Bilancio consuntivo 2021

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Quasi 80 anni fa Alan Turing, matematico considerato uno dei padri dell’informatica e dell’intelligenza artificiale, rivoluzionava il mondo della tecnologia sviluppando il prototipo del moderno computer.

Un vero e proprio “visionario” che aveva predetto il futuro dell’umanità con largo anticipo, regalando al mondo le basi per lo sviluppo tecnologico della società. Celebre la sua frase “Credo che alla fine del secolo l’uso delle parole e l’opinione delle persone di cultura saranno cambiate a tal punto che si potrà parlare di macchine pensanti senza aspettarsi di essere contraddetti”.

Negli ultimi vent’anni l’universo digitale è progressivamente cresciuto coinvolgendo intere aree della nostra quotidianità, sia nella sfera professionale sia in quella privata, e permeando le relazioni sociali.

Si dibatte molto sugli effetti di questi cambiamenti. C’è chi ne evidenzia gli aspetti negativi e chi, al contrario, vede l’innovazione tecnologica come una spinta all’inclusività. Sta di fatto che le distanze geografiche sono state abbattute e oggi è possibile dialogare, in tempo reale, da un capo all’altro del pianeta.

Abbiamo apprezzato l’importanza e le potenzialità di questa nuova realtà nel periodo pandemico, quando ognuno di noi ha potuto osservare lo sforzo della comunità scientifica internazionale che, grazie all’innovazione tecnologica, è stata in grado di scoprire e sperimentare vaccini in tempi record. Una comunità globalizzata, fondata sul principio della condivisione, della quale non bisogna quindi aver paura ma che va pensata come una formidabile opportunità.

In un mondo in continua evoluzione è necessario mettersi in ascolto, saper interpretare e anticipare il rapido modificarsi dei bisogni e trovare soluzioni sempre più integrate e trasversali. Nessuno oramai può sottrarsi a queste logiche. Basti pensare che il digitale rappresenta, insieme alla sostenibilità e all’inclusione sociale, una delle tre grandi sfide per il rilancio del Paese.

Una sfida che non si può pensare di cogliere se non attraverso la partecipazione, l’impegno e la convergenza di tutti gli attori, in un concetto di cooperazione istituzionale in cui ognuno, e Inarcassa non fa eccezione, è chiamato a fare la propria parte. Non a caso la trasformazione digitale è diventata una delle linee strategiche dell’Associazione, un obiettivo di cambiamento al servizio degli associati che punta ad intercettare le esigenze attraverso la gestione ottimizzata e intelligente dei dati, sempre più complessa e critica in relazione al crescente numero delle fonti di riferimento. Una sfida che comporta necessariamente il riallineamento e la reingegnerizzazione dell’intera struttura organizzativa.

La tempestiva rilevazione dei bisogni e l’erogazione di servizi on-line efficienti ed efficaci, sempre più fruibili in modalità self-service, passano necessariamente attraverso l’upgrade tecnologico. E così, nel corso del 2021, è stato deliberato dal Consiglio di Amministrazione il piano dei sistemi informativi per il periodo 2021- 2025 che contiene, in un approccio top-down, le linee guida strategiche e la programmazione operativa del quinquennio per l’evoluzione in ambito informatico. Un aspetto, quest’ultimo, ritenuto fondante anche in termini di trasparenza e partecipazione ad un modello inclusivo e aperto, basato sulla solidità delle relazioni, sulla tempestività della comunicazione e sulla condivisione regolare delle informazioni.

Fonte: Inarcassa Bilancio consuntivo 2021

 

Nella consapevolezza che la sicurezza informatica deve necessariamente far parte delle strategie di business e garantire la corretta valutazione dei rischi all’interno del sistema di gestione aziendale è stato inoltre approvato, agli inizi del 2022, il Piano strategico di cybersecurity 2022-2025, finalizzato a promuovere la capacità di rimanere operativi durante un eventuale attacco informatico. Questi e altri i temi del bilancio consuntivo 2021.

Un bilancio che espone un risultato di esercizio pari a 760,7 milioni di euro e che vede i saldi delle due gestioni caratteristiche, quella previdenziale e quella patrimoniale, entrambi positivi rispetto all’anno precedente.

