Alien Worlds*

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Fratello, se mi lasci perdere fallirai il tuo futuro”. Sorrido pensando a come spiegherei la nostra Cassa ad una giovanissima matricola di architettura o ingegneria, appena atterrata in facoltà. Un tentativo, pressoché fallimentare, quello di non sembrare a dir poco imbarazzante, ben sapendo di risultare ai loro occhi, oltre che antiquato nel linguaggio anche certamente fuori moda.

Meglio dunque evitare di essere deriso e chiarire, da subito, che la previdenza non è un videogioco, ma va costruita giorno dopo giorno senza barare, con impegno e serietà. A costo di sembrare noioso, gli direi che lo sforzo di comprensione che oggi sono chiamati a fare, li aiuterà domani, quando inesorabilmente diventeranno fragili, come siamo noi, amministratori di previdenza, tutti più o meno di mezza età.

Ma proprio per il ruolo che rivestiamo, abbiamo l’onere di far comprendere a questi liberi professionisti in erba, che la contribuzione non va dispersa né rovinata, perché rappresenta il sostegno del futuro e che, tanto più forti saranno, quanto più saranno capaci di onorarla. E dovremo essere in grado di conoscerli e di farci conoscere per riuscire ad intercettare i loro bisogni ed i loro obiettivi. Già perché questa è una generazione del tutto nuova che sta crescendo nel quadro delle sempre più avanzate tecnologie, estremizzando lo iato tra classi d’età.

Ragazzi e ragazze nativi digitali, che non pensano al domani, non cercano il posto fisso, preferiscono vivere per raccontare l’intensità di emozioni immediate, e ci guardano con un certo sospetto, convinti di poter stare meglio dei propri genitori, poiché faranno una professione che oggi non riusciamo neanche ad immaginare. Saranno loro i clienti del futuro che Inarcassa dovrà mettere al centro.

Sfido i nostri attuali leoni da tastiera, che tanto si parlano addosso tra un profilo social e l’altro pur di non scomparire dai monitor, a dialogare con queste nuovissime leve, invece di passare il tempo a vantarsi del nulla.

Li sfido a spiegar loro che Inarcassa non è una pericolosa truffa informatica, che abbiamo consegnato un bilancio 2021 di tutto rispetto, che il patrimonio ha raggiunto e superato i 13 miliardi di euro, e che continuerà a crescere, per garantire adeguate tutele, ben oltre i prossimi cinquant’anni. Un traguardo non virtuale ma tangibile, merito della lealtà dei nostri iscritti, ma anche del lavoro svolto dalla struttura, tra le più performanti e stimate per trasparenza, rigore, modalità di procedura e investimenti. In questi anni complessi, il tema della sostenibilità, infatti, è sempre stato presente nelle decisioni di impiego delle risorse disponibili e nelle metriche di controllo del rischio dell’Ente, senza incappare in comportamenti emotivi tipici dei mercati finanziari come il fear of missing out (fomo) e senza scivolare in scelte condizionate dal there is no alternative (tina). Una struttura fatta di persone reali – non ologrammi – che lo scorso anno ha contribuito a formalizzare, ad integrazione della politica di investimento, quella di sostenibilità, consentendo ad Inarcassa di confermarsi tra i più autorevoli investitori istituzionali, nazionali ed internazionali.

Sia chiaro, di fronte ad un divario così profondo, non basterà aggiornare il linguaggio o limitarci a svecchiare le tecnologie. Per non essere definitivamente esclusi da queste nuove generazionidovremo trasformarci in “recettori ad adattamento rapido” di welfare, capaci di rispondere alle loro esigenze in modo veloce ed accattivante, in sintonia con la filosofia del “qui ed ora”. Solo così riusciremo a salvaguardare quel valore fondante dell’“oggi per domani” che, dal lontano 1958, regge con orgoglio il nostro sistema previdenziale.

 


*Alien Worlds – NFT Metaverse Game su rete iOTX, 2021.

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