Previdenza
Inarcassa è il primo ente italiano di previdenza ad adottare i principi di investimento responsabile (PRI) nei processi decisionali di investimento e a comparire, dal 1° agosto 2017, nella lista dei firmatari.PRI è il network internazionale, sostenuto dalle Nazioni Unite, di investitori e gestori che nel loro processo d’investimento e nel processo aziendale incorporano criteri ambientali, sociali e di governance (ESG) e li assiste nel comprenderne le implicazioni finanziarie e nell’integrare tali tematiche nei processi decisionali di investimento.
Nella creazione di valore di lungo termine è determinante un sistema finanziario globale economicamente efficiente e sostenibile; tale sistema premierà l’investimento responsabile di lungo termine e apporterà dei benefici all’ambiente e alla società nel suo complesso. L’iniziativa si adopera per realizzare questo modello finanziario attraverso l’adozione dei principi, la collaborazione tra investitori e la rimozione di ostacoli legati alle pratiche, alle strutture e alla regolamentazione del mercato a vantaggio della sostenibilità di lungo periodo.
I principi per l’investimento responsabile sono sei:
1. Integrare le tematiche ESG nell’analisi e nei processi decisionali
riguardanti gli investimenti
2. Essere azionisti attivi ed incorporare le tematiche ESG
nelle politiche e nelle pratiche di azionariato attivo
3. Chiedere un’adeguata comunicazione relativamente alle tematiche ESG
da parte degli emittenti nei quali investiamo
4. Promuovere l’accettazione e l’applicazione dei principi
nel settore finanziario
5. Collaborare per migliorare l’implementazione dei principi
6. Comunicare le nostre attività e i progressi compiuti
nell’applicazione dei principi
Sono oltre 1.800 i firmatari in tutto il mondo – il 59% in Europa/Medioriente/Africa –, fra i quali, ad oggi, solo 22 gestori italiani, inclusa ora anche la Cassa nazionale di previdenza ed assistenza per gli ingegneri ed architetti liberi professionisti.
Gli investitori che sottoscrivono i principi si impegnano pubblicamente ad adottarli e applicarli, laddove essi siano coerenti con le proprie responsabilità fiduciarie e si impegnano anche a valutarne l’efficacia e a migliorarne il contenuto nel tempo. Questo consentirà di aumentare la capacità di adempiere agli impegni nei confronti dei propri beneficiari, nonché di allineare meglio le attività di investimento agli interessi più ampi della società.
Fino a poco tempo fa, l’impatto della sostenibilità sugli investitori e i mercati finanziari era scarsamente compreso e in gran parte trascurato. I Principi per l’Investimento Responsabile, nati nel 2006, hanno concorso a colmare questa lacuna.
Nel 2005 l’allora segretario generale delle Nazioni Unite Kofi Annan convocò i più grandi investitori del mondo, invitandoli a elaborare una serie di principi che spiegassero come investire in modo sostenibile e responsabile i propri capitali. In venti, da dodici paesi diversi, accettarono la sfida. A supportarli, un gruppo di 70 esperti provenienti dal mondo della finanza, delle organizzazioni internazionali e della società civile. Il risultato sono i sei principi, che vennero ufficialmente lanciati alla New York stock exchange nel mese di aprile 2006.
PRI: 11 anni di crescita dal 2006 ad aprile 2017
Oggi studi promossi da Harvard e Yale dimostrano come le aziende a elevata sostenibilità realizzino prestazioni maggiori rispetto alle loro controparti nel lungo termine, conseguendo risultati contabili e valori azionari migliori, così come aziende con una governance aziendale forte conseguono ritorni finanziari superiori.
Gli approcci all’investimento responsabile riguardano campi quali l’Ambiente (ad es. gestione delle risorse idriche, emissioni di gas ad effetto serra, inquinamento chimico, energie rinnovabili), Aspetti Sociali (ad es. diritti umani e dei lavoratori, la libertà di associazionismo, pratiche aziendali controverse, gestione dei talenti interni) e Governance Aziendale (ad es. composizione e struttura del CdA, remunerazione, corruzione, attività di lobbying, diritto di voto).
L’adesione ai PRI implica un impegno attivo di Inarcassa volto a:
“Inarcassa, consapevole della valenza sociale del proprio ruolo, – dichiara il Presidente Giuseppe Santoro – ha sempre dedicato massima attenzione a scelte d’investimento orientate alla minimizzazione del rischio, perseguendo nel contempo modelli che permettessero di ottenere una redditività tale da contribuire a garantire la sua mission. Siamo orgogliosi di essere la prima Cassa di previdenza in Italia – sottolinea – ad aderire a principi fondanti per la circolazione di una cultura della responsabilità ancora troppo carente nel nostro Paese, ma necessaria a generare opportunità innovative per uno sviluppo sostenibile del bene comune.”
“Siamo estremamente lieti di dare a Inarcassa il benvenuto nel PRI”, ha detto il direttore generale del network, Fiona Reynolds. “Gli enti di previdenza di primo pilastro hanno un ruolo rilevante nel promuovere l’investimento responsabile. Con l’adesione al PRI, Inarcassa manda un messaggio forte agli altri enti previdenziali sull’importanza di investire a lungo termine.”■