In ambito previdenziale il 2021 si è chiuso con 173.957 iscritti inclusi i pensionati contribuenti, registrando una crescita rispetto all’anno precedente (+2,9%) dopo un decennio di sostanziale stabilità, durante il quale il numero degli iscritti si è costantemente attestato poco al di sotto delle 169.000 unità. Particolarmente sostenuto l’incremento registrato dai professionisti under 35 con anzianità inferiore a 5 anni (+14% sull’anno precedente). Complice indiretta di questa dinamica positiva è stata la crisi pandemica che, con la semplificazione delle prove per l’esame di Stato, ha prodotto un netto aumento dei candidati e degli abilitati alla professione di ingegnere e architetto (rispettivamente +90% e +108% rispetto al 2019).

Alla crescita delle iscrizioni, in controtendenza con il trend crescente degli ultimi 10 anni, si è accompagnato il significativo calo delle cancellazioni, che ha riguardato in particolare gli iscritti attivi nella fascia di età tra i 40 e i 50 anni.

 

Fonte: Inarcassa Bilancio consuntivo 2021

 

I redditi della categoria sono stati segnati dall’arrivo della pandemia, che ha interrotto la crescita iniziata nel 2015. Una tendenza positiva che aveva fatto registrare in 5 anni un aumento del Monte redditi di Inarcassa di quasi il 20%, il doppio rispetto al Pil del Paese nello stesso periodo (+10%). La riduzione registrata dal Monte redditi degli iscritti nel 2020 è stata contenuta (-2,6%) se confrontata con il crollo registrato dal Pil del Paese (quasi l’8% in termini nominali) a causa del blocco delle attività produttive nella prima fase della pandemia.

I volumi d’affari professionali degli iscritti hanno registrato, nello stesso periodo, una contrazione leggermente inferiore rispetto a quella dei redditi (-2,3%, in termini aggregati). Si sono invece confermati in forte crescita (+9,0% rispetto al 2019) i volumi d’affari imponibili delle Società di Ingegneria che oltre a non essere state costrette, grazie all’utilizzo dello smart-working, ad interrompere completamente le proprie attività, hanno beneficiato della crescita degli investimenti in opere pubbliche e infrastrutture in atto dal 2019. Le Società di Ingegneria iscritte a fine anno hanno raggiunto le 9.608 unità, con un aumento (+ 10,3%) determinato essenzialmente dall’incremento del numero delle Srl. A livello operativo sono state intensificate le attività di accertamento, con l’adozione di diverse iniziative, alcune delle quali proseguiranno anche nel 2022. Tra le più rilevanti:

- il perfezionamento del protocollo ANAC per la verifica di concordanza tra il volume d’affari professionale dichiarato all’ANAC e quello dichiarato ad Inarcassa;

- l’utilizzo dei dati forniti da Agenzia delle Entrate sul Volume d’Affari Totale;

- l’ampliamento delle fonti informative esterne per la rilevazione delle nuove società censite presso le Camere di Commercio;

- il completamento dei protocolli di cooperazione tra Casse Tecniche, per un migliore controllo sulle dichiarazioni e sul gettito contributivo nei confronti delle società di capitali che operano anche in ambiti relativi ad ordinamenti diversi da quello dell’ingegneria e dell’architettura.

L’attività previdenziale ha interessato, a fine 2021, 40.992 trattamenti (+5,9% rispetto all’anno precedente). La crescita è legata principalmente all’andamento delle pensioni di vecchiaia unificata (PVU), pari ormai al 40% delle prestazioni. La spesa annua per pensioni correnti ha raggiunto i 774 milioni di euro (+5% rispetto al 2020). Il 94% dell’onere complessivo è costituito da trattamenti IVS (Invalidità, Vecchiaia, Superstiti), mentre il restante 6% è relativo a pensioni in totalizzazione, in cumulo e contributive. In linea con l’evoluzione prevista nel Bilancio tecnico della Cassa il Rapporto tra iscritti e pensionati si riduce attestandosi a 4,2 contro il 4,4 del 2020.

