persone. Grazie alla visione moderna e realistica che le nostre volontarie avevano avuto, il nostro Centro fu presto qualcosa di piuttosto “unico” nella città di Roma. In quei primi anni furono create le basi per un efficace lavoro in rete. Praticamente ci si rese conto che occorreva avvicinare ogni singola situazione di disagio con un occhio globale. Nelle stanze del Centro i nostri ospiti, varcato il portoncino verde, hanno modo, per quattro giorni a settimana, di fare una doccia calda, asciugarsi con teli di spugna, radersi, indossare biancheria pulita, fare una colazione e trovare indumenti di ricambio selezionati dal servizio guardaroba. Le volontarie vincenziane offrono assistenza, ascolto amichevole e un sorriso a tutti coloro che entrano: c’è chi dona biancheria, chi ore di lavoro, chi fette biscottate e cornetti per la prima colazione, chi assistenza legale gratuita. Nel 2022 abbiamo assicurato circa 25 docce calde al giorno per un totale di oltre 4.000 docce all’anno, distribuito migliaia di slip, magliette e calzini.


Se nel Centro Sociale di Prati le donne costituiscono una piccola minoranza, Casa Luciana è dedicata interamente all’accoglienza di mamme e bambini nella delicata fase che precede la piena autonomia, sostenendoli fattivamente nell’ultimo tratto del percorso per la costruzione della loro indipendenza e nel reinserimento dei nuclei familiari nel tessuto sociale. Fondata nel 1989, grazie alla donazione di un generoso benefattore in memoria della sorella Luciana, Casa Luciana accoglieva, all’inizio donne affette da HIV e i loro bambini, spesso sieropositivi. Negli anni, superata la fase letale dell’AIDS, Casa Luciana è stata trasformata in una Casa Famiglia e ha ospitato mamme, italiane e straniere, in gravidanza o con figli minori, in gravi difficoltà psicosociali. In rete con i servizi del territorio, offre accoglienza, sostegno e monitoraggio nel percorso verso l’autonomia economica, gestionale e psicologica, sistemazione alloggiativa, progetti di intervento individualizzati, sostegno legale e burocratico, mediazione culturale, segretariato sociale, promozione della sana relazione mamma-bambino, assistenza e sostegno per l’acquisizione /riacquisizione di competenze per strutturare un progetto di vita autonomo. Anche queste attività sono possibili grazie alla collaborazione della coordinatrice – psicologa e psicoterapeuta con l’équipe delle Vincenziane. I progetti attivi, grazie alla generosità di tanti volontari, sono il laboratorio di cucito, il sostegno logopedico per i minori accolti che ne necessitano, lo studio guidato per i bimbi, l’orto nel giardino di Casa Luciana.

  Centro Sociale Vincenziano, laboratorio di cucito


Nonostante l’impegno profuso da tutti, nonostante l’aiuto dell’elemosiniere Pontificio che ci segue con paterna e assidua generosità, nonostante la salda fiducia nella Provvidenza, certo far quadrare i conti non è facile. Nel 2022, con la piena riapertura della nostra attività dopo il Covid, abbiamo dovuto prendere atto di un esponenziale incremento delle necessità di molti. La tipologia dei nostri ospiti si è ampliata anche a chi, fino a poco prima dell’emergenza pandemica, riusciva a vivere una vita decorosa. L’aiuto provvidenziale e generoso dell’Associazione e del CRAL INARCASSA è arrivato proprio nel momento più difficile, consentendoci di rispondere positivamente a tante necessità che ci venivano quotidianamente manifestate.
Di questo aiuto vi siamo grati tutti noi volontari, ma soprattutto i nostri assistiti che ne hanno beneficiato. Speriamo almeno che alcuni tra voi vogliano venire a conoscerci direttamente e a visitare le nostre strutture, partecipando in maniera più diretta della vita del volontariato vincenziano. Anche il semplice gesto di destinare il 5xmille al Centro Sociale Vincenziano odv (c.f. 97054990581) rappresenta un modo di condividere i nostri valori e supportare la nostra attività poiché, secondo le parole di San Vincenzo de Paoli, “Dio ama i poveri, e, per conseguenza, ama quelli che amano i poveri”.

 


In copertina Centro Sociale Vincenziano

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