Fonte: Inarcassa Bilancio consuntivo 2021

 

Fonte: Inarcassa Bilancio consuntivo 2021

Nel corso degli anni l’attenzione ai temi della sicurezza e del sostegno alla professione, ha portato Inarcassa ad affiancare a quella previdenziale un’importante attività di welfare.

Molte le iniziative, alcune già operative, altre in corso di definizione. Si tratta, in genere, di servizi ai quali gli associati possono accedere al momento stesso dell’iscrizione o comunque con un’anzianità minima, alcuni gestiti direttamente e altri in convenzione.

Sempre in materia di welfare il 2021, in seguito alle richieste di modifica pervenute dai Ministeri Vigilanti, ha visto la parziale rivisitazione del Regolamento Generale Assistenza che, oltre a disciplinare in forma unitaria le prestazioni assistenziali precedentemente ricomprese in una pluralità di Regolamenti, individua una fonte specifica di finanziamento dell’Assistenza (con uno stanziamento annuo fino ad un massimo dell’8% dei contributi integrativi) e prevede un Sussidio per la non autosufficienza.

Sul versante della governance operativa, in conformità alle linee guida del Piano industriale e con l’obiettivo del miglioramento costante dell’organizzazione interna e dei servizi erogati, è stato definito il modello di riferimento per il Sistema interno di Gestione della Qualità.

Il Consiglio di Amministrazione ha infatti approvato il documento sulla “Politica della qualità” e adottato lo standard ISO 9001. Ciò nella convinzione che il buon esito delle strategie passi anche attraverso la conformità delle azioni attuate ai principi di obbligatorietà fissati da norme, regolamenti e direttive e che la mappatura dei processi rappresenti un presupposto indispensabile in materia di trasparenza e digitalizzazione. Nell’ultima parte dell’anno l’Associazione, in seguito alla rilevata conformità del sistema di gestione della qualità ai requisiti della norma UNI EN ISO 9001:2015, ha ottenuto il rilascio della certificazione da parte di un organismo esterno accreditato.

 

Fonte: Inarcassa Bilancio consuntivo 2021

 

Fonte: Inarcassa – Report Sociale 2021

 

Fonte: Inarcassa – Report Sociale 2021

Sul piano finanziario è proseguito l’impegno sui temi della sostenibilità. La capacità di intercettare, monitorare e gestire i fattori ambientali, sociali e di governance (ESG) è ormai entrata a pieno titolo tra gli elementi rilevanti degli investimenti di lungo periodo. Un percorso ormai radicato, una scelta incisiva e   dei Principi di Investimento Responsabile (PRI), promossi dalle Nazioni Unite.

Fonte: Inarcassa – Report Sociale 2021

Dal 2018, come noto, la Cassa si avvale di un Advisor esterno che misura lo score ESG del portafoglio, esprime una quantificazione dell’impronta di carbonio e misura l’impatto degli investimenti in relazione agli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’ONU.

Il processo di investimento dell’Associazione è stato, oramai da tempo, formalizzato in un documento che contiene i principi e le modalità operative che guidano la scelta degli strumenti finanziari, il successivo monitoraggio e la rendicontazione dell’attività. Con l’adozione della “Politica di sostenibilità negli investimenti finanziari” e l’individuazione di sei obiettivi di sostenibilità ambientale il Consiglio di Amministrazione, nel 2021, ha formalizzato e reso strutturali la volontà e l’impegno dell’Associazione nella creazione di valore non solo in termini finanziari ma anche nei confronti della collettività e dell’ambiente.

Il Report Sociale 2021, approvato dal Consiglio di Amministrazione nel mese di giugno, aggiunge a quella fornita dal bilancio di esercizio una lettura complementare del valore generato dalla gestione e della sua distribuzione.

La figura in alto rappresenta il valore complessivo generato dalla gestione, inteso come sommatoria dei proventi da contribuzione e di quelli connessi agli investimenti finanziari e pari a 1,8 miliardi di euro.

Fonte: Inarcassa – Report Sociale 2021

L’immagine in alto dà invece evidenza da un lato della distribuzione di tale valore ai diversi stakeholder e, dall’altro, delle quote accantonate o destinate al patrimonio dell’Associazione in coerenza con le finalità statutarie e con i principi contabili di riferimento.